Le tensioni tra india e pakistan si sono aggravate dopo una serie di attacchi missilistici condotti da nuove Delhi su alcune località controllate dal pakistan nel kashmir. Le autorità pakistane hanno riferito che almeno otto persone sono rimaste uccise durante quei bombardamenti. Gli attacchi arrivano in un clima di forte tensione, scatenato da un attentato terroristico che aveva colpito turisti indiani a pahalgham, in kashmir, il mese scorso.
Attacchi missilistici nelle città pakistane tra panico e danni
Nella notte del 2025, missili indiani si sono abbattuti su tre località vicine al confine con il kashmir pakistano. Tra le aree più colpite c’è muzaffarabad, capitale della regione contesa, dove gli abitanti sono stati svegliati da esplosioni improvvise e fragorose. Muhammad Waheed, residente vicino alla moschea bilal della città, ha raccontato di essersi trovato in strada quando altri tre missili hanno colpito la zona, generando grande confusione e paura tra la gente. Diverse persone hanno riportato ferite e sono state portate negli ospedali nella mattinata.
In un’altra località, muridke nel punjab pakistano, un complesso scolastico ha subìto pesanti danni dopo l’impatto di quattro missili. Muhammad Younis Shah, testimone diretto, ha descritto l’attacco: “tre razzi sono caduti uno dietro l’altro e poco dopo un quarto ha completato il bombardamento.” La struttura, che ospita anche una clinica, una moschea e un ostello, è stata in parte distrutta. Fortunatamente gli abitanti erano stati evacuati in tempo e non si sono registrati morti in quel luogo.
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Le ragioni dell’attacco e le accuse tra india e pakistan
Secondo fonti ufficiali indiane, il raid missilistico sarebbe una risposta agli attacchi terroristici compiuti contro cittadini indiani a pahalgham, nello stato del kashmir, un mese fa. New Delhi ha postato dichiarazioni in cui afferma di avere “prove certe del coinvolgimento di gruppi terroristici operanti dal territorio pakistano.” Il pakistan però ha rigettato tali accuse, negando ogni collegamento con gli attentati che hanno scosso la regione.
Il pakistan peoples party , fra i principali partiti del paese, ha condannato l’azione indiana definendola “ingestificata e illegale” e sottolineando che colpire la popolazione civile viola il diritto internazionale e la carta delle nazioni unite. Il partito ha promesso che “ogni provocazione sarà affrontata con fermezza per difendere la sovranità nazionale.”
Il governo cinese ha espresso forte disappunto per i bombardamenti tramite il portavoce del ministero degli esteri, sottolineando l’importanza di evitare un’escalation. La situazione appare in rapido pegioramento mentre aumentano le tensioni diplomatiche e militari fra i due paesi.
Il contesto storico e le prospettive sul kashmir
La regione del kashmir resta un territorio conteso da india e pakistan dalla fine della divisione coloniale britannica, più di settant’anni fa. Entrambe le nazioni rivendicano l’intero territorio, ma solo una parte è amministrata da ciascuna. Nel corso dei decenni, il kashmir è stato teatro di conflitti armati e violenze che hanno causato migliaia di morti e disagi a civili e residenti.
Sviluppi recenti e posizioni militari
Nel 2025, il conflitto rimane irrisolto e le tensioni tra nuove delhi e islamabad si sono accentuate dopo una serie di attacchi terroristici e rappresaglie militari. Il ministro della difesa indiana, rajnath singh, ha incontrato di recente i vertici militari dei vari rami delle forze armate per discutere la possibile intensificazione delle operazioni nella zona. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, preoccupata per un ulteriore peggioramento che potrebbe avere ripercussioni su vasta scala.
Le conseguenze umanitarie e politiche di questi nuovi attacchi restano da monitorare nei prossimi giorni. Le popolazioni civili, già provate da anni di conflitti, si trovano di nuovo nel mezzo di una situazione che rischia di esplodere senza un immediato dialogo tra le parti.