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Giro d’Italia 2025, tappa 11 maggio da viareggio a castelnovo ne’ monti con salite impegnative e strategie decisive

L’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, da Viareggio a Castelnovo ne’ Monti, presenta salite impegnative e una classifica serrata tra Isaac del Toro e Juan Ayuso, promettendo sorprese.

Giro d'Italia cycling tour - Stage 9

L’undicesima tappa del Giro d’Italia 2025, l’11 maggio, propone 186 km tra Viareggio e Castelnovo ne' Monti con salite impegnative come l’Alpe San Pellegrino, decisive per la classifica generale. La corsa sarà trasmessa in diretta su Rai 2. - Unita.tv

L’undicesima tappa del giro d’Italia 2025, in programma l’11 maggio, si presenta come un passaggio chiave della corsa rosa. I corridori affronteranno quasi 190 chilometri tra la costa toscana e le montagne dell’appennino, con salite ardue e discese tecniche capaci di modificare la classifica generale. La partenza da viareggio e l’arrivo a castelnovo ne’ monti promettono uno scontro duro tra i migliori scalatori, divisi da pochi secondi nella classifica provvisoria. Rai 2 seguirà la tappa in diretta, con una copertura che permetterà ai tifosi di vivere ogni momento della sfida.

Percorso della tappa e caratteristiche altimetriche tra viareggio e castelnovo ne’ monti

La frazione in partenza da viareggio si estende per 186 chilometri, divisa in due segmenti distinti. La prima parte di 79 chilometri si sviluppa su un profilo ondulato, senza pendenze eccessive ma capace comunque di consumare energie. I primi chilometri si snodano nella zona costiera, fino a inoltrarsi verso l’interno, in preparazione della seconda metà più complessa.

Salita dell’alpe san pellegrino e tracciato successivo

Il tratto decisivo comincia con la salita dell’alpe san pellegrino, ascesa di categoria speciale che raggiunge i 1.397 metri di quota. Qui pendenze ripide, che a tratti toccano il 20%, spingono a selezionare il gruppo gara. Quella rampa, già tosta di per sé, diventa terreno ideale per attacchi decisi.

Scollinata la cima, la discesa entra in un bosco fitto e tortuoso, dove la tecnica di guida si rivela fondamentale per mantenere la posizione senza rischiare cadute. Dopo il tratto a valle, nuovi saliscendi con due salite di categoria 2 aspettano a toano e la pietra di bismantova, entrambe oltre i 600 metri d’altezza. Il finale conduce a castelnovo ne’ monti, con gli ultimi 5 chilometri in leggera salita e un ultimo km al 4%, sufficiente a mettere ancora pressione prima del traguardo.

Classifica generale prima della tappa: equilibri risicati tra i primi cinque

Alla vigilia dell’undicesima tappa la classifica generale presenta una competizione serrata. Isaac del toro, corridore del UAE Team Emirates XRG, guida la corsa con un vantaggio di pochi secondi sul compagno di squadra Juan Ayuso, a 25 secondi dal primo. Il duello tra questi due riflette la forza della squadra, ma anche la rivalità interna.

Antonio Tiberi del Bahrain Victorious si trova al terzo posto, mentre Simon Yates del Visma–Lease a Bike segue in quarta posizione, dimostrando buona tenuta nelle tappe precedenti. Primož Roglič, quinto, accusa un ritardo di un minuto e 18 secondi ma è ancora nella partita, visto il terreno che si prepara da scalare.

Una mossa brillante in questa tappa può cambiare la graduatoria. I distacchi tra i primi si misurano in secondi nei momenti cruciali, con un margine esiguo che promette sorprese e attese tensioni tattiche.

Diretta tv su rai 2 e copertura della tappa in streaming

La tappa che partirà da viareggio alle 12:05 ora centrale europea sarà trasmessa integralmente da rai 2. La televisione pubblica metterà a disposizione degli appassionati una cronaca diretta, per offrire un racconto aggiornato di ogni fase della corsa. L’arrivo a castelnovo ne’ monti è previsto intorno alle 17:15, così la giornata seguirà la gara fin dall’inizio fino al traguardo.

Il pubblico potrà seguire, oltre che alla tv tradizionale, anche in streaming la tappa. Queste opzioni permettono di vivere in tempo reale gli attacchi in salita, le cadute, le strategie dentro il gruppo, aumentando la partecipazione degli spettatori e il coinvolgimento.

Strategie in gara e possibili protagonisti sul tracciato appenninico

La salita dell’alpe san pellegrino rappresenta la prova più impegnativa sotto il profilo fisico e tattico. Qui i corridori più forti potrebbero decidere di scattare per tentare la fuga decisiva o per creare un distacco che si porteranno fino al traguardo.

Le pendenze ripide influiscono anche sull’organizzazione delle squadre, perché chi guida la classifica ha bisogno di controllo, mentre chi insegue punterà a sfruttare ogni svista per recuperare terreno. Le due salite di categoria 2 a toano e pietra di bismantova offrono altre occasioni per riagganciare il gruppo o rilanciare corridori che si sentono bene.

Tra i favoriti spiccano nomi come Isaac del toro e Juan Ayuso, ma anche Primož Roglič e Simon Yates potrebbero inventarsi qualche mossa sui tornanti più difficili. Le tattiche di squadra e la capacità di gestire le energie fino all’ultimo chilometro saranno fondamentali.

Difficoltà tecniche e condizioni che presentano rischi per i corridori

Oltre al dislivello, le condizioni della strada mettono alla prova la sicurezza e il comportamento dei corridori. La discesa dal san pellegrino si sviluppa tra curve strette e tratti scivolosi, richiedendo una guida attenta per evitare incidenti.

Il meteo previsto per l’11 maggio è variabile, con possibili piogge sparse che potrebbero bagnare il manto stradale, aggravando le difficoltà. La combinazione di pendenze ripide, curve e condizioni atmosferiche aggrava la tensione, perché una caduta o un errore in questa fase può compromettere la gara di un corridore.

I rischi aumentano anche nelle fasi finali, con l’ultima salita fino a castelnovo ne’ monti che, anche se non particolarmente lunga, si presenta come un ultimo test per chi cerca la vittoria di tappa o vuole conquistare posizioni nella generale.

Importanza della tappa per la classifica e possibili scenari in gara

Questa undicesima tappa può assumere un ruolo chiave nello sviluppo del giro d’Italia 2025. Le distanze che si possono accumulare sulle salite ripide, gli scatti e la selezione naturale dei migliori scalatori possono ribaltare la classifica, scardinando equilibri finora consolidati.

Anche quei corridori dietro nelle posizioni numeriche hanno la possibilità di chiudere il gap se interpretano bene la gara e sfruttano le occasioni sulle prime rampe o nelle discese tecniche. Tutto accade in un momento cruciale, quando l’energia comincia a contare più della forza pura.

L’impatto di questi 186 chilometri dunque non si limita al solo risultato di giornata ma si riflette sulla valutazione finale dei corridori, segnando chi potrà ancora sognare la maglia rosa nelle tappe alpine successive.

Dichiarazioni dei protagonisti e clima prima della partenza

Tra i protagonisti alla vigilia, Isaac del toro si è detto deciso a difendere la leadership conquistata nelle tappe precedenti, sottolineando la difficoltà ma anche la fiducia nel proprio stato di forma. Juan Ayuso ha espresso la volontà di stringere i denti e recuperare secondi, sperando in un’opportunità per superare il compagno di squadra.

Primož Roglič ha posto l’accento sull’importanza di questa tappa nella sua corsa verso la vittoria finale, promettendo un attacco deciso sulle rampe appenniniche. Similmente, Simon Yates ha mostrato determinazione a non perdere terreno, confermando che questa frazione determinerà fortemente la classifica.

Le aspettative degli atleti confermano che l’undicesima tappa sarà una prova di forza, che richiede non soltanto muscoli ma anche testa e tattica.

Sviluppo del giro dopo la tappa dell’11 maggio e sfide future

Dopo la fatica di questa tappa montana, il giro proseguirà con altre frazioni importanti. Il 22 maggio la partenza da modena verso viadana offrirà un terreno maggiormente pianeggiante, probabilmente favorevole ai velocisti in cerca di successo in volata.

Ma la vera lotta riprenderà nelle successive tappe alpine, dove quote elevate metteranno alla prova la resistenza dei corridori. Le montagne delle alpi saranno il palco per gli scontri decisivi in vista della conclusione della corsa rosa.

Questo percorso articolato lascia intuire che la gara rimarrà serrata fino all’ultimo, con corridori pronti a giocarsi le ultime carte nelle tappe più dure.