Il pomeriggio di Rai 2 il 12 maggio 2025 si colora di suspense con la trasmissione del thriller “Il ragazzo della piscina”. Questo film statunitense, prodotto nel 2020 e diretto da Rolfe Kanefsky, segue la linea dei thriller psicologici che da decenni il regista sviluppa. La pellicola è uno degli appuntamenti più attesi per gli appassionati del genere nel palinsesto della seconda rete Rai.
Il regista rolfe kanefsky e la sua esperienza con il thriller
Rolfe Kanefsky è un nome noto agli amanti del cinema thriller e horror degli ultimi trent’anni. Attivo sin dagli anni ’90, ha diretto diverse pellicole che esplorano soprattutto il lato oscuro della mente umana. Tra i suoi lavori più famosi figurano “The Black Room” e “Art Of The Dead”, film che l’hanno fatto apprezzare nel circuito americano e internazionale. Kanefsky porta nel suo stile una particolare attenzione per i personaggi e le dinamiche di tensione. “Il ragazzo della piscina” rispecchia questa sua cifra stilistica, focalizzandosi su una storia fatta di mistero, inganni e relazioni ambigue.
La scelta di affidare la regia a Kanefsky per questa produzione Lifetime, molto apprezzata in America, mira a creare un’atmosfera densa e tesa che coinvolge lo spettatore dal primo all’ultimo minuto. Il regista cura con attenzione ogni dettaglio per mantenere alto il ritmo narrativo e stimolare il coinvolgimento emotivo senza cadere in effetti prevedibili.
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Il cast principale e i ruoli chiave nel film
Al centro della storia c’è l’attrice Jessica Morris, protagonista principale nei panni di Gale, una donna che affronta la sua rinascita dopo un matrimonio finito male. Morris è nota soprattutto per aver interpretato Jennifer Rappaport nella serie tv “Una vita da vivere”, ruolo attraverso cui ha mostrato le sue capacità interpretative. A darle supporto nel film c’è Tanner Zagarino che interpreta Adam, il giovane addetto alla piscina. Zagarino ha esperienze recenti in pellicole horror come “Fuga verso l’inferno: The Price We Pay”, che gli hanno conferito una visibilità crescente nel genere thriller-horror americano.
Completa il trio la giovane attrice britannica Ellie May Darcey-Alden, famosa per la parte di Lily Evans in “Harry Potter e i doni della morte – Parte 2”. Nel film interpreta Becca, la figlia diciottenne di Gale, figura innocente che si ritroverà coinvolta in sviluppi pericolosi. Questo top di casting garantisce una credibilità forte alle dinamiche familiari e al clima teso del racconto.
La trama del ragazzo della piscina: una spirale di sospetti e minacce
Il film racconta la storia di Gale, donna separata che cerca di ricostruire la sua vita e quella della figlia Becca trasferendosi in una casa con piscina. Per prendersi cura della manutenzione della piscina, Gale assume Adam, un giovane attraente ma dal passato poco chiaro. L’inizio di una relazione tra Gale e Adam appare presto minato dai sospetti.
Gale infatti comincia a percepire comportamenti strani da parte di Adam e decide di interrompere il rapporto. Adam risponde con rabbia e mette in atto un piano crudele: avvicinare Becca, la figlia di Gale, per colpire indirettamente la donna.
Questa evoluzione crea un clima ambivalente, con realtà travisate e intenzioni nascoste. Becca si trova così intrappolata in un gioco pericoloso, dove Adam sfrutta la sua innocenza per danneggiare Gale. La tensione cresce, portando alla luce anche i lati nascosti e fragili di questa famiglia.
Le implicazioni psicologiche e le dinamiche tra i personaggi
Il thriller si sviluppa in una progressione di eventi che mostrano come i legami familiari e sentimentali possano mutare lentamente sotto la pressione della sospetto e della manipolazione. Gale, da donna separata alla ricerca di stabilità, si scontra con la realtà di un giovane che subdolamente entra nella sua vita. Adam incarna il ruolo del toy boy oscuro, il cui fascino nasconde un disegno violento.
Becca diventa il fulcro inconsapevole di questo conflitto. La sua presenza spinge Adam a sfidare le regole morali e familiari. Attraverso i loro rapporti si evidenziano temi come la fiducia tradita e il pericolo insito nelle relazioni apparentemente innocue.
La pellicola mostra come il male possa insinuarsi in piccoli gesti quotidiani, facendo emergere la fragilità di chi si lascia ingannare. Emergono così paure e tensioni che alimentano il senso di inquietudine fino all’ultimo minuto.