Franco coppi e la difesa di sabrina misseri: il caso che ha scosso avetrana e l’italia
Franco Coppi, avvocato penalista, difende Sabrina Misseri e Cosima Serrano nel controverso caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, sollevando interrogativi sulla giustizia italiana e le prove presentate.

Franco Coppi, avvocato penalista di lunga esperienza, è noto per la sua difesa di Sabrina Misseri nel controverso caso dell’omicidio di Sarah Scazzi, proseguendo la battaglia legale anche oltre la giustizia italiana. - Unita.tv
Il nome di Franco Coppi è legato a una delle vicende giudiziarie più controverse della recente cronaca italiana. Avvocato penalista da decenni, Coppi ha dedicato moltissimo tempo al caso di Sabrina Misseri, condannata per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi. Quest’ultimo ha acceso dibattiti sul sistema giudiziario e sull’interpretazione delle prove, facendo discutere l’opinione pubblica a livello nazionale. In un contesto segnato da sentenze definitive e durezza delle accuse, la figura di Coppi emerge per l’intensa battaglia legale che continua a portare avanti con fermezza.
La carriera di franco coppi: da aspirante artista a difensore in cassazione
Franco Coppi nasce nel 1939 e costruisce la propria esperienza in tribunale, diventando uno degli avvocati più noti a livello nazionale. In gioventù aveva pensato di dedicarsi all’arte, più precisamente alla pittura, ma poi ha scelto la strada del diritto penale. Nel corso degli anni si è distinto nella gestione di processi complessi, raggiungendo importanti vittorie in Cassazione, l’ultimo grado di giudizio in Italia.
Il suo percorso professionale si caratterizza per una grande abilità nell’approfondire casi intricati e affrontare situazioni che richiedono una difesa puntuale e precisa. Nonostante abbia superato gli 80 anni di età, Coppi non ha rallentato. Continua a seguire in prima persona processi delicati, mostrando un impegno costante movente dalla convinzione delle ragioni dei suoi assistiti. Il caso di Sabrina Misseri è uno di quelli che gli ha dato maggiore notorietà, oltre che una forte motivazione per proseguire nel suo lavoro.
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Il delitto di sarah scazzi: sintesi del caso e contesti giudiziari
Il 26 agosto 2010, ad Avetrana, in provincia di Taranto, viene uccisa Sarah Scazzi, una ragazza di quindici anni. Pochi giorni dopo la scoperta del delitto, vengono arrestate Sabrina Misseri e sua madre, Cosima Serrano, entrambe accusate di concorso in omicidio volontario con premeditazione. La vicenda assume subito i tratti di un caso mediatico per la sua crudezza e per i legami familiari fra vittima e accusate.
Molto rilevanti nel processo sono le dichiarazioni di Michele Misseri, padre di Sabrina, che all’inizio confessa di essere lui l’autore dell’omicidio ma poi si ritrae, complicando ulteriormente l’iter giudiziario. L’uomo viene infine condannato per soppressione di cadavere e per aver alterato le prove, ma non per l’omicidio. Nel 2017, la Corte di Cassazione conferma la condanna all’ergastolo per Sabrina e Cosima, chiudendo di fatto il percorso giudiziario italiano.
La difesa di franco coppi fra convinzioni e strategie legali
Franco Coppi assume la difesa di Sabrina Misseri e di sua madre fin dalle prime fasi del processo. Ribadisce con forza la loro innocenza e critica la fondatezza delle prove presentate in aula. Nel corso degli anni, ha ripetutamente sottolineato il proprio impegno personale nel dimostrare che le due donne sono in carcere senza colpa.
Il suo lavoro si concentra anche sul ricorso fuori dai confini nazionali: ha depositato un’istanza presso la Corte europea dei diritti dell’uomo che ha superato il primo esame di ammissibilità. Il procedimento europeo si muove però lentamente, lasciando sospesa l’attesa di una possibile revisione. Coppi continua a studiare i documenti, a intervenire nelle udienze, a sostenere che molte dichiarazioni e prove non siano sufficienti a giustificare una condanna così pesante.
Le lettere di sabrina misseri e il peso emotivo della vicenda
Durante gli anni della detenzione, Sabrina Misseri ha mantenuto la comunicazione con il suo avvocato, inviandogli regolarmente lettere. Questi scambi sono stati per Coppi non solo una fonte d’informazioni, ma anche un modo per seguire da vicino lo stato psicologico della sua assistita.
Recentemente, però, Sabrina ha improvvisamente smesso di scrivere. Questo silenzio ha aumentato la preoccupazione del suo difensore, che teme possano esserci difficoltà emotive rilevanti. Lo stop di questo filo diretto rende ancora più critica la situazione e rafforza la determinazione di Coppi a sostenere Sabrina e la sua famiglia, facendo arrivare fino in fondo la sua battaglia.
Il caso misseri nell’opinione pubblica: sostenitori e critiche al lavoro di coppi
Il delitto di Sarah Scazzi ha segnalato un prima e un dopo nelle discussioni sulla giustizia italiana. La vicenda coinvolge sentimenti molto forti, divise tra chi ritiene giusta la condanna e chi invece vede delle zone d’ombra nella gestione del caso.
Franco Coppi ha dato voce a chi sostiene la tesi dell’innocenza di Sabrina e sua madre, contribuendo a tenere vivo il dibattito. Non mancano però le critiche rivolte al legale, soprattutto riguardo alla sua tenacia nell’insistere sulla loro estraneità, malgrado la mole di prove raccolte. Controverse sono anche le sue strategie difensive, che a volte hanno suscitato dubbi sull’effettiva possibilità di ribaltare il giudizio ottenuto in Cassazione.
Le prospettive legali e la prosecuzione della battaglia
Franco Coppi ha annunciato che lascerà l’eredità del caso allo studio legale che dirige, affidando ai suoi collaboratori il compito di portare avanti la causa. Questo garantisce che il caso non venga dimenticato nemmeno dopo il suo eventuale ritiro dalle aule giudiziarie.
L’istanza alla Corte europea rimane il principale fronte aperto. Alcuni si augurano che questa strada possa portare a una nuova valutazione del caso, anche se i tempi sono incerti e i periti europei possono impiegare anni per una sentenza definitiva. L’elemento umano pesa molto: la durata del processo e il tira e molla emotivo pesano sulle famiglie coinvolte, che vivono uno stato di tensione prolungata.
L’impegno di Coppi nel difendere Sabrina Misseri e Cosima Serrano si intreccia con la complessità di un caso che ancora oggi fa parlare il paese, restando punto di riferimento per chi osserva con attenzione i limiti e i rischi del sistema giudiziario italiano.