Home Il festival di sanremo resta alla rai fino al 2028 ma non mancano le sorprese e le polemiche

Il festival di sanremo resta alla rai fino al 2028 ma non mancano le sorprese e le polemiche

Il festival di Sanremo, trasmesso dalla Rai fino al 2028, punta su Carlo Conti e nuove strategie per mantenere l’interesse del pubblico, mentre si intreccia con l’Eurovision 2025.

Il_festival_di_sanremo_resta_a

Il Festival di Sanremo resta un evento chiave della televisione italiana, con la Rai che ne detiene l’esclusiva fino al 2028, confermando Carlo Conti alla conduzione e puntando a rinnovare qualità e coinvolgimento, mentre cresce l’attenzione anche sull’Eurovision 2025. - Unita.tv

Il festival di sanremo continua a essere uno dei pilastri della televisione italiana, nonostante alcune tensioni sulle modalità di trasmissione e scelte editoriali. Nel 2025, la Rai ha ottenuto l’esclusiva per trasmettere la kermesse fino al 2028, garantendo continuità a uno degli eventi musicali più seguiti. Le novità non mancano, tra conferme di volti noti e retroscena sui concorrenti dell’Eurovision, mentre alcune polemiche infiammano il pubblico. Andiamo a ripercorrere i dettagli di questa stagione e gli sviluppi più recenti.

La gara per la trasmissione del festival di sanremo: come è andata

Alla scadenza del bando emesso dal comune di sanremo, unico offerente per i diritti del festival si è mostrata la Rai. Il timore iniziale, alimentato da titoli sensazionalistici, era che la trasmissione potesse passare a un altro canale o addirittura saltare. Nell’ultimo periodo, però, è emersa chiarezza sul ruolo della tv di stato: nessun’altra emittente ha presentato offerte valide. Mediaset e Discovery, che nelle settimane precedenti avevano manifestato interesse, hanno deciso di ritirarsi per dedicarsi ad altri progetti.

Il bando richiedeva sostanziosi impegni economici: sei milioni e mezzo di euro di corrispettivo minimo al comune, più un 1% sugli introiti pubblicitari. Oltre ai numeri, sono state inserite condizioni precise, come l’obbligo di trasmettere altre manifestazioni organizzate dalla città ligure, tra cui eventi estivi. La decisione definitiva della Rai si è concretizzata con il rinnovo multiplo, dall’ultimo festival andato in onda fino al 2028. Un periodo che dovrebbe assicurare una certa stabilità organizzativa e una linea editoriale coerente.

Conferme e nuovi volti per la conduzione e l’organizzazione

Carlo Conti, storico presentatore del festival, è stato ricondotto alla guida della prossima edizione. Dopo l’exploit di ascolti sotto la direzione artistica di Amadeus, negli ultimi anni il festival ha mantenuto pubblico e interesse, anche se il racconto dello spettacolo ha perso parte della forza iniziale: molti spettatori faticano a ricordare altri dettagli al di fuori delle canzoni più popolari. La scelta di confermare Conti sembra voler puntare su una figura di riferimento collaudata e capace di riportare equilibrio al programma televisivo.

Dal punto di vista organizzativo, la Rai dovrà rispettare gli accordi con il comune di sanremo, senza dimenticare l’impatto economico legato alla percentuale delle entrate pubblicitarie. Questi elementi spingeranno probabilmente a non stravolgere il format ma a intervenire con attenzione nel rinnovamento della qualità delle esibizioni e nella valorizzazione degli artisti sul palco. L’aspetto più interessante è senza dubbio quello musicale: la selezione dei concorrenti e le loro performance continuano a essere il cuore dell’evento.

L’eurovision 2025 tra sorprese e polemiche

Parallelamente al festival, l’eurovision song contest 2025 sta catalizzando l’attenzione del pubblico internazionale, con diversi protagonisti italiani ed esteri in gara. Gabry Ponte conquista entusiasmo tra i fan, mentre la Svezia avanza tra i favoriti alla vittoria. Tra gli outsider, Lucio Corsi attira curiosità per uno stile diverso e meno convenzionale rispetto ai big. L’attenzione mediatica si è spostata anche su una possibile polemica tra BigMama e Lucio Corsi, che però sembra essersi chiarita: fonti vicine all’evento hanno spiegato che i dissapori erano frutto di incomprensioni.

L’eurovision continua a essere uno spazio fondamentale per artisti emergenti e artisti affermati per mostrare talenti e nazionalità musicali diverse. I riflettori su sanremo si sommano dunque a quelli su eurovision, creando un intreccio che amplifica visibilità e confronto tra stili musicali diversi. Il legame tra le due manifestazioni è sempre più stretto, considerata la partecipazione di vari artisti sanremesi all’eurovision e l’attenzione del pubblico verso entrambe le competizioni.

Cosa riserva il futuro per il festival di sanremo e la sua trasmissione

Con l’aggiudicazione alla Rai della trasmissione fino al 2028, si assicura un periodo lungo e chiaro per il festival di sanremo sui canali statali. Vedremo se la programmazione porterà piccoli cambiamenti, soprattutto per recuperare appeal e attenzione, spesso frammentata negli ultimi anni. Le clausole del bando, con obblighi su altri eventi a sanremo, riflettono l’importanza della collaborazione tra la città e la televisione italiana, per mantenere la manifestazione al centro del calendario nazionale.

Le strategie future saranno influenzate anche dai risultati dell’eurovision e dai riscontri del pubblico. A quel punto, nuovi nomi potrebbero emergere tra i conduttori o direttori artistici, ma per ora la Rai mantiene saldamente il timone. Restano proposte di altri operatori televisivi ma senza elementi concreti. La presenza confermata di Carlo Conti lascia presupporre una continuità dal punto di vista dello stile e degli equilibri interni al programma.

Il festival di sanremo conferma così il suo ruolo nella cultura italiana, tra musica e intrattenimento, anche se la sfida resta quella di saper mantenere alta la qualità e il coinvolgimento degli spettatori in una tv sempre più frammentata.