Fra emiliano antenucci è un frate cappuccino noto per il suo impegno nel promuovere il silenzio come mezzo per incontrare Dio e vivere una spiritualità profonda. Nel 2025, il sacerdote abruzzese è salito alla ribalta anche grazie alla sua partecipazione a “Da noi a ruota libera”, il programma condotto da Francesca Fialdini che racconta storie di vita straordinarie, unite dall’amore e dalla speranza. La sua figura si lega strettamente al Santuario della Madonna del Silenzio di Avezzano, struttura nata per volontà di Papa Francesco e guidata da lui come rettore. Un percorso intenso tra fede, preghiera e missioni di misericordia che si snoda attraverso la sua esperienza personale e il suo messaggio sul valore del silenzio.
L’esperienza di fra emiliano antenucci: dalla vita monastica alla missione di misericordia
Fra emiliano antenucci è originario dell’Abruzzo, terra che ha segnato le prime tappe della sua scelta religiosa. Entrato tra i frati minori cappuccini, ha vissuto lunghi periodi in eremi e monasteri italiani, ambienti dove il silenzio e la contemplazione rappresentano un elemento essenziale della vita quotidiana. Questa esperienza gli ha permesso di approfondire il valore spirituale del silenzio, da lui definito come mezzo per “ascoltare la voce di Dio”.
Il frate ha assunto nel 2020 il ruolo di rettore del Santuario della Madonna del Silenzio ad Avezzano, un luogo sacro che Papa Francesco ha voluto come spazio per il raccoglimento e la preghiera silenziosa. Prima di questa responsabilità, fra emiliano aveva già ricevuto un incarico speciale dal pontefice, legato alla sua attività come missionario della misericordia, una figura istituita proprio da Papa Francesco per portare ascolto e riconciliazione nelle comunità.
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Il suo cammino religioso si caratterizza per la capacità di coniugare la tradizione monastica con un servizio attivo e presente nelle realtà contemporanee della Chiesa. Il frate non solo predica, ma organizza corsi e incontri dedicati a chi vuole scoprire la forza del silenzio come strumento spirituale.
Il corso “silenzio, parla il silenzio”: diffusione e significato del messaggio
Fra emiliano antenucci è conosciuto per il corso intitolato “Silenzio, parla il silenzio”, un percorso che approfondisce la capacità del silenzio di rivelare la presenza di Dio. Il corso ha varcato i confini nazionali, riscuotendo grande apprezzamento anche in Messico, dove molte comunità hanno accolto il messaggio con interesse. Nei prossimi mesi è prevista la diffusione in diverse regioni del Nord e Sud America, segno di un’attenzione crescente verso questo tipo di esperienza spirituale.
Questo percorso formativo si basa sulla convinzione che nel silenzio si possa trovare una comunicazione vera, lontana dal rumore del mondo e dalla distrazione quotidiana. Il valore del silenzio ordinato viene presentato come un mezzo per riscoprire la voce interiore, l’ascolto profondo che conduce a una conoscenza di Dio non mediata da parole o gesti eccessivi.
Fra emiliano propone il silenzio non come assenza ma come presenza intensa, capace di generare un dialogo spirituale. Attraverso esercizi pratici e meditazioni guidate, viene mostrato come il silenzio favorisca la pace interiore e aiuti a superare il caos della quotidianità. I partecipanti sono incoraggiati a sperimentare momenti di raccoglimento silenzioso per ritrovare un equilibrio perduto.
Il santuario della madonna del silenzio: un luogo sacro voluto da papa francesco
Il Santuario della Madonna del Silenzio ad Avezzano rappresenta uno spazio unico nel panorama religioso italiano. La sua costruzione e apertura sono state sollecitate direttamente da Papa Francesco, che ha voluto mettere al centro il silenzio come “lingua di Dio e linguaggio dell’amore”. Questo riconoscimento ne sottolinea la valenza spirituale e la funzione di polo di riferimento per chi cerca momenti di preghiera autentica e intimità con il divino.
Fra emiliano antenucci ne è il rettore dal 2020, un incarico che conferma la fiducia del pontefice nei suoi confronti. Il santuario offre ai visitatori un ambiente dove isolarsi dal rumore esterno e dedicarsi al raccoglimento personale o di gruppo. Qui il silenzio non è un vuoto ma una presenza viva, che aiuta a entrare in contatto con le proprie emozioni e con Dio.
Questo spazio accoglie molte persone: fedeli, pellegrini, ma anche chiunque desideri momenti di pausa e riflessione. I cappuccini hanno custodito a lungo la tradizione del silenzio come pratica spirituale e ora questo santuario si pone come un nuovo punto di riferimento nazionale e internazionale, soprattutto dopo la visibilità acquisita grazie a fra emiliano e il suo impegno.
Il santuario spesso organizza eventi, ritiri e momenti di preghiera che ruotano attorno al concetto di silenzio. L’esperienza si estende anche alla pastorale contemporanea, con proposte pensate per giovani, famiglie e gruppi di fede, tutte legate alla riscoperta del valore interiore del silenzio.
Fra emiliano antenucci a “da noi a ruota libera”: raccontare la fede attraverso storie di vita
La partecipazione di fra emiliano antenucci a “Da noi a ruota libera”, trasmissione condotta da Francesca Fialdini e dedicata a narrare storie di quotidianità cariche di emozioni, ha permesso di portare il suo messaggio davanti a un pubblico più vasto. L’episodio del 2025 ha ospitato il frate insieme ad altre figure note e persone comuni, con l’intento di far conoscere esperienze segnate dalla fede, la pace e la positività.
Nel programma, fra emiliano ha parlato del suo cammino, del significato del silenzio e del ruolo spirituale affidatogli da Papa Francesco. Le sue parole sono state un invito a scoprire un modo diverso di vivere la religione, non solo attraverso gesti o parole ma con un ascolto attento e un’apertura profonda al divino.
La sua storia ha colpito per la semplicità e la forza del messaggio, un richiamo a rallentare i ritmi e a ritrovare la dimensione del silenzio in un mondo travolto da suoni e parole. Nel contesto del programma, ha condiviso aneddoti legati a esperienze monastiche e missionariato, mettendo in luce la sua vita dedicata a ricercare e testimoniare un’esistenza improntata alla misericordia.
Questa presenza in tv conferma come il sacerdote continui a giocare un ruolo importante tra le figure religiose italiane più rappresentative nel collegare fede e vita quotidiana, mantenendo salda la sua missione di guida spirituale e promotore di un rapporto autentico con Dio.