Il voto a sorpresa contro merz al bundestag apre nuove sfide per la politica tedesca nel 2025

Friderich Merz, nuovo cancelliere tedesco, affronta tensioni interne e sfide politiche ed economiche, mentre ridefinisce i rapporti con alleati europei e globali in un contesto geopolitico complesso.
Friderich Merz è stato eletto cancelliere tedesco in un clima di divisioni interne e sfide politiche, con una visione di Europa autonoma dagli Stati Uniti e complesse relazioni internazionali, particolarmente con Cina, Francia e Italia. - Unita.tv

La recente elezione di Friderich Merz a cancelliere tedesco ha aperto molte discussioni, soprattutto dopo il voto iniziale sfavorevole in Bundestag che ha messo in luce divisioni all’interno della coalizione. La situazione politica appare segnata da tensioni interne e da una ridefinizione dei rapporti con alleati europei e globali in un momento delicato per la Germania e l’Europa.

Uno sguardo alla prima votazione al bundestag

La mattina del giorno della votazione per il nuovo cancelliere ha visto un risultato sorprendente. Nonostante la coalizione Cdu-Csu e Spd disponesse di 328 parlamentari, ben oltre la maggioranza necessaria di 316, Friderich Merz ha raccolto soltanto 310 voti favorevoli. Il voto si è svolto a scrutinio segreto, e la differenza ha messo in evidenza l’esistenza di franchi tiratori, ossia parlamentari che hanno deciso di non sostenere la candidatura nel segreto dell’urna.

Questa prima votazione negativa rappresenta un caso raro nella storia politica tedesca: per la prima volta dal 1949 nessun cancelliere eletto alla prima chiamata. Angela Merkel, presente in aula, ha assistito a una scena politica che riflette nuove tensioni nel blocco di centrodestra. La differenza di voti tra l’area conservatrice e i socialdemocratici, che avevano tutto l’interesse nel garantire la nascita del governo, lascia intuire problemi interni a Cdu-Csu.

Il secondo turno, tenutosi il pomeriggio stesso, ha migliorato il quadro: Merz ha ottenuto 325 voti. Ma quello che resta da capire è l’identità e le motivazioni dei parlamentari dissidenti, soprattutto all’interno del proprio partito. Quel voto segnala ancora divisioni forti in una fase in cui la Germania si è trovata più volte a dover bilanciare questioni interne ed esterne momenti delicati.

Posizioni sulla politica estera di merz

Al centro del dibattito tedesco ci sono le dichiarazioni di Friderich Merz riguardo a un’Europa indipendente dagli Stati Uniti. Questa impostazione, espressa apertamente, ha sorpreso molti osservatori politici, soprattutto perché appare distante dalla tradizionale linea pro-atlantica adottata da Angela Merkel. La cancelliera uscente aveva mantenuto rapporti sia con Washington che con Mosca, cercando di equilibrare gli interessi a cavallo tra i due poli.

Merz, invece, ha delineato una visione più autonoma, che sembra ispirarsi alla politica di interesse nazionale più marcato promossa da figure come Emmanuel Macron. L’idea di un’Europa con maggior capacità di decisione indipendente dagli Stati Uniti si scontra con la storica alleanza tedesca atlantica, aprendo scenari incerti per i rapporti transatlantici.

Un altro tema scottante è il protrarsi del conflitto in Ucraina. La guerra ha modificato definitivamente i rapporti euro-russi e introdotto nuove incertezze nelle relazioni internazionali. Merz si trova a gestire questa eredità, durata per anni sotto Merkel, e a dover affrontare un’opinione pubblica sempre più divisa sulla direzione da prendere.

La spaccatura interna e il ruolo controverso dell’afd

Un punto altrettanto delicato riguarda il ruolo dell’AfD, il partito di destra tedesco che ha suscitato attenzione in tutta Europa. L’ufficio federale per la protezione della costituzione ha dichiarato dopo anni di indagini che AfD rappresenta un’organizzazione estremista incompatibile con la democrazia liberale tedesca. Questa decisione ha avuto conseguenze politiche pesanti, soprattutto per la Cdu-Csu, che l’anno passato aveva iniziato un dialogo con gli esponenti di AfD su temi come l’immigrazione.

La posizione ufficiale sulle questioni di sicurezza interna ha rafforzato la Spd e messo in difficoltà i conservatori. Si è verificato un clima simile a quello che ha scosso altri paesi europei, con indagini giudiziarie che hanno inciso profondamente sul quadro politico generale. Gli agguati giudiziari e la sfiducia verso alcuni apparati hanno complicato la tenuta del sistema democratico, soprattutto in un momento segnato da crisi geopolitiche.

