Nella serata del 7 maggio 2025, Mauro Gonnelli, ex candidato a sindaco di Fiumicino per la Lega, è stato vittima di un’aggressione violenta che ha lasciato profonde ferite sul volto e sul corpo. Le condizioni di Gonnelli, ricoverato all’ospedale Grassi di Ostia, hanno suscitato immediata preoccupazione. L’aggressione, avvenuta in un parcheggio vicino allo stadio comunale, sembra collegata a un post critico pubblicato pochi giorni prima riguardo alla gestione controversa dei parcheggi nel territorio. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini e le reazioni politiche non sono tardate ad arrivare, sottolineando la gravità dell’accaduto nel contesto locale.
Dettagli sull’aggressione e condizioni di mauro gonnelli
Mercoledì 7 maggio 2025, intorno alle 22:30, Mauro Gonnelli si trovava nel parcheggio dello stadio Garbaglia di Fiumicino, luogo scelto per accompagnare il figlio alle attività sportive. Improvvisamente, tre uomini si sono avvicinati e lo hanno aggredito con calci e pugni concentrandosi su volto e torace. L’azione è durata pochi minuti ma ha causato fratture multiple al volto, un trauma cranico e contusioni varie. Gonnelli è stato soccorso e trasportato con urgenza all’ospedale Grassi di Ostia dove è stato diagnosticato un quadro grave, con una prognosi iniziale stimata in circa sessanta giorni che poi è stata ridotta a venti, pur con tempi lunghi di recupero previsti per le fratture di costole e mandibola.
Commenti dall’avvocato e da mauro gonnelli
Il suo avvocato, Massimiliano Gabrielli, ha descritto quell’attacco come “una spedizione punitiva”, suggerendo un movente legato alla sua attività politica, in particolare alla denuncia pubblica che Gonnelli aveva appena espresso. Dal letto d’ospedale, Gonnelli ha avuto la forza di comunicare con i suoi sostenitori tramite un messaggio su Facebook, nel quale ha ribadito la sua volontà di non cedere alla paura, sostenendo che “la verità cammina a testa alta”.
Leggi anche:
Il contesto politico dietro l’aggressione: le critiche ai parcheggi abusivi
Il giorno precedente l’aggressione, cioè il 6 maggio 2025, Mauro Gonnelli aveva pubblicato un post su Facebook nel quale denunciava la concessione di parcheggi abusivi a lunga sosta nei pressi di scuole, asili e aree frequentate da famiglie con bambini. Aveva definito quella situazione come pericolosa e inaccettabile, un rischio per la sicurezza pubblica trascurato dalle autorità. Quel messaggio aveva generato subito polemiche e ricevuto messaggi di minaccia indirizzati proprio a lui.
Secondo gli inquirenti, l’indizio relativo al legame diretto tra quell’intervento e l’aggressione è forte. I carabinieri di Civitavecchia, che seguono il caso, indagano proprio su questa pista. Il tempismo tra la denuncia social e la violenza subita è sospetto: solo un giorno di distanza tra le due cose. Gonnelli, nonostante le ferite, ha continuato a ripetere di essere una voce libera che non si lascerà intimidire, sottolineando quanto il suo impegno abbia scatenato tensioni e minacce.
La denuncia pubblica come movente
“Sono una voce libera che non si lascia intimidire,” ha dichiarato Gonnelli, evidenziando il peso delle tensioni generate dal suo impegno contro i parcheggi abusivi, tema che ha acceso polemiche e minacce.
Reazioni politiche e allarme sulla libertà di espressione locale
Dopo l’accaduto, diversi esponenti di Fratelli d’Italia, come i deputati Andrea Volpi e Luciano Ciocchetti, hanno espresso preoccupazione per la gravità dell’aggressione. Hanno parlato di un ritorno a dinamiche violente tipiche di “anni bui”, quando la violenza serviva a zittire il dissenso e controllare i territori. Secondo questi rappresentanti politici, l’episodio rappresenta una minaccia non solo alla sicurezza individuale di Gonnelli ma a tutti coloro che si espongono pubblicamente contro interessi illeciti sul territorio.
Il caso riporta al centro del dibattito la sicurezza di chi si impegna in politica locale, specialmente di fronte a interessi economici opachi che influenzano la gestione di attività comuni come i parcheggi. La vicenda potrebbe pesare sulle dinamiche democratiche, proponendo un clima di intolleranza e paura per chi vuole intervenire su temi sensibili.
Lo stato delle indagini e la posizione dei medici sull’evoluzione delle condizioni di gonnelli
Gli inquirenti, coordinati dalla procura di Civitavecchia, stanno lavorando per accertare responsabilità e motivazioni precise dell’aggressione. Al momento non ci sono arresti né identificazioni certe dei tre aggressori. Tuttavia, l’attenzione si concentra sulle connessioni con i post critici pubblicati da Gonnelli e sulle possibili intimidazioni legate alla gestione dei parcheggi abusivi nella zona.
Dal punto di vista sanitario, i medici dell’ospedale Grassi hanno aggiornato la prognosi a circa 20 giorni, considerando però che i danni alle ossa e ai tessuti richiederanno tempo per una guarigione completa. Gonnelli è ancora ricoverato e monitorato con attenzione, ma continua a mantenere un atteggiamento di fermezza verso quello che definisce un tentativo di fermare la sua attività di denuncia pubblica.
Riflessioni sulla libertà di espressione
L’episodio sottolinea quanto la politica e la sicurezza possano intrecciarsi strettamente in comunità locali con tensioni più o meno nascoste, e solleva dubbi sul rispetto della libertà di espressione in queste realtà.