Il conclave per eleggere il nuovo Papa ha acceso una lunga serie di false notizie, che si sono diffuse rapidamente sui social e non solo. Diverse voci infondate hanno preso di mira in particolare il cardinale Pietro Parolin, uno dei papabili successori di Francesco, ma sono state smentite dai diretti interessati e da fonti ufficiali. Oltre a queste, circolano anche profezie antiche e teorie inverosimili su elezioni anticipate o papati improbabili. Questi episodi dimostrano quanto sia facile diffondere disinformazione in momenti di forte attesa pubblica.
Il malore inesistente del cardinale Pietro Parolin e le smentite ufficiali
Tra le false notizie più diffuse c’è quella che riguarda un presunto malore di Pietro Parolin, uno dei cardinali indicati come potenziali successori di Papa Francesco. CatholicVote.org ha pubblicato la notizia che poi è stata rilanciata da diversi giornali, ma è stata prontamente smentita da Matteo Bruni, il direttore della sala stampa vaticana. Bruni ha voluto mettere subito fine a queste dicerie, ricordando che il cardinale non ha mai accusato problemi di salute legati al conclave. Il caso ricorda quanto già accaduto nel 2013 prima dell’elezione di Bergoglio, quando notizie simili vennero diffuse proprio con l’intento di screditare candidati papabili.
Popolarità e profili fake
Parolin è tra i cardinali più seguiti sui social, soprattutto su X dove ha registrato quasi 295mila interazioni. Questa popolarità ha alimentato la crescita di profili fake che cercano di denigrare o esaltare alcuni porporati, creando una confusione che spesso finisce per ingannare soprattutto gli utenti meno attenti a verificare le fonti.
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Profezie e teorie sulla figura del prossimo Papa: tra san malachia e scenari improbabili
In queste ore si è fatta largo anche la profezia di san Malachia, scritta nel 1590, che indica un prossimo Papa con il nome di Pietro II o Petrus. Questo ha fatto subito pensare a Parolin, ma gli studiosi ricordano che il testo originale non può essere considerato una profezia riguardante i tempi attuali, anzi è più un documento storico contestato e spesso frainteso.
False elezioni e immagini manipolate
Altri rumors strani riguardano la presunta elezione anticipata di due cardinali. Una voce circolata dal 21 aprile racconta che Luis Antonio Tagle, cardinale filippino e considerato tra i favoriti, sarebbe stato già eletto, ma si trattava di un video falsificato fatto passare per un tg. Un’altra notizia simile è apparsa su Facebook e TikTok con immagini realizzate con intelligenza artificiale, che rappresentano Robert Sarah, altro cardinale noto nel mondo conservatore, vestito da Papa. Questi contenuti sono diffusi senza alcuna verifica, generando confusione nella gente.
Il caso del giornale Guardian e altre false notizie sul conclave 2025
Tra le fake news più serie, ma assolutamente infondate, c’è quella che coinvolge il tabloid inglese Guardian, che avrebbe pubblicato una prima pagina falsa con il titolo che il nuovo Papa dovrà essere musulmano, altrimenti si sarebbero verificate violenze. La notizia è assurda dato che il ruolo del Papa è legato a valori cattolici e non potrebbe appartenere ad altra religione.
Questi messaggi circolano velocemente, soprattutto sui social network come Facebook, che spesso non si rivelano fonte affidabile per notizie su eventi così delicati. La presenza di immagini modificate con programmi di intelligenza artificiale rende più difficile ai non esperti distinguere il vero dal falso.
Fumata nera di ieri e la reazione social tra teorie complottiste
La fumata nera emessa dopo il terzo scrutinio del conclave ha subito un piccolo ritardo, dovuto a questioni organizzative. Questo ha scatenato una pioggia di teorie complottiste sui social, dove si sono ipotizzate cause misteriose o addirittura manipolazioni che però non trovano alcun riscontro ufficiale. La realtà è che tali ritardi sono normali in una procedura complessa come quella del conclave.
Le false notizie si accompagnano spesso a momenti di tensione o attesa collettiva, eppure è fondamentale distinguere i fatti dalle invenzioni. Questa esperienza mostra come, in eventi pubblici che attraggono molta attenzione, il rischio di disinformazione aumenti e renda necessario affidarsi solo a fonti ufficiali e validate per ogni aggiornamento.