La Germania, come altri Stati, vive una fase in cui la politica si scontra con make di magistratura e intelligence civile. Questo fenomeno sembra derivare in parte anche dall’influenza della guerra in Ucraina che ha alterato equilibri consolidati. Si è creato un terreno di scetticismo e controllo che attraversa sia le istituzioni che il rapporto con l’alleato americano.

Le sfide economiche e politiche attuali per merz

La sconfitta iniziale al Bundestag ha creato un effetto simbolico importante per il cancelliere Merz. Il pensare di poter avere comunque spazio di manovra sulle riforme economiche, in particolare sul debito pubblico, appare più complicato. Anche se la riforma del freno al debito è stata già approvata, il mega-piano di investimenti deve ancora ottenere il via libera del parlamento ed è sotto attenta valutazione.

Tra i problemi più urgenti affrontati dal governo ci sono l’immigrazione e la crisi industriale. L’industria tedesca, in particolar modo il settore automobilistico, si trova a fronteggiare una fase difficile, che ha spinto a rivedere progetti come il Green Deal. In questo contesto i sindacati avranno un ruolo politico di rilievo. I Verdi, ad esempio, hanno già messo in crisi servizi pubblici strategici con degli scioperi recenti.

Sul fronte della difesa, Merz ha ribadito la volontà di mantenere i programmi di investimento specifici. L’aumento delle spese militari è sostenuto anche dalla situazione dei conti pubblici tedeschi, ma resta il dilemma su quanto queste risorse aiutino la crescita civile e industriale. Il riarmo sostiene settori produttivi ma non dà risposte immediate a problemi di ampia scala legati all’economia quotidiana.

Il ruolo della franco-germania nelle relazioni europee

Tra le visite ufficiali programmate dal nuovo cancelliere c’è Francia, paese chiave nell’alleanza europea. Berlino punta a consolidare questo asse tradizionale, che nel tempo ha rappresentato il cuore delle decisioni politiche e strategiche europee. Merz cerca il sostegno di Macron, anche se il presidente francese si trova in difficoltà nel suo paese.

L’ampliamento della capacità militare tedesca viene osservato con qualche incertezza in relazione alla forza militare francese, dotata di deterrenza nucleare. Senza l’atomica, la crescita del potenziale bellico tedesco rischia di non tradursi in un peso equivalente. L’attenzione dovrebbe dunque rimanere sulle iniziative industriali e strategiche concrete, piuttosto che su un riarmo focalizzato.

Nel nuovo governo rimane il ministro della difesa Pistorius. La Spd mantiene il controllo di alcuni ministeri importanti, come quello delle finanze e dell’ambiente, quest’ultimo in vista di un rapporto più stretto con i Verdi. Sarà delicato osservare come i nuovi responsabili agiranno, essendo anche lo stesso Merz senza precedenti responsabilità ministeriali prima di questa esperienza da cancelliere.

I rapporti con cina e italia nel contesto globale

Le dichiarazioni di Merz sul distacco dagli Stati Uniti si accompagnano a una relazione pragmatica con la Cina. Pechino osserva con attenzione la situazione europea, riconoscendo il peso economico tedesco nel miracolo cinese. La Germania rimane un partner strategico fondamentale per la Cina, che non intende vedere un ritiro tedesco dal proprio mercato industriale.

Nell’attuale contesto con Mosca coinvolta nella guerra, Berlino considera la Cina un interlocutore chiave. Dal punto di vista economico, i rapporti con Pechino sono da mantenere e intensificare, anche per non perdere terreno in un confronto globale in movimento.

L’Italia, dal canto suo, ha mantenuto un buon rapporto con la Germania, soprattutto nel settore industriale. Rafforzare questa collaborazione potrebbe servire anche per affrontare insieme le sfide economiche e geopolitiche future. Seguire con attenzione le mosse tedesche in Cina potrebbe aiutare il nostro paese a bilanciare le scelte tra politica e affari, anche se non sarà facile considerato il clima internazionale e la posizione degli Stati Uniti.

Nel quadro generale, la Germania si trova a un punto di svolta che influenzerà non solo la sua politica interna, ma anche le relazioni con partner europei e le grandi potenze globali. Merz parte da una premessa difficile, ma capace di accendere i riflettori su una nazione e su un continente in cerca di un equilibrio tra passato e futuro.