Home Il conclave del 1878 e l’elezione di papa leone xiii svelati da testimonianze esclusive

Il conclave del 1878 e l’elezione di papa leone xiii svelati da testimonianze esclusive

Il conclave del 1878, che portò all’elezione di papa Leone XIII, fu caratterizzato da intense emozioni e tensioni, rivelando le paure e le speranze del cardinal Pecci durante la sua scelta.

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L'articolo ricostruisce il conclave del 1878 che elesse papa Leone XIII, evidenziando le emozioni, i dubbi del cardinal Pecci e le prime parole del nuovo pontefice, arricchite da testimonianze esclusive, tra cui quelle di don Giovanni Bosco. - Unita.tv

Il conclave che nel 1878 elesse papa leone xiii è ricordato come uno dei più affollati e intensi nella storia della chiesa cattolica. La scelta del nuovo pontefice, il cardinal Pecci, avvenne dopo due giorni di votazioni e si caratterizzò per momenti di forte emozione e tensione, mai raccontati con tanta chiarezza come nelle testimonianze raccolte da fonti vicine al sacro collegio. Questo articolo ricostruisce quel momento cruciale mettendo in luce dettagli inediti e le prime parole pronunciate dal nuova papa, un ritratto che intreccia cronaca, fede e umanità.

Il clima durante il conclave più numeroso di sempre

A Roma, nella primavera del 1878, si concluse un conclave che vide riuniti un numero di cardinali mai raggiunto prima. Gli scrutini durarono due giorni e la tensione si tagliava col coltello. Il cardinal Pecci, futuro leone xiii, si trovò al centro di un vortice inatteso, con il suo nome che emergeva sempre più spesso tra i voti dei confratelli. Una fonte privilegiata che presenziò alle operazioni ha descritto un momento particolare durante lo spoglio dei voti: il cardinale si commosse fino alle lacrime, lasciando cadere la penna con cui segnava le preferenze.

Questo gesto non passò inosservato e chi gli era accanto gli porse la penna con parole di incoraggiamento, ricordandogli che “non era lui il protagonista ma la chiesa e il futuro del mondo.” Il cardinale, alzando gli occhi al cielo, sembrava invocare un aiuto sovrannaturale per affrontare il peso della complicata decisione.

Le emozioni e i dubbi del cardinal Pecci

Le emozioni infatti accompagnarono ogni passo di questo conclave. Un altro testimone diretto, il cardinale B., arcivescovo di Roma, raccontò come il cardinal Pecci apparisse pallido e turbato già dalla mattina della votazione decisiva. Confessò diffuse dubbi personali ai cardinali più anziani con cui aveva confidenza. “Si sentiva incapace di reggere il ruolo che stava per assumere, temeva di non possedere le qualità necessarie per guidare la chiesa.”

Espresse questi timori apertamente, ammettendo di non sentirsi all’altezza nonostante la reputazione da studioso che lo accompagnava. A quel punto, uno dei più esperti cardinali lo rassicurò, spiegandogli che “non spettava a lui giudicare le sue doti per il papato, ma agli altri, e soprattutto che Dio avrebbe conosciuto i suoi limiti e gli avrebbe dato la forza necessaria.” Queste parole convinsero il cardinal Pecci a restare calmo mentre si concludeva lo scrutinio e si raggiungeva la maggioranza necessaria per la sua elezione.

Le prime parole di papa leone xiii e il contesto storico del pontificato

Quando il cardinal Pecci accettò l’incarico, prese il nome di leone xiii, segno inequivocabile di un legame con i pontificati passati e con l’autorità della tradizione. Nel suo primo discorso rivolto ai confratelli cardinali, il papa ribadì l’importanza dell’unione all’interno del sacro collegio e si mostrò consapevole delle responsabilità enormi che lo attendevano. Il suo tono fu quello di un uomo che rievoca la fede come la vera risorsa, invitando tutti a pregare insieme per chiedere a Dio la forza necessaria a sostenere un ministero carico di difficoltà.

Le sue parole erano intrise di un senso di affidamento totale a Dio, sottolineando che ogni insufficienza umana sarebbe stata compensata dalla potenza divina. Il papa si richiamò direttamente alle scritture, citando l’apostolo che sostiene come “tutto dipenda da Dio,” e li incoraggiò a fare lo stesso, chiarendo che quella protezione divina avrebbe accompagnato anche la sua fragilità umana, trasformandola in strumento di potere e forza spirituale.

Questo attivismo spirituale rifletteva un momento cruciale per la chiesa, reduce dall’era di papa Pio IX e proiettata su nuove sfide nella seconda metà dell’ottocento. Il pontificato di leone xiii si aprì sotto il segno della pace e della volontà di ristabilire serenità in una chiesa provata da tensioni politiche e sociali. Le sue parole donavano un senso di speranza e determinazione, mentre il mondo cattolico si preparava a un lungo periodo di trasformazioni.

Retroscena, confidenze e il ruolo di don giovanni bosco nella narrazione

La ricostruzione più dettagliata delle fasi conclusive del conclave 1878 arriva da alcune confessioni condivise con san giovanni bosco, che si trovava a Roma al momento della morte di papa Pio IX e restò nella città per attendere la scelta del successore. Don Bosco era in contatto stretto con alcuni cardinali ed ebbe modo di ascoltare da loro fatti e impressioni riservate, che riportò in un pamphlet poco dopo la salita al soglio pontificio di leone xiii.

Tra le rivelazioni ci sono proprio le emozioni del cardinale Pecci, le sue paure e la maniera in cui ottennero di convincerlo a portare avanti la nuova missione. La testimonianza di don Bosco offre uno sguardo raro e diretto su un momento di grande rilievo storico e spirituale della chiesa cattolica, con dettagli che pochi avevano mai condiviso fino a quel momento.

Il pamphlet di don Bosco non si limitava a raccontare il conclave, ma elencava alcuni primi atti di papa leone xiii, individuandoli come segni di un pontificato destinato a segnare svolte importanti per la chiesa. Lo scritto si chiudeva con un appello alla fede e all’obbedienza dei fedeli, sottolineando il ruolo della preghiera e dell’aderenza agli insegnamenti della gerarchia religiosa come strumenti essenziali per sostenere il nuovo papa.

Questa narrazione, benché riferita a un episodio accaduto quasi 150 anni fa, mostra come eventi di grande rilievo nella chiesa cattolica portino con sé vite e storie personali, momenti di tensione e di speranza che definiscono la direzione futura dell’istituzione. Nel 2025, conoscere questi dettagli arricchisce la comprensione di come si formano i pontificati e di quale peso abbiano le persone dietro i titoli e le scelte storiche.