Eros, l’autotrasportatore che soccorse sebastiano visintin, racconta la sua versione e nuovi dettagli emergono

Eros racconta il suo intervento per aiutare Sebastiano Visintin, rivelando incongruenze nei racconti e nuovi dettagli sull’amico apicoltore, mentre emergono dubbi sulla dinamica dell’incidente legato a Liliana Resinovich.
L’articolo approfondisce le incongruenze e i nuovi dettagli emersi sul soccorso di Sebastiano Visintin da parte di Eros la sera prima dell’omicidio di Liliana Resinovich, mettendo in luce testimonianze contrastanti e l’importanza dei dati delle celle telefoniche nelle indagini. - Unita.tv

L’intervento di Eros, l’autotrasportatore chiamato da Jasmine per aiutare Sebastiano Visintin la sera del 30 dicembre 2021, torna al centro dell’attenzione nella discussione televisiva di Mattino Cinque News con Federica Panicuci. La vicenda, legata alla morte di Liliana Resinovich, si arricchisce di racconti e incongruenze riguardo ai fatti prima dell’omicidio. Eros ha fornito la sua versione in collegamento, svelando particolari sul soccorso e le tensioni di quel momento. Contestualmente emergono nuovi dettagli su un amico apicoltore di Sebastiano, la cui presenza nel giorno cruciale alimenta ulteriori interrogativi.

Eros e il soccorso a sebastiano visintin: il racconto dettagliato dell’autotrasportatore

Eros spiega di essere stato contattato da Jasmine, che lo aveva incaricato di prestare aiuto a Sebastiano Visintin, il marito di Liliana Resinovich. Sebastian aveva un problema con l’auto del figlio rimasta bloccata in un fossato e per questo motivo gli aveva chiesto supporto. L’intervento è avvenuto verso l’ora di pranzo; Eros ha preso con sé i cavi per la batteria e ha chiesto a suo figlio di accompagnarlo perché si trovava vicino a casa sua.

Un intervento che non va come previsto

Giunti sul posto indicato da Jasmine, Eros ha trovato una macchina ferma in una posizione insidiosa: in discesa, curva e sotto a un passo. Eros si aspettava di trovare Sebastiano in difficoltà, ma quando è sceso dall’auto, l’auto era già in moto. Racconta di aver chiesto a sebastiano se andasse tutto bene, ma il marito di liliana si è mostrato freddo, quasi infastidito. Eros rimane sorpreso dal comportamento, considerando che era stato chiamato per dare una mano.

Secondo Eros, la macchina potrebbe essere partita da sola, anche se questa ipotesi sembra poco probabile. Alla fine, senza nemmeno un ringraziamento, lui e suo figlio sono tornati a casa. Questo episodio aggiunge un particolare curioso e a tratti inquietante su quella giornata, visto che il racconto di Sebastiano in altre sedi parla di un aiuto con una corda mentre Eros afferma che non è successo niente del genere.

Le divergenze nei racconti e il ruolo dell’amico apicoltore nel caso resinovich

Il racconto di Eros aggiunge un altro strato di mistero tra le numerose versioni circolate sui fatti del 30 dicembre 2021. Mattino cinque news ha inoltre richiamato l’attenzione sull’amico apicoltore di Sebastiano Visintin, una figura che potrebbe essere stata presente in quel giorno cruciale, poco prima dell’omicidio di Liliana Resinovich.

Testimonianze incerte e datazioni confuse

L’apicoltore aveva in precedenza indicato una data precisa in un’intervista, ma durante il nuovo confronto ha ammesso di non essere sicuro della data esatta, parlando di possibile confusione visto che il fatto risale a tre anni prima. Il racconto incerto del testimone solleva dubbi e invita a verificare con maggiore precisione quando si svolsero i loro incontri.

Il giornalista esperto di cronaca nera Marco Oliva, intervenuto in studio, ha suggerito che si potrebbe risalire con esattezza alla posizione dell’apicoltore tramite i dati delle celle telefoniche. Questi dati potrebbero confermare o smentire la presenza dell’uomo al luogo nel momento indicato e dipanare almeno un nodo della vicenda. Oliva ha sottolineato come, in ogni caso, Sebastiano risultava presente nei paraggi, e se non era lì per incontrare l’apicoltore, doveva trovarsi lì per qualche altro motivo.

Va ricordato che l’apicoltore non risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta, ma la sua testimonianza resta uno dei tasselli più delicati da chiarire nell’ambito delle indagini in corso.

Nuove incongruenze sull’incidente dell’auto e il mistero delle celle telefoniche

Federica Panicuci ha evidenziato una questione che alimenta ulteriormente le domande sul comportamento di Sebastiano la giornata prima dell’omicidio. Secondo il racconto ufficiale, Sebastiano sarebbe stato aiutato con una corda da Eros a liberare l’auto del figlio, ma lo stesso Eros nega qualsiasi manovra del genere.

Sul caso interviene anche la questione delle celle telefoniche del figlio di Sebastiano, che sembrano indicare una posizione differente rispetto a quella raccontata finora. Questa discrepanza mette in discussione la versione ufficiale dell’incidente e suggerisce che il fatto possa essere stato altro rispetto a un semplice problema meccanico.

L’attenzione sul tracciamento via cellulare si lega a quanto emerso dalla ricostruzione del giorno, poiché la posizione di molti soggetti coinvolti è importante per comprendere la dinamica degli eventi. Questo aspetto tecnico ha un peso significativo nella vicenda, perché si tratta di dati oggettivi che possono svelare movimenti e scelte inconfessate.

I dubbi sulle posizioni e gli orari diventano perciò centrali nelle ricostruzioni della procura, che vuole appurare chi fosse presente e in quale momento. Tutto ciò conferma come il giallo intorno a Liliana Resinovich si complichi, tra testimonianze contraddittorie e dati tecnici che richiedono approfondimenti.