Home Elezioni romania 2025, simion denuncia brogli e segnala irregolarità in alcune sezioni di voto all’estero

Elezioni romania 2025, simion denuncia brogli e segnala irregolarità in alcune sezioni di voto all’estero

Le elezioni presidenziali in Romania del 2025 sono state caratterizzate da accuse di irregolarità, sospetti di brogli e problemi con il voto della diaspora, alimentando tensioni politiche e richieste di indagini.

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Le elezioni presidenziali in Romania del 2025 si sono concluse tra accuse di brogli, irregolarità nelle liste elettorali e problemi al voto all’estero, con tensioni politiche e sospetti di disinformazione e interferenze esterne. - Unita.tv

Le elezioni presidenziali in romania del 2025 si sono concluse tra accuse di irregolarità e sospetti di brogli avanzati dal leader di AUR, George Simion. Il confronto serrato con il rivale Nicușor Dan e le tensioni legate al voto della diaspora hanno caratterizzato una giornata elettorale complicata. Diverse segnalazioni riguardano liste elettorali poco aggiornate e mancanza di schede per gli elettori all’estero, elementi che hanno acceso il dibattito politico e mediatico nel paese.

Accuse di irregolarità durante il ballottaggio e questioni sulle liste elettorali

George Simion ha inizialmente proclamato la vittoria prima che i risultati fossero definitivi, ma le prime proiezioni mostravano un netto svantaggio rispetto a Nicușor Dan. Dopo aver riconosciuto la sconfitta, Simion ha denunciato la presenza di almeno 1,7 milioni di defunti ancora iscritti nelle liste elettorali. Questa anomalia, secondo lui, ha sollevato il sospetto che alcune delle votazioni abbiano potuto essere manipolate, con persone “resuscitate” artificialmente per votare. Ha chiesto alle autorità gli elenchi aggiornati per verificare singolarmente questi nominativi.

Oltre a questo, la questione dei seggi all’estero ha creato ulteriori problemi. Diverse sezioni dedicate ai cittadini romeni residenti fuori dal paese non avrebbero avuto a disposizione le schede elettorali necessarie per esprimere il voto. Simion ha messo in evidenza questa mancanza come esempio di irregolarità che potrebbe aver inciso sull’esito della votazione, suggerendo la necessità di indagini approfondite. Questi dettagli hanno alimentato dubbi e richieste di controlli più stringenti sulle procedure adottate durante il voto.

Clima politico teso e reazioni ufficiali dopo il voto

La tornata elettorale in romania si è svolta in un clima particolarmente teso e carico di sospetti. Simion ha parlato di un voto “annullato” a causa di risultati non graditi a certe forze politiche, ribadendo di voler presentare ricorso in ogni sede possibile, anche a livello internazionale. La sua denuncia nasce anche da una percezione diffusa tra i suoi sostenitori, secondo cui i voti della diaspora, fondamentali nelle precedenti consultazioni, non sarebbero stati pienamente registrati negli exit poll iniziali.

Già verso mezzogiorno, Simion aveva convocato i giornalisti davanti al parlamento romeno per annunciare possibili irregolarità, ma solo nelle ore successive ha ammesso la vittoria di Nicușor Dan. Il confronto è durato praticamente fino a tarda notte, dando spazio a un crescendo di tensioni e sospetti. Nel frattempo, le autorità romene hanno mantenuto una posizione cauta, non evidenziando al momento prove concrete per confermare le accuse di brogli o irregolarità così gravi da invalidare il voto.

Sospetti di interferenze e diffusione di false informazioni online

L’atmosfera elettorale si è complicata anche a causa di una serie di fake news diffuse sui social media e su piattaforme come Telegram e TikTok. Tre ministeri romeni hanno emesso un avviso ufficiale per mettere in guardia contro la circolazione di informazioni false, come per esempio un video che mostrava soldati francesi travestiti da militari romeni e pronti a un attacco, clip che sarebbe stata utilizzata per destabilizzare il clima pre-elettorale.

Queste forme di disinformazione hanno contribuito a creare ulteriore confusione e sospetti intorno alle elezioni. A ridosso del voto, l’attenzione si è concentrata su presunte interferenze esterne, in particolare russe, che secondo alcune fonti avrebbero provato a influenzare l’opinione pubblica e a seminare sfiducia nei risultati elettorali. Le autorità hanno promesso monitoraggi costanti della situazione, ma fino a ora senza emettere accuse ufficiali o procedere a denunce specifiche.

Tensioni e dubbi dopo il voto in romania nel 2025

La giornata del 2025 in romania rimane così segnata da tensioni e sospetti che lasciano il paese in attesa di chiarimenti sulle presunte irregolarità segnalate e sull’impatto reale di fake news e presunte interferenze internazionali sul voto.