Fondi e immobili per associazioni islamiche a paderno dugnano, allarme per possibili irregolarità e tensioni in città

A Paderno Dugnano, il dibattito sull’acquisto di immobili da parte di associazioni islamiche solleva preoccupazioni su trasparenza finanziaria e impatti culturali, attirando l’attenzione di politici e cittadini.
A Paderno Dugnano si accende il dibattito sull'acquisto di immobili da parte di associazioni islamiche per luoghi di culto, con polemiche su trasparenza dei finanziamenti, tensioni sociali e posizioni politiche contrastanti tra controllo rigoroso e dialogo interreligioso. - Unita.tv

Negli ultimi mesi a Paderno Dugnano, comune vicino a Milano, si è acceso un dibattito acceso sul ruolo crescente di alcune associazioni islamiche, particolarmente riguardo all’acquisto di immobili destinati a luoghi di culto. Questioni relative alla trasparenza dei finanziamenti e alle pratiche urbanistiche adottate hanno sollevato l’attenzione di cittadini e politici. Il caso è balzato agli onori delle cronache attraverso alcune segnalazioni su presunte strategie mirate di insediamento islamico nella zona.

L’acquisto del tempio dei testimoni di geova: un punto di partenza

Uno degli aspetti principali riguarda la vendita di una struttura storicamente utilizzata dai testimoni di Geova a un’associazione islamica locale. Questo edificio, capace di accogliere circa mille persone durante le preghiere, è diventato un nodo centrale per la comunità islamica a Paderno Dugnano. Non è un episodio isolato. L’associazione acquirente era già nota per aver occupato illegalmente un seminterrato nel quartiere Villaggio Ambrosiano, da cui era stata rimossa solo nel 2023.

Il passaggio di proprietà ha attirato l’attenzione sui metodi con cui tali fondi sono stati raccolti, sollevando dubbi sulla regolarità della compravendita e sulle motivazioni dietro alla scelta di quella specifica struttura. Le dimensioni e la posizione dell’immobile rendono evidente una volontà di consolidare la presenza islamica in un punto strategico, capace di servire un bacino di utenza ampio, non solo sul territorio comunale, ma pure nelle aree limitrofe.

Il valore strategico di paderno dugnano nel contesto metropolitano

Paderno Dugnano occupa una posizione geografica peculiare. Situato tra Milano e Monza, è facilmente raggiungibile grazie ai raccordi autostradali che collegano la zona. Questa posizione fa del comune un nodo di collegamento per residenti islamici presenti nell’hinterland milanese e nelle province vicine.

La scelta di puntare su questo territorio per sviluppare luoghi di culto non sembrerebbe casuale. Chi frequenta questi spazi ha a disposizione un collegamento rapido verso importanti centri urbani, che può facilitare il raduno di fedeli provenienti da diverse località. L’espansione delle attività commerciali gestite da stranieri, inoltre, ha modificato l’aspetto di alcune vie e quartieri, come il Villaggio Ambrosiano, dove circa il 70% degli immobili abitativi sarebbe occupato da famiglie di origine egiziana.

La convivenza tra diverse culture sta producendo tensioni. Alcuni abitanti denunciano un processo di islamizzazione della città, temendo che cambiamenti culturali ed urbanistici avvengano senza il coinvolgimento della comunità più ampia.

Tensioni politiche e posizioni sul dialogo interreligioso

Il dibattito a Paderno Dugnano si è allargato fino alle sedi istituzionali locali e nazionali. Silvia Sardone, eurodeputata della Lega, ha puntato l’attenzione sulla mancata chiarezza riguardo ai finanziamenti ricevuti dalle associazioni islamiche e sugli scarsi controlli sulle frequentazioni di questi centri. Sardone sostiene la necessità di accordi precisi con le comunità islamiche e di un rigido controllo, pena il blocco di nuove autorizzazioni edilizie legate a questi luoghi di culto.

Dalla parte opposta, il sindaco Anna Varisco, esponente del Pd, ha adottato un approccio diverso. Ha richiamato l’attenzione sull’importanza del dialogo, menzionando anche la figura del nuovo papa come simbolo di ponti tra culture. L’amministrazione comunale sostiene di voler favorire un confronto costruttivo tra le comunità, nonostante le preoccupazioni espresse da numerosi cittadini. In diversi quartieri, infatti, torna spesso il malessere di chi si sente marginalizzato e vede cambiare il tessuto sociale senza condivisione.

L’allarme della lega sulle infiltrazioni e i fondi oscuri

Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, si è espressa con toni forti sulle dinamiche in corso a Paderno Dugnano. Cisint parla di “zone grigie” in cui si mescolano illegalità e scarsa trasparenza, con un’attenzione particolare anche alle ripercussioni sulla sicurezza pubblica. Accusa in modo diretto la sinistra e il Pd di avere un ruolo complice nel sostenere alcuni gruppi islamici fondamentalisti, principalmente per ragioni elettorali.

Non è solo una questione lombarda. Secondo Cisint, casi simili si stanno verificando anche in altre regioni d’Italia. Fa riferimento a differenze nette tra comunità religiose che si adeguano alle normative italiane, come quella dei testimoni di Geova, e alcune realtà islamiche che ignorano queste regole.

Si segnala inoltre la mancanza di controlli sulla provenienza dei finanziamenti: per alcune associazioni, non essendoci obblighi di trasparenza, si teme che soldi arrivino da paesi dove vigono forme più rigide di integralismo religioso. Cisint ha iniziato a raccogliere segnalazioni per portare il tema all’attenzione delle istituzioni europee e italiane, nella speranza di fermare quella che definisce una diffusione silenziosa e incontrollata dell’islamismo in alcune città italiane.