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I cuccioli dell’orsa che ha ucciso Omar Zin stanno morendo: salvati o condannati?

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Romania, tre orsi abbandonati dopo l’uccisione della madre: il salvataggio è bloccato - Unita.tv
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I cuccioli dell’orsa abbattuta in Romania dopo l’aggressione al motociclista italiano sono dispersi. Il loro salvataggio è fermo a causa di un conflitto tra il Ministero dell’Ambiente e la Direzione forestale di Argeș.

Tre cuccioli d’orso, rimasti soli dopo l’abbattimento della madre che aveva aggredito e ucciso il motociclista italiano Omar Farang Zin, rischiano ora la morte nei boschi della Transfăgărășan, in Romania. Un video girato da alcuni passanti e pubblicato sulla pagina Facebook Cazare Transfagarasan ha mostrato i piccoli spaesati a bordo strada, ma dopo quell’avvistamento nessuno li ha più visti. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, il salvataggio è bloccato da un conflitto tra istituzioni, che scaricano reciprocamente le responsabilità.

Il 48enne italiano è stato aggredito il 6 luglio nei pressi della diga di Vidraru, mentre si trovava con un gruppo di motociclisti. Dai filmati trovati sul suo cellulare, pare che si fosse fermato per riprendere l’orsa da vicino, come fanno molti turisti in Romania, dove gli avvistamenti a bordo strada sono frequenti. Dopo l’attacco, l’animale è stato abbattuto sul posto, ma i suoi tre cuccioli – di circa un anno – sono rimasti soli, esposti a fame, predatori e al rischio di abituarsi alla presenza umana.

Il pasticcio tra Ministero e autorità locali sul trasferimento

Il piano iniziale prevedeva il trasferimento urgente dei cuccioli al santuario di Zărnești, una struttura specializzata che ospita orsi in difficoltà. Qui è attesa anche JJ4, l’orsa del Trentino coinvolta nel caso Andrea Papi, ucciso nel 2023. Eppure, a giorni dall’abbattimento, i cuccioli non sono stati ancora recuperati.

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Romania, tre orsi abbandonati dopo l’uccisione della madre: il salvataggio è bloccato – Unita.tv

Il Ministro dell’Ambiente Diana Buzoianu ha affermato che il suo dicastero non ha competenza diretta sull’operazione, attribuendo il compito alle autorità locali. La Direzione forestale di Argeș, invece, sostiene di aver già richiesto la necessaria deroga per effettuare il recupero, ma di essere in attesa di una risposta formale che non arriva. A complicare la situazione è l’interpretazione di un’ordinanza emessa subito dopo l’incidente: il testo, secondo il Ministero, autorizza automaticamente anche il salvataggio dei piccoli; ma per la Direzione forestale vale solo per le 24 ore successive all’abbattimento, e quindi non è più attuabile.

Nel frattempo, squadre miste di volontari, veterinari e agenti di polizia pattugliano l’area nella speranza di localizzare gli orsi, ma non ci sono segnalazioni recenti. Con il passare dei giorni, cresce il timore che i cuccioli si siano allontanati troppo o siano finiti in zone pericolose.

Il comportamento umano alla base della tragedia

La morte di Omar Farang Zin ha riacceso il dibattito sul rapporto tra turisti e fauna selvatica in Romania. Molti visitatori si avvicinano per fotografare gli orsi, spesso attirati dai rifiuti lasciati lungo le strade o, in alcuni casi, alimentati direttamente. Questo ha reso gli animali meno diffidenti e più propensi ad avvicinarsi ai veicoli o agli insediamenti umani.

La zona dell’aggressione, lungo la Transfăgărășan, è frequentatissima in estate. Le autorità romene, già in passato, avevano lanciato allarmi sui comportamenti a rischio adottati dai turisti. Registrazioni e selfie con gli orsi circolano regolarmente sui social e creano una percezione distorta della pericolosità di questi animali, spingendo i più incauti ad avvicinarsi.

Il caso ha suscitato reazioni forti anche in Italia, dove le associazioni animaliste chiedono un intervento urgente per il recupero dei cuccioli e per impedire che si ripetano simili episodi. Restano aperti anche gli accertamenti sulla dinamica dell’incidente, su cui la magistratura romena ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Nel frattempo, i piccoli orsi continuano a vagare da soli, mentre i moduli e le risposte formali non arrivano. E col passare del tempo, ogni ora di ritardo rischia di renderne il salvataggio sempre più difficile.

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