indagine su massimo coppola: sindaco di sorrento accusato di appalti illeciti e scambi di denaro sospetti
Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è indagato per corruzione legata a un appalto irregolare. Coinvolti anche Francesco Di Maio e Raffaele Guida in un presunto sistema illecito.

Il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, è indagato per corruzione in un presunto sistema di appalti pubblici irregolari, con sequestri di denaro e coinvolgimento di collaboratori e consulenti. - Unita.tv
Il sindaco di sorrento, massimo coppola, si trova al centro di un’inchiesta della procura. Le forze dell’ordine hanno avviato accertamenti dopo aver sorpreso uno scambio di denaro che potrebbe riguardare un appalto affidato in modo irregolare. L’inchiesta coinvolge anche altre persone legate all’amministrazione locale, mentre nelle ultime settimane si sono susseguiti sequestri e perquisizioni in diverse abitazioni. I dettagli emersi finora fanno luce su un presunto sistema di corruzione legato alla gestione degli appalti pubblici a sorrento.
Dettagli sulla vicenda giudiziaria
L’inchiesta su massimo coppola, sindaco eletto nel 2020 con il sostegno di tre liste civiche e del partito democratico, è scoppiata dopo che gli investigatori della guardia di finanza hanno monitorato uno scambio di denaro in un ristorante della zona. Durante l’incontro, il primo cittadino è stato ripreso mentre riceveva una somma da un imprenditore il cui nome non è stato ancora reso pubblico. Secondo l’accusa, si tratterebbe di un episodio di “induzione indebita a dare o promettere utilità”.
Persone coinvolte nello scambio
Non solo coppola, ma anche il collaboratore giornalista locale francesco di maio è stato fermato con lui durante lo scambio. Entrambi avrebbero ricevuto del denaro, probabilmente collegato ad un appalto di notevole entità. Infine, risulta coinvolto anche raffaele guida, conosciuto come “lello il sensitivo” e presente nell’area sorrentina sia con un’attività televisiva sia con un ruolo di consulente o tramite personale collaborazione con il sindaco stessa.
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L’inchiesta procede anche sulle modalità del presunto sistema illecito e ora coinvolge tre persone con un diverso grado di responsabilità.
Sequestri e fatti rilevanti precedenti
Prima dell’arresto di coppola e degli altri due, la procura aveva già compiuto un intervento di rilievo. Lo scorso dicembre diversi finanzieri avevano trovato ben 15mila euro nascosti in una confezione di panettone, riconducibili a un colloquio avvenuto proprio tra il sindaco e raffaele guida. La somma era stata posta sotto sequestro e l’allora primo cittadino denunciato.
Successivamente, però, il tribunale del riesame aveva disposto la restituzione del denaro, ritenendo la quantità insufficiente a provare pene certe. Questo episodio aveva però anticipato il coinvolgimento di coppola in una serie di accertamenti più approfonditi.
Importi sequestrati e nuove scoperte
Al momento, le forze dell’ordine hanno confermato di aver trovato nelle tasche di coppola e di maio 6mila euro in contanti proprio al momento dello scambio illecito. L’ipotesi è che questo denaro derivi da un appalto del valore complessivo superiore a 4,5 milioni di euro, affidato in modo irregolare. Secondo gli inquirenti, i due politici avrebbero tratto benefici personali per circa 120mila euro.
Allo stesso tempo, la perquisizione nella casa di coppola ha mostrato altri 34mila euro in contanti, mentre nell’abitazione di raffaele guida, durante un’altra perquisizione tra le 22 effettuate, sono stati trovati 167mila euro nascosti in un incavo di un tavolo da biliardo.
Il presunto sistema degli appalti e ruoli imputati
Le indagini indicano raffaele guida come una figura di riferimento tra il sindaco e il mondo imprenditoriale. Dal 2022, anno in cui è entrato ufficialmente nel team amministrativo di coppola, avrebbe svolto un ruolo fiduciario, gestendo la rete dei rapporti e degli interessi economici.
Lo schema ipotizzato dagli investigatori descrive un possibile circuito illecito in cui gli appalti pubblici vengono affidati a ditte selezionate in modo irregolare, con la corresponsione di somme di denaro dietro compensi non dichiarati e opachi. coppola e i suoi collaboratori sarebbero coinvolti in questo sistema per agevolare determinate imprese, ricevendo pagamenti in contanti come parte della presunta tangente.
Reati ipotizzati e indagini in corso
I reati ipotizzati sono gravi e impongono una serie approfondita di verifiche, anche per chiarire eventuali responsabilità ulteriori nelle procedure amministrative del comune di sorrento.
L’inchiesta è ancora in fase preliminare. Le accuse, seppur fondate su intercettazioni e sequestri, non hanno portato a sentenze definitive, ma le indagini proseguono con attenzione e ulteriori controlli. Restano da chiarire i nomi degli imprenditori coinvolti e l’ampliezza reale del presunto sistema illecito.