La figura di papa leone XIV, recentemente eletto, emerge anche attraverso le parole del fratello maggiore, John Prevost. In una casa dell’Illinois piena di ricordi di famiglia, John ripercorre la vita semplice di Robert, detto Rob, fin da bambino. Tra giochi, prime ambizioni religiose e il legame con la fede, il racconto offre uno sguardo diretto sulla personalità del nuovo pontefice, sulle sue radici e sulle sue sfide future.
Un’infanzia tra giochi e prime aspirazioni religiose
Nella casa di John Prevost, i ricordi si mescolano alle fotografie ingiallite e agli oggetti di un tempo, che testimoniano l’infanzia modesta dei fratelli Prevost. Una delle immagini più vive mostra il giovane Robert improvvisare una messa usando la tavola da stiro come altare. Con biscotti colorati al posto delle ostie, distribuiva la comunione ai suoi fratelli e amici, incarnando quella vocazione che ha coltivato fin da quando ha imparato a camminare. John ricorda le partite di baseball, i giochi come guardie e ladri con il fratello Louis, momenti leggeri e genuini, che però contenevano già il seme profondo della fede e della dedizione.
John ammette di aver intuito il percorso speciale di Robert molto tempo prima del conclave, ma anche di aver evitato di parlarne apertamente. Nemmeno quando Robert scherzava sul diventare il primo papa nato negli Stati Uniti c’era da prenderlo sul serio: lui stesso liquidava quelle ipotesi come semplici sciocchezze. Questa discrezione rifletteva la personalità riservata e pratica di Robert, che non amava velleità troppo grandiose e preferiva concentrarsi sulla realtà concreta della sua missione.
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La scelta del nome papa leone XIV e i legami con le origini piemontesi
Poco dopo l’elezione, John ha anche scoperto un dettaglio interessante sulle origini della famiglia: un legame con il Piemonte italiano. Questa scoperta sembra aver rafforzato quel senso di continuità e appartenenza che accompagna la vita di Robert fino a Roma. Prima della partenza, John ha confidato anche qualche retroscena curioso sulla selezione del nome papale. Temendo la superstizione legata al numero tredici, aveva consigliato al fratello di evitare «leone» come nome. Robert però ha scelto proprio il quattordicesimo, rompendo la tradizione e la paura dietro superstizioni numeriche.
Questa decisione riflette il pensiero di chi, come lui, ha studiato matematica, e ci tiene a mostrare una logica rigorosa anche in una scelta tanto simbolica. Il nome, oltre a richiamare al coraggio e alla forza tradizionale attribuiti ai papi con quel titolo, diventa una forma di provocazione consapevole. Un modo per sfatare miti e portare avanti un pontificato segnato dalla razionalità e dal rigore.
Le sfide del pontificato e l’eredità di papa francesco secondo john prevost
John non ha dubbi sulla continuità tra il pontificato del fratello e quello di papa francesco. Entrambi, dice, hanno un’attenzione speciale verso chi vive ai margini: poveri, emarginati, persone dimenticate dalla società. Robert sarà impegnato a portare avanti questa linea, ma anche nel ricostruire un senso di unità all’interno di una chiesa sempre più divisa. Il compito è arduo e John ammette che il peso di un ruolo simile rischia di togliere il sonno a chiunque. Ricorda anche i loro genitori, radicati in valori solidi, con il padre che lavorava come sovraintendente scolastico e la madre impiegata come bibliotecaria. Sicuramente oggi sarebbero orgogliosi, ma anche preoccupati per le difficoltà del cammino che attende Robert.
La priorità del nuovo pontefice, secondo la visione di John, sarà mantenere un equilibrio tra moderazione e fermezza, in un momento in cui la chiesa si trova a gestire contrasti forti. L’impegno non sarà solo spirituale, ma anche sociale e politico. John racconta che Robert non intende tacere sulle ingiustizie, citando come esempio la sua posizione netta sulle politiche migratorie adottate sotto la presidenza Trump, un tema caldo e divisivo negli Stati Uniti e nel mondo.
Il legame fraterno che supera il pontificato: musica, baseball e ricordi condivisi
Nella casa dell’Illinois, anche i dettagli più semplici parlano del rapporto tra i fratelli Prevost. L’organo che suona “Here Comes The Rain Again” è un modo per sentire la presenza di Robert vicino, nonostante la distanza e l’impegno romano. John ricorda con affetto quando il fratello gli insegnava a suonare, o le tante partite di baseball insieme. Questi momenti gettano una luce umana sul nuovo papa, offrendo uno spaccato di vita familiare e di legami profondi che nessuna carica pubblica può cancellare.
Il racconto del fratello maggiore disegna una figura reale, lontana dai riflettori eppure cruciale, che dovrà affrontare grandi responsabilità. Le sfide del pontificato accompagnano così una storia di vita semplice, unita a radici solide e a un forte senso del dovere verso la comunità globale che ora papa leone XIV rappresenta.