il mentoring tra professori e studenti in italia: un supporto in crescita da scuola a università
Il mentoring tra docenti e studenti in Italia sta guadagnando importanza, offrendo supporto personalizzato per migliorare l’apprendimento e il benessere, ma affronta sfide legate all’accessibilità e alla formazione dei mentori.

L'articolo analizza il crescente ruolo del mentoring tra docenti e studenti nel sistema educativo italiano, evidenziandone benefici, programmi attivi e le sfide da superare per garantirne un accesso ampio e di qualità. - Unita.tv
Il mentoring tra docenti e studenti sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel sistema educativo italiano. Questo modello punta a creare un rapporto diretto di accompagnamento e sostegno, capace di guidare gli studenti nel loro percorso di studio e sviluppo personale. In diverse realtà scolastiche e accademiche, il mentoring si sta diffondendo come pratica per migliorare il benessere e l’efficacia dell’apprendimento. L’approfondimento seguente invita a conoscere più da vicino come questa metodologia viene adottata in italia, quali benefici offre e quali ostacoli è chiamata a superare.
La diffusione del mentoring nel sistema educativo italiano
Nel nostro paese, il mentoring ha iniziato a conquistare un ruolo più definito sia nelle scuole che nelle università. Diverse realtà, pubbliche e private, si sono attivate per formare mentori preparati, promuovendo corsi specifici. Un esempio rilevante è la Scuola Italiana di Mentoring, che propone percorsi strutturati destinati a insegnanti o professionisti che intendono acquisire competenze nella guida di altri. I corsi prevedono sessioni in aula, momenti di autoformazione e supervisione individuale, con l’obiettivo di verificare il livello di preparazione e fornire una certificazione ufficiale.
Parallelamente, alcune organizzazioni innovative, come ISSNAF, si sono concentrate sul mentoring degli studenti universitari e neolaureati, specialmente quelli interessati a esperienze di studio o lavoro all’estero. Programmi specifici consentono a giovani italiani di ricevere orientamento e consigli personalizzati su opportunità fuori dal paese, con una supervisione costante da parte di esperti. Questa doppia attenzione al mondo scolastico e universitario segna un ampliamento della cultura del mentoring nel contesto formativo italiano.
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I vantaggi concreti del rapporto tra professore e studente
L’esperienza di essere seguito da un mentore esperto può fare una differenza netta per uno studente. Oltre a fornire supporto pratico nello studio, il docente-mentore accompagna il giovane nello sviluppo delle sue passioni e nello scoprire le proprie capacità. Questo dialogo personalizzato chiarisce obiettivi, migliora l’autonomia e aiuta a capire quali passi compiere per inserirsi nel mercato del lavoro o proseguire gli studi.
I professori, a loro volta, trovano nel mentoring l’occasione per lavorare su nuove competenze comunicative e riflettere sul proprio ruolo educativo. Il legame che si crea facilita un clima di fiducia e collaborazione, che può allargarsi anche oltre l’aula. In sostanza, il mentoring arricchisce il rapporto didattico tradizionale, trasformandolo in un percorso condiviso che valorizza lo scambio umano e la crescita reciproca.
Esempi di programmi di mentoring attivi in italia
Sul territorio italiano sono presenti molte iniziative che mettono in campo programmi di mentoring di vario tipo e durata. A Genova, ad esempio, un progetto promosso dall’International Leadership Council organizza workshop intensivi di leadership, seguiti da un anno di affiancamento personale. Questo percorso mira a formare talenti in vista di ruoli di responsabilità e offre un modello replicabile in altri ambiti.
La Scuola Italiana di Mentoring continua a proporre corsi calibrati su più livelli, accessibili anche da remoto tramite webinar. Questi possono riguardare diversi settori, dall’educazione allo sport, e hanno lo scopo di fornire strumenti concreti per svolgere attività di mentoring efficaci.
Anche in alcuni atenei si stanno sperimentando forme di tutorato ampliato, dove la figura del professore si spinge oltre la mera trasmissione di contenuti, divenendo guida nel percorso personale e professionale dello studente.
Le difficoltà da affrontare per un mentoring accessibile e valido
Non mancano però ostacoli che pongono interrogativi su come garantire un mentoring diffuso e di qualità. Prima di tutto, va evitato che il servizio resti un privilegio riservato a pochi studenti provenienti da contesti privilegiati. È necessario lavorare affinché questa pratica coinvolga giovani di ogni provenienza e livello.
Altro nodo riguarda la preparazione e la formazione dei mentori. Senza adeguato supporto, un docente potrebbe affrontare difficoltà a gestire il proprio ruolo di accompagnatore, con rischi di inefficacia o di fraintendimenti.
Infine, emerge la questione della misurazione dei risultati. Permettere una verifica puntuale dei benefici del mentoring richiede lo sviluppo di strumenti adatti per raccogliere osservazioni, feedback e dati sul percorso degli studenti nel tempo, per poter intervenire e migliorare le metodologie adottate.
Dati e voci ufficiali sul mentoring in italia
Organizzazioni e istituzioni coinvolte nel campo del mentoring sottolineano l’importanza di questa pratica come leva per sostenere lo sviluppo degli studenti. ISSNAF, ad esempio, evidenzia che il suo programma dedicato ai giovani italiani interessati agli Stati Uniti prevede un accompagnamento personalizzato e regolare, che si è dimostrato utile per affrontare scelte complesse legate a studio e lavoro.
Sebbene i numeri relativi ai partecipanti a questi programmi siano ancora contenuti, c’è una crescita in termini di interesse e richieste. Questo segnala un graduale riconoscimento del valore del mentoring come parte integrante del sistema educativo e professionale.
Gli attori chiave e il contesto sociale attorno al mentoring
Il mentoring coinvolge più figure: studenti, professori e realtà organizzative che progettano e promuovono percorsi strutturati. La Scuola Italiana di Mentoring, l’ILC e gruppi come ISSNAF rappresentano esempi concreti di chi lavora per collegare formazione teorica e accompagnamento pratico.
Allo stesso tempo, il fenomeno si inserisce in una società tesa a migliorare le opportunità per i giovani, considerata soprattutto l’alta disoccupazione e la difficoltà a trovare uno spazio stabile nel lavoro. In questo scenario, il mentoring può rappresentare uno strumento per orientarsi meglio e costruire nuove possibilità.
Premesso quanto detto, i programmi di mentoring vanno visti come un tassello importante nel percorso educativo. Rimane però la necessità di rafforzare il loro impatto, favorendo un accesso più ampio e verificabile. Solo così potranno affermarsi come una pratica consolidata e utile all’interno della formazione italiana.