La nuova fiction di Rai1, intitolata Gerri, debutta il 5 maggio 2025 alle 21.30. La serie segue le vicende di Gregorio Esposito, detto Gerri, un ispettore di polizia dalle origini rom che si confronta ogni giorno con casi di cronaca nera, in particolare femminicidi. La trama si sviluppa su un doppio binario: da un lato le indagini di polizia, dall’altro la scoperta delle proprie radici, in una storia che mescola cronaca e riflessione personale. Protagonisti sono Giulio Baranek, nel ruolo di Gerri, e Valentina Romani che interpreta Lea Coen.
Il poliziotto gerri: un eroe che indaga tra casi di cronaca e ricerca interiore
Gregorio Esposito, soprannominato Gerri, lavora come ispettore e si occupa soprattutto di casi delicati come i femminicidi. La particolarità del personaggio nasce dal suo background: appartiene alla comunità rom e ha passato l’infanzia in una casa famiglia. Questa esperienza lo spinge a fare una doppia indagine. Non solo cerca il colpevole negli omicidi di cui si occupa ogni giorno, ma è anche intento a capire chi è davvero, quali sono le sue origini. Sa poco infatti della sua famiglia, del suo passato: il suo vero nome sarebbe Goran e da bambino è stato cresciuto da una perpetua e da un prete.
La visione del regista
Il regista Giuseppe Bonito sottolinea come proprio questa doppia dimensione renda la serie unica. Il protagonista non segue solo tracce esterne, ma esplora anche la sua vita, lavorando su un dolore nascosto e su un passato segnato dall’abbandono. Questa sensibilità si riflette nel suo modo di affrontare i casi: Gerri si mostra vicino ai più deboli, soprattutto ai minori, difendendoli con determinazione. Il suo lavoro lo porta a scontrarsi con colleghi meno tolleranti o meno empatici, ma lui non rinuncia a un approccio umano.
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Il rapporto con lea e la dinamica dentro la squadra di polizia
Tra i colleghi, la figura di Lea Coen, interpretata da Valentina Romani, si distingue per il rapporto complesso che instaura con Gerri. I due si muovono su una linea di diffidenza reciproca che però a poco a poco lascia spazio a un’intesa più profonda. Lea riesce a leggere nel protagonista una mente sensibile e tormentata con cui è difficile non entrare in contatto.
Questa tensione dentro il gruppo dipende anche dal modo di Gerri di andare controcorrente: la sua empatia non viene sempre accolta con favore dagli altri poliziotti, che preferiscono metodi più duri o meno emotivi. La serie mostra così anche dinamiche realistiche dentro ambienti lavorativi spesso rigidamente gerarchici. Il protagonista viene messo alla prova non solo dalle indagini, ma anche dalle sue stesse convinzioni e dal confronto con i colleghi.
Il caso della prima puntata: l’omicidio di rossella albani
Nella puntata inaugurale, il racconto si focalizza sul caso di Rossella Albani, una giovane donna trovata morta in circostanze misteriose. Gerri e il suo team iniziano a seguire le tracce per scoprire chi si nasconde dietro questo omicidio. L’attenzione si concentra sulle dinamiche che possono aver portato alla tragedia, tra indizi nascosti e testimonianze da esaminare.
La scelta di aprire la serie con un caso di femminicidio evidenzia la volontà di affrontare temi sociali importanti su Rai1, restituendo alle vittime lo spazio che meritano. Il crime si intreccia così con la vita personale di Gerri, impegnato anche a recuperare rapporti difficili con le donne e a gestire il proprio passato tormentato.
La fonte di ispirazione e il cast
Gerri si ispira ai romanzi della scrittrice Giorgia Lepore e promette un racconto intenso e toccante. La narrazione procede su più fronti: da una parte i casi di cronaca con gli aspetti investigativi, dall’altra il viaggio interiore del personaggio principale. Il cast è composto da attori noti e apprezzati, tra cui Giulio Baranek che dà vita a Gregorio Esposito e Valentina Romani, già vista in Mare Fuori, nei panni di Lea Coen.
La scelta di mettere in scena un ispettore con origini rom rappresenta un elemento raro nella fiction italiana e apre spazi di riflessione sul tema delle identità culturali, dell’appartenenza e del pregiudizio. Gerri approfondisce le ferite del passato e, seguendo le tracce della sua infanzia, prova a costruire un percorso di guarigione che passi anche dall’incontro con altre donne protagoniste della storia.
L’appuntamento è per cinque serate a partire dal 5 maggio su Rai1, con una produzione che punta a combinare tensione, denuncia sociale e introspezione. La serie si annuncia come un racconto di polizia diverso dal solito, con un protagonista che cerca la verità non solo fuori, ma dentro di sé.