Home Ispezioni sul lavoro 2025, irregolarità in aumento grazie a sistemi digitali potenziati e intelligenza artificiale

Ispezioni sul lavoro 2025, irregolarità in aumento grazie a sistemi digitali potenziati e intelligenza artificiale

Aumento delle ispezioni lavorative nel 2025, con il 74% di irregolarità riscontrate. L’uso di intelligenza artificiale e software avanzati migliora l’efficacia dei controlli e il recupero di fondi.

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Nel 2025, l’uso di intelligenza artificiale e tecnologie avanzate ha aumentato del 17% le ispezioni sul lavoro in Italia, rivelando un alto tasso di irregolarità e favorendo il recupero di contributi non versati, con un focus su sicurezza e condizioni lavorative. - Unita.tv

Gli ultimi dati sull’attività di controllo in ambito lavorativo mostrano un aumento significativo delle ispezioni e, purtroppo, anche delle irregolarità riscontrate. I numeri confermano come le nuove tecnologie, in particolare i sistemi digitali e l’intelligenza artificiale, abbiano cambiato il modo di vigilare sulle imprese, permettendo di scovare molte più anomalie rispetto al passato.

Aumento delle ispezioni e controllo contabili

Nell’anno in corso sono stati eseguiti 35.744 accertamenti, con un incremento del 17% rispetto al 2024. Il grosso delle verifiche si è concentrato su aspetti contabili, il cosiddetto controllo “amministrativo” delle imprese. Questo tipo di controllo mira a esaminare la correttezza dei libri contabili, la presenza di contributi regolari e il rispetto delle norme fiscali. L’Ispettorato nazionale del lavoro, responsabile dei controlli, ha sottolineato come la crescita delle ispezioni dipenda in gran parte dall’uso di software avanzati e intelligenza artificiale. Questi strumenti facilitano l’analisi incrociata di dati e documenti, velocizzando le verifiche e ampliando la capacità di scoperta di eventuali illeciti. Il risultato è una maggiore pressione sulle aziende già sotto osservazione.

Tasso elevato di illeciti scoperti nelle ispezioni

Tra le ispezioni effettuate, il 74% si sono concluse con la rilevazione di irregolarità. Su 21.469 casi esaminati, ben 15.588 hanno mostrato qualche forma di illecito, dalla mancanza di versamento di contributi alla violazione di norme in materia di sicurezza. Questo tasso così alto indica una situazione critica nel rispetto delle regole sul lavoro e rafforza la necessità di continue verifiche. L’Ispettorato nazionale del lavoro ha attribuito questo dato anche all’efficacia delle nuove tecnologie, che permettono una selezione più precisa e mirata dei soggetti da controllare. Infatti, l’intelligenza artificiale ha un ruolo chiave nell’individuazione automatica di segnali anomali nei dati delle imprese, potenziando gli ispettori nel loro lavoro.

L’impatto dell’intelligenza artificiale sulle ispezioni nel 2025

L’introduzione di sistemi basati sull’intelligenza artificiale segna un cambio di passo nella gestione dei controlli. Ecco come queste tecnologie agiscono: analizzano milioni di dati in pochi minuti, integrano informazioni provenienti da varie fonti e aiutano a scoprire pratiche irregolari difficili da rilevare manualmente. Ad esempio, un algoritmo può incrociare i dati delle buste paga con le informazioni degli enti previdenziali, rivelando anomalie nei versamenti contributivi. Questi strumenti hanno spinto il numero di ispezioni a crescere del 20% nel 2025, ampliando anche il campo d’azione a settori diversi come la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute dei dipendenti. La tecnologia non sostituisce gli ispettori, ma supporta il loro lavoro rendendolo più preciso e puntuale, con un impatto diretto sulla qualità e quantità delle verifiche.

Recupero di fondi e lotta alle irregolarità contributive

Nel primo trimestre del 2025, l’Ispettorato ha recuperato oltre 42,7 milioni di euro da contributi non versati e premi previdenziali non pagati. Questi fondi riguardano principalmente aziende individuate con pratiche illecite grazie ai controlli. Le autorità hanno intensificato i monitoraggi soprattutto nei confronti delle imprese con storie di mancanze nelle obbligazioni contributive. Questo recupero di capitale non solo restituisce risorse allo stato pensionistico e sanitario, ma rappresenta un deterrente forte contro il lavoro nero e l’evasione. Il governo ha anche promosso incentivi per premiare i datori di lavoro che seguono le regole, cercando di stimolare comportamenti corretti in modo più mirato.

Strategie di governo per migliorare sicurezza e condizioni lavorative

Le ispezioni non si limitano al campo contabile ma investono anche la sicurezza e la salute dei lavoratori. Il governo ha manifestato l’intento di potenziare la formazione rivolta a dipendenti e imprese per favorire l’adeguamento alle normative di sicurezza. Questo impegno passa anche attraverso investimenti in macchinari e strumenti tecnologici avanzati. La prevenzione degli incidenti sul luogo di lavoro è prioritaria, per ridurre i rischi e salvaguardare la salute pubblica. La collaborazione tra ispettori, aziende e operatori è progettata per costruire un ambiente ove le regole vengano rispettate e il lavoro nero contenuto. I controlli più rigorosi, combinati con la formazione continua, dovrebbero portare a un calo graduale delle criticità evidenziate dalle ispezioni.

L’insieme dei dati e delle azioni messe in campo indica un rafforzamento reale tra istituzioni e tecnologia per combattere irregolarità e tutelare i lavoratori nel 2025. Continua dunque a evolversi il modo in cui si verifica e sorveglia il rispetto delle norme sul lavoro in Italia.