La cisl e la sfida della partecipazione dei lavoratori nelle aziende italiane del 2025
Il sindacato Cisl promuove solidarietà e giustizia sociale, puntando sulla partecipazione attiva dei lavoratori nella gestione aziendale e affrontando le sfide della quarta rivoluzione industriale e dell’intelligenza artificiale.

La CISL si impegna a promuovere solidarietà, giustizia sociale e partecipazione attiva dei lavoratori nella gestione e proprietà delle imprese, adattandosi alle sfide della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale. - Unita.tv
Il sindacato Cisl continua a puntare su principi antichi, come la solidarietà e la giustizia sociale ispirati dalla Dottrina sociale della Chiesa, per affrontare le trasformazioni in corso nel lavoro e nell’economia italiana. L’obiettivo resta quello di creare condizioni che rispettino la crescita della persona, non solo sul piano materiale ma anche culturale e morale, dentro la famiglia, la società e il lavoro stesso. In anni segnati dal rapido cambiamento tecnologico e sociale, la Cisl ha rilanciato proposte concrete volte a coinvolgere i lavoratori nella gestione e nella proprietà delle imprese, allargando il campo della partecipazione oltre il semplice ruolo di dipendenti.
I valori fondanti della cisl: solidarietà, giustizia sociale e sviluppo della persona
Fin dalla nascita la Cisl si è differenziata come sindacato che guarda alla persona nella sua interezza, non solo come forza lavoro ma come individuo con bisogni materiali, intellettuali e morali. Questa visione deriva dagli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa. La solidarietà si configura come un metodo per realizzare la giustizia sociale, con la speranza che ciò porti a una pace stabile nelle relazioni sociali ed economiche. Gli appartenenti alla Cisl ritengono che le condizioni economiche non siano mai neutre rispetto allo sviluppo personale: un sistema economico giusto deve garantire equità e rispetto verso chi lavora e la loro famiglia, accompagnando la crescita culturale.
Il lavoro come strumento di crescita integrale
La Cisl afferma che la condizione fondamentale per una società sana sia la capacità del lavoro di permettere alle persone di soddisfare non solo i bisogni di sopravvivenza, ma anche quelli intellettuali e morali. Da questo punto di vista, la crescita individuale è strettamente legata alla qualità del lavoro e alla giusta ricompensa. Lo stato economico attuale, spesso segnato da disuguaglianze e precarietà, impedisce di raggiungere questo risultato. Per questo il sindacato ha rivendicato da sempre un cambiamento nelle strutture produttive, finalizzato a una distribuzione più equa della ricchezza generata e a un miglior uso delle risorse disponibili.
La piattaforma della partecipazione: lavoratori più presenti nei processi decisionali e nella proprietà
La Cisl ha sempre puntato su un approccio che supera la mera rappresentanza sindacale. Promuove infatti la partecipazione diretta dei lavoratori nella gestione produttiva, auspicando la loro presenza non solo nei processi decisionali ma anche nella proprietà dei mezzi di produzione. Questa linea vuole contrastare forme di esclusione dei lavoratori dallo sviluppo economico e favorire la corresponsabilità, cioè una maggiore influenza di chi materialmente contribuisce all’attività aziendale.
Una legge per la presenza attiva dei lavoratori
Un passaggio concreto si è compiuto con la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl, oggi trasformata in legge. Il testo consente ai rappresentanti dei lavoratori di sedere nei consigli di sorveglianza e nei consigli di amministrazione delle aziende. Questa norma promuove anche la distribuzione agli operai e impiegati di almeno il 10% degli utili d’impresa. La logica che informa questa misura è chiara: “riconoscere un ruolo attivo e un beneficio diretto a chi partecipa al successo economico dell’azienda.”
A riprova dell’interesse verso queste forme di coinvolgimento, sono previste anche agevolazioni fiscali sui premi di produttività e la partecipazione agli utili, con un’imposta sostitutiva del 5% e un tetto aumentato a 5 mila euro per il 2025. Questo intervento punta a stimolare scelte più partecipative da parte delle imprese, premiando il lavoro efficiente e la collaborazione attiva.
Innovazioni e nuove sfide alla luce della rivoluzione industriale digitale e dell’intelligenza artificiale
Le disposizioni appena entrate in vigore non rappresentano un punto d’arrivo ma l’inizio di un percorso. Vengono infatti definiti piani per migliorare prodotti, processi produttivi, servizi e organizzazione del lavoro, con forme di partecipazione consultiva dei lavoratori nelle decisioni aziendali. Viene istituita una commissione nazionale permanente dedicata a monitorare e sostenere queste pratiche, affidandole a un organismo stabile.
L’intelligenza artificiale tra rischi e opportunità
In un contesto reso complesso dalla cosiddetta quarta rivoluzione industriale, trainata dall’intelligenza artificiale, emergono nuove difficoltà legate alla difesa della dignità del lavoro e delle persone. La tecnologia modifica i ritmi, i modi e i luoghi in cui si lavora, a volte creando spazi e opportunità, in altri casi aumentando la precarietà o l’alienazione. Questa situazione richiede strumenti di partecipazione nuovi, che sappiano tenere conto delle trasformazioni e difendere i diritti dei lavoratori.
Il papa Leone XIV ha richiamato proprio l’urgenza di affrontare questa fase con uno sguardo attento alle conseguenze sociali, e il sindacato è chiamato a mettere alla prova le sue idee, adattandole alle reali necessità di chi lavora oggi. Sarà una sfida complessa, che vedrà confluire esperienze diverse e richiederà la capacità di trovare mediatori efficaci tra imprese, lavoratori e istituzioni pubbliche.
La storia e le azioni recenti della Cisl mostrano come il tema della partecipazione aziendale dai lavoratori rimanga al centro del confronto anche nel 2025. La convinzione è che la crescita equa e la giustizia sociale passino attraverso forme concrete di coinvolgimento e di condivisione, capaci di adattarsi a un mondo in rapido mutamento. La legge sulla partecipazione, le agevolazioni sui premi, le nuove commissioni rappresentano passi di un processo che deve mantenersi vivo negli anni futuri.