Home Il pugno di Massimiliano Ferrigno a Francesco Bertolotti ancora al centro delle cronache sportive 25 anni dopo

Il pugno di Massimiliano Ferrigno a Francesco Bertolotti ancora al centro delle cronache sportive 25 anni dopo

L’aggressione tra Massimiliano Ferrigno e Francesco Bertolotti nel 1999 segna il calcio italiano, con conseguenze devastanti per entrambi i giocatori e un’eredità che continua a far discutere.

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L'articolo racconta l’aggressione di Massimiliano Ferrigno a Francesco Bertolotti nel 1999 durante una partita di serie B, un episodio drammatico che ha segnato le loro vite e che Ferrigno ha recentemente raccontato nel suo libro, riflettendo sulle conseguenze di quell’errore. - Unita.tv

Nel dicembre 1999 un episodio drammatico segnò il mondo del calcio italiano, dividendone tifoserie e appassionati. Quel giorno finì in maniera violenta una partita di serie B tra il Como e il Modena. Il lancio perfetto per tornare a parlare oggi dell’aggressione di Massimiliano Ferrigno a Francesco Bertolotti. Il caso, tornato alla ribalta con la pubblicazione di un libro scritto dallo stesso Ferrigno, scuote ancora i ricordi di chi ha seguito quegli eventi e di chi si interroga sull’eredità di quella giornata.

Il match e la rissa che cambiò la vita di bertolotti

Il 19 dicembre 1999, durante una gara delicata valida per il campionato di serie B 2000-2001, il giocatore del Como Massimiliano Ferrigno fu espulso. Al termine del match incrociò negli spogliatoi Francesco Bertolotti, attaccante del Modena e suo ex compagno di squadra nel Brescello. Non è chiaro cosa si siano detti, ma la tensione sfociò in un’aggressione fisica. Ferrigno colpì Bertolotti con un pugno violento che fece cadere l’avversario, il quale sbatté la testa con forza al suolo.

L’impatto fu devastante. Bertolotti cadde in coma e vi rimase per nove giorni. Quella ferita segnò la fine della sua carriera da calciatore, un destino amaro per chi aveva vissuto il calcio con passione. L’aggressione pesò anche su Ferrigno, che dovette affrontare un processo. Fu condannato a nove mesi di reclusione con una pena sospesa e a versare un risarcimento economico. Nonostante quanto accaduto continuò a giocare fino al 2005 quando decise di ritirarsi.

Il libro di ferrigno e la volontà di rivedere la vicenda

A distanza di 25 anni Ferrigno ha voluto raccontare la sua versione dei fatti con un libro, affidandogli un titolo semplice: “un libro che ho scritto per me”. Oggi direttore marketing della squadra Nutribullet Treviso, ha spiegato come abbia sempre cercato di chiedere scusa a Bertolotti, anche se le sue scuse non sono mai state accettate. Ferrigno sostiene di aver sempre cercato la chiarezza e di non aver mai avuto un carattere incline alla violenza o alle risse.

Nel libro racconta le sue emozioni e come abbia vissuto quei momenti drammatici. È evidente che quel gesto, dettato da una reazione impulsiva, ha segnato profondamente la sua vita e quella di Bertolotti. Ferrigno afferma di voler interrompere l’etichetta di “rissoso” che gli è stata affibbiata nel corso degli anni, sottolineando come quell’episodio sia stato un errore personale, isolato rispetto al suo carattere abituale.

Ferrigno riflette sull’errore e sulle conseguenze di quell’evento

Massimiliano Ferrigno non nasconde il rimorso per quell’episodio. Lo definisce come “un mio errore” e si prende tutta la responsabilità senza cercare scuse o giustificazioni. Ha accettato il fatto che Bertolotti non abbia mai accolto le sue scuse, riconoscendone la legittimità. Il suo dispiacere riguarda soprattutto la narrazione avversa che ha subito nel corso degli anni, quella di capitano della rissa, un’immagine che lui contesta.

Scrivere il libro è stato un momento doloroso, tanto da farlo piangere, ma anche liberatorio. Ferrigno ricorda con grande tensione quei giorni in cui Bertolotti combatteva tra la vita e la morte dopo l’aggressione. Definisce quella situazione “molto, molto brutta”, soprattutto perché chi commette un atto simile, e si definisce persona per bene, fatica a immaginare di aver messo a repentaglio la vita di un altro.

L’eredità di un gesto nel mondo del calcio

Questa vicenda del pugno tra Ferrigno e Bertolotti continua ad affascinare, nonché a scuotere le coscienze di chi segue la cronaca sportiva, a testimonianza di quanto anche pochi secondi possano trasformare per sempre la vita di due uomini e di due carriere.