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Elezioni comunali 2025: in attesa degli exit poll nei 125 comuni con focus su genova, taranto, matera e ravenna

Le elezioni comunali 2025 in 125 comuni italiani, tra cui Genova, Taranto, Matera e Ravenna, sono un test politico cruciale per il centrosinistra e il centrodestra. Risultati attesi a breve.

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Le elezioni comunali 2025 coinvolgono 125 comuni italiani, con particolare attenzione a Genova, Taranto, Matera e Ravenna, centri strategici per il futuro politico locale e nazionale. - Unita.tv

Le elezioni comunali 2025 hanno coinvolto 125 comuni italiani, tra cui quattro capoluoghi di provincia molto seguiti: Genova, Taranto, Matera e Ravenna. I seggi hanno chiuso alle 15 di domenica 25 maggio, dando il via allo spoglio che proseguirà nel corso del pomeriggio e della serata. Tra attese per i primi exit poll e i risultati ufficiali, l’Italia politica guarda a questi territori con particolare attenzione per capire l’orientamento degli elettori in città considerate strategiche per il prossimo quinquennio amministrativo.

Chi sono i comuni coinvolti e perché i capoluoghi attirano l’attenzione

Le elezioni hanno coinvolto 125 comuni italiani, distribuiti tra 117 nei territori a statuto ordinario e 8 in Sicilia. Tra quelli in ballo, quattro capoluoghi di provincia raccolgono gran parte dell’attenzione mediatica e politica: Genova, Taranto, Matera e Ravenna. Questi centri urbani non solo hanno dimensioni rilevanti, ma rappresentano anche punti chiave per le dinamiche politiche e socioeconomiche regionali.

A Genova si concentra l’attenzione per le recenti crisi della giunta regionale, che avevano portato alle dimissioni della precedente amministrazione e all’insediamento, a marzo 2024, del sindaco uscente Marco Bucci come presidente della Liguria. Questo ha anticipato le elezioni amministrative come test politico importante per valutare l’orientamento elettorale ligure.

A Taranto, invece, è sotto i riflettori per le vicende industriali legate all’ex Ilva, un tema caldo che ha influito sul dibattito politico locale. Matera e Ravenna fanno parte delle realtà in cui il centrosinistra cerca di consolidare la propria presenza, anche se con sfide significative da parte delle opposizioni.

Negli altri comuni maggiori, con almeno 15mila abitanti, troviamo situazioni di equilibrio e scontri politici differenziati: 5 con giunte di centrodestra, 10 con centrosinistra e gli altri con amministrazioni civiche o di partiti minori. Nei capoluoghi, prevale il centrosinistra, visto che 3 su 4 amministrazioni uscenti sono a guida “rossa”, benché spesso composte da coalizioni miste e segnate da crisi interne, come a Taranto o Matera.

Exit poll e prime indicazioni sul voto: cosa si aspetta dal 25 e 26 maggio

Gli exit poll ufficiali per le elezioni comunali riguarderanno quasi esclusivamente i quattro capoluoghi principali menzionati. Le proiezioni dai seggi saranno diffuse a partire dal pomeriggio del 25 maggio, dopo la chiusura. A Genova e Taranto, in particolare, sono attese indicazioni che potrebbero anticipare i risultati ufficiali. In questi due centri, la posta in gioco è alta e l’interesse nazionale è forte.

I risultati definitivi sono previsti in serata oppure entro le prime ore della notte e daranno indicazioni su eventuali ballottaggi, da tenersi l’8-9 giugno. I ballottaggi interesseranno comuni dove nessun candidato ha raccolto più del 50% delle preferenze. L’appuntamento del voto potrebbe essere combinato con una tornata referendaria abrogativa, svolta sempre nella seconda metà di giugno.

Nei comuni con Giunte uscenti di centrosinistra, come Taranto e Matera, si verificano tensioni dovute alle dimissioni di diversi consiglieri, con instabilità che ha caratterizzato la fase precedente alle elezioni. A Ravenna la sfida appare meno incerta, con i dati di campagna elettorale che indicano un vantaggio netto per la coalizione di centrosinistra che sostiene Alessandro Barattoni.

Scenari dei principali capoluoghi: sondaggi e dinamiche politiche prima delle urne

Le elezioni del 2025 mostrano alcune tendenze precise nei dati raccolti poco prima del silenzio elettorale. Genova ha vissuto un testa a testa serrato fra Silvia Salis e Pietro Piciocchi . I sondaggi YouTrend indicavano una lieve rimonta del centrodestra, riducendo il vantaggio iniziale dell’esponente progressista dal 49,1% al 44,4% per la coalizione avversaria. Le previsioni suggeriscono un ballottaggio inevitabile che decreterà il vincitore solo nel secondo turno.

A Taranto, invece, il quadro appare più frammentato. Piero Bitetti si attesta intorno al 38%, mentre la Lega, rappresentata da Francesco Tacente, sfiora il 24%. La presenza di candidati indipendenti divisi, come Luca Lazzaro di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati, che raccolgono il 22%, rende la partita incerta. Il Movimento 5 Stelle corre da solo con Annagrazia Angolano, con potenziali ripercussioni sul voto di coalizione.

Ravenna e matera: situazioni e distribuzioni di voto

Ravenna evidenzia una situazione più stabile, con Alessandro Barattoni del centrosinistra stimato intorno al 58% e Nicola Grandi del centrodestra al 31%. Alvaro Ancisi, candidato per la Lega e il Popolo della Famiglia, si colloca come outsider con il 6,5%, segnando frizioni all’interno del centrodestra locale.

Matera vede invece il candidato del centrosinistra Roberto Cifarelli poco sopra il 50%, mentre Antonio Nicoletti, per il centrodestra, si attesta vicino al 31%. Il Movimento 5 Stelle, con Domenico Bennardi, potrebbe fare da ago della bilancia con circa il 10% dei consensi.

Spoglio e attese per i risultati finali: quando e cosa succederà

Lo spoglio delle schede nelle elezioni comunali italiane si è aperto subito dopo la chiusura dei seggi. I risultati parziali delle città più grandi saranno diffusi in modo crescente nel corso del pomeriggio e della serata del 25 maggio 2025. I dati ufficiali verranno comunicati man mano, tenendo conto della lentezza di alcune tornate di scrutinio in centri più grandi.

In città come Genova e Taranto, la tensione sarà alta per capire se il centrodestra potrà recuperare terreno o se il centrosinistra confermerà la propria tenuta. Per molti comuni si apre la possibilità di ballottaggio, necessario se nessun candidato conquisterà oltre il 50% dei voti. Le elezioni di metà anno si concluderanno definitivamente con i ballottaggi dell’8-9 giugno, quando milioni