Home Eni pubblica il report “eni for 2024 – a just transition” con risultati e strategie sulla sostenibilità ambientale

Eni pubblica il report “eni for 2024 – a just transition” con risultati e strategie sulla sostenibilità ambientale

Eni presenta il report “eni for 2024”, evidenziando progressi nella sostenibilità ambientale, riduzione delle emissioni e impegno sociale, con obiettivi ambiziosi per una transizione energetica equa e innovativa.

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Il report volontario “eni for 2024 – a just transition” illustra i progressi di Eni nella sostenibilità ambientale, le strategie per una transizione energetica equa e gli impegni sociali nelle comunità in cui opera. - Unita.tv

Eni ha rilasciato il report volontario “eni for 2024 – a just transition”, giunto alla diciannovesima edizione, che racchiude le principali misure sul fronte della sostenibilità ambientale raggiunte nell’ultimo anno. Il documento indica anche le strategie che il gruppo intende adottare nei prossimi mesi e anni per garantire una transizione energetica equa, rispettando gli equilibri economici, sociali e ambientali nel contesto attuale.

Il contesto e le sfide attuali nel panorama energetico e ambientale

Nel presentare il report, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha sottolineato come il contesto mondiale – nel 2025 – continui a mostrare rapide trasformazioni. I cambiamenti geopolitici, le sfide ambientali e le nuove tecnologie stanno creando uno scenario complesso e frammentato. La volatilità delle condizioni internazionali richiede capacità nuove, in grado di anticipare e affrontare i problemi con approcci innovativi. Secondo Descalzi, Eni si muove in questa direzione, orientando le proprie azioni a far convivere gli aspetti economici, sociali e ambientali, per fronteggiare questa fase delicata. Lo scenario globale spinge quindi l’azienda a mettere in campo competenze specifiche, per dare risposte tempestive attraverso approcci pragmatici e realistici.

La pubblicazione del report arriva in un momento in cui i mercati energetici contano sull’indipendenza dalle fonti fossili tradizionali, soprattutto per quanto riguarda il gas dalla Russia, con l’Europa che ha annunciato il completo stop entro il 2027, trasformando così l’intero settore. Allo stesso tempo, la spinta verso energie rinnovabili si fa più pressante, come dimostrano i progetti di Eni in questo ambito. Il quadro europeo inoltre ha introdotto nuove direttive, tra cui la CSRD, per rendere obbligatorie e trasparenti le dichiarazioni di sostenibilità da parte delle aziende di capitali, al fine di coinvolgere maggiormente gli stakeholder.

Risultati ambientali principali mostrati dal report eni for 2024

Il report “eni for 2024” dettaglia in modo chiaro i progressi nell’abbattimento delle emissioni, partendo dalle cosiddette Scope 1+2, cioè quelle dirette derivanti dalla produzione e dall’uso dell’energia. Nella divisione Upstream, Eni ha portato a termine una riduzione pari al 55%. Se si considera il calcolo complessivo dell’azienda, la diminuzione attestata è del 37%. Gli obiettivi restano ambiziosi: si punta al raggiungimento della neutralità carbonica per l’Upstream entro il 2030, mentre per l’intero gruppo l’obiettivo è raggiungerla entro il 2035.

Il documento conferma anche la volontà di azzerare completamente le emissioni di metano entro il 2030. Questo gas, noto per il suo impatto nell’effetto serra, sarà monitorato con rigore e ridotto fino a tornare a valori prossimi allo zero in tutti gli impianti. Sul fronte della gestione delle risorse idriche, Eni ha posto una nuova pietra miliare: entro il 2035 almeno il 30% degli stabilimenti che si trovano in zone con forte stress idrico dovranno aver raggiunto la cosiddetta “positività idrica”, cioè una gestione equilibrata e sostenibile delle risorse d’acqua. Questo riguarda particolarmente le aree dove viene prelevata più di mezza milione di metri cubi d’acqua l’anno.

Innovazione e tecnologie al servizio della transizione sostenibile

Un capitolo importante del report si concentra sull’innovazione tecnologica, levata di qualsiasi ipotesi superflua. L’uso del supercomputer HPC6, recentemente attivato da Eni, gioca un ruolo chiave nei calcoli e nelle simulazioni per migliorare le attività di ricerca ed efficientamento energetico. Parallelamente nasce Eniquantic, un centro dedicato alle nuove tecnologie, che si dedica allo sviluppo di soluzioni per raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati.

Oltre alla tecnologia digitale, Eni sta sviluppando un modello satellitare, che promuove forme di cooperazione a tutto campo tra aziende interne e dipendenti. Questo sistema consente di generare valore condiviso, puntando su una gestione consapevole delle risorse e delle attività. La controllata Plenitude ha già raggiunto una produzione di 4 gigawatt di energia da fonti rinnovabili, con il piano di arrivare a 15 gigawatt entro il 2030. La rete di punti per la ricarica di veicoli elettrici ha superato i 21.000, mentre i biocarburanti raffinati da Enilive hanno raggiunto 1,65 milioni di tonnellate, proiettandosi verso i 5 milioni entro un decennio.

L’impegno sociale di eni nelle comunità dove opera

Non mancano riferimenti precisi alle attività sociali svolte da Eni, affermate all’interno del report con numeri e progetti concreti. Attualmente, in 21 paesi dove Eni è presente, si contano oltre cento iniziative tra cui programmi di lotta alla violenza sulle donne, interventi per l’inclusione sociale e azioni mirate alla sicurezza nei luoghi di lavoro e non solo. Questi progetti si inseriscono nei parametri degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e hanno in programma un’espansione negli anni a venire.

Le iniziative sociali non sono un semplice accompagnamento alle attività industriali ma rappresentano una parte integrata della strategia aziendale. Le comunità locali si trovano al centro di interventi concreti, capaci di incidere sulla qualità della vita. L’approccio messo in evidenza dal report definisce l’impegno sociale come un aspetto imprescindibile per una transizione che non sia solo energetica, ma anche giusta e sostenibile sul piano umano e culturale.