Home Eurolega 2025-2026 a 20 squadre: la competizione europea del basket si allarga

Eurolega 2025-2026 a 20 squadre: la competizione europea del basket si allarga

L’Eurolega 2025-2026 si espande a 20 squadre, introducendo nuove sfide organizzative e cambiamenti nel calendario, con l’ingresso di Dubai Basketball e conferme come Milano e Virtus Bologna.

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La Eurolega 2025-2026 si espande da 18 a 20 squadre, includendo club mediorientali come Dubai, con l’obiettivo di ampliare il mercato e la visibilità, ma sollevando dubbi su calendario, sostenibilità e gestione delle partite. - Unita.tv

La prossima stagione dell’Eurolega segnerà un cambiamento importante: il torneo continentale di basket passa ufficialmente da 18 a 20 squadre. Questa mossa, decisa dai club azionisti riuniti di recente, modifica il numero di partite e rimodella il calendario di una manifestazione già molto impegnativa. Scopriremo come si articolerà questa nuova struttura e quali squadre prenderanno parte alla competizione.

Il ruolo di dubai e l’apertura verso il mercato mediorientale

Un fattore che ha inciso su questa riorganizzazione riguarda l’ingresso del Dubai Basketball nella competizione. La presenza di una società proveniente dal Medio Oriente nei 20 club partecipanti sottolinea il crescente interesse nell’espansione geografica della Eurolega. Le final four disputate ad Abu Dhabi sono un segnale in questa direzione, testimoniano la volontà di portare l’evento in nuovi mercati.

L’ingresso di Dubai introduce nuovi equilibri, con un roster di giocatori come Mfiondu Kabengele, protagonista nelle passate stagioni italiane, che trasferirà la sua esperienza nel campionato europeo. L’operazione può essere vista anche come una risposta preventiva a possibili cooperative future tra NBA e FIBA, che cambierebbero il modo in cui si collocano le competizioni europee.

I dubbi e le sfide su calendario e sostenibilità delle partite

La scelta di ampliare a 20 squadre non ha convinto del tutto gli osservatori, proprio perché il numero crescente di partite potrebbe creare ulteriori problemi di programmazione. Le finestre per le nazionali rendono il quadro più complesso, visto che i giocatori devono conciliare impegni con club e squadre nazionali, con il rischio di accumulare stanchezza.

Il calendario sarà un nodo cruciale da sciogliere, specie per evitare sovrapposizioni e garantire adeguati recuperi. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi che in futuro i campionati nazionali possano perdere terreno, lasciando spazio a un’unica struttura europea più allargata. Questa prospettiva cambia completamente lo scenario e apre a scenari di confronto con le principali leghe mondiali.

Al momento restano parecchi dubbi su come verrà disegnata la stagione, sul numero effettivo di partite playoff e play in, e sull’impatto sulle squadre e sugli atleti. Sarà fondamentale monitorare gli sviluppi per capire se questa espansione reggerà nel medio periodo e se offrirà un basket di qualità senza compromettere la salute e le prestazioni dei giocatori.

Le squadre confermate, le novità e le assenze della stagione 2025-2026

La nuova stagione vedrà la partecipazione di 20 squadre, con alcune conferme e alcune novità importanti. Tra le squadre tornano le italiane Milano e Virtus Bologna, confermando la loro presenza nella massima competizione europea. Resta il campione in carica, il Fenerbahçe, protagonista anche nella finale appena conclusa contro Monaco.

Tra le novità più eclatanti c’è l’ingresso del Valencia, che ha ottenuto una licenza triennale, e la presenza dell’Hapoel Tel Aviv, qualificatosi automaticamente grazie alla vittoria dell’ultima Eurocup. Al contrario, esce dalla competizione l’Alba Berlino, storico club presente sin dalla nascita della nuova Eurolega, destinato a partecipare alla Champions League.

L’allargamento del numero delle squadre a 20 porta con sé nuove sfide organizzative, soprattutto per armonizzare un calendario già molto fitto, che include campionati nazionali, competizioni europee e impegni delle nazionali. Il futuro di questa formula resta in bilico, soprattutto sulla gestione delle giornate da dedicare a ogni fase.

L’espansione della eurolega e le ragioni dietro la decisione

Dopo mesi di discussioni e voci di corridoio, la scelta di aumentare le forze partecipanti ha sorpreso molti, specialmente viste le difficoltà evidenti legate al calendario, già congestionato, delle squadre. Il Monaco ad esempio, finalista nell’ultima stagione dopo una serie playoff di cinque gare contro Barcellona, ha già affrontato 41 partite solo nell’eurolega, senza contare quelle dei rispettivi campionati nazionali. L’anno scorso la formula prevedeva 34 giornate, ora la formula a 20 squadre comporterà un girone unico, con andata e ritorno per ogni squadra, portando a 38 partite nella stagione regolare.

L’incremento di incontri rischia di complicare ancora di più la pianificazione dei match, lasciando interrogativi sulle finestre per le nazionali e gli eventuali cambiamenti ai playoff o al play in. È singolare che la decisione nasca dai club che, evidentemente, vedono vantaggi in questa espansione. Tra le possibili motivazioni vi è la volontà di allargare il mercato europeo, e non solo, aumentando la visibilità del torneo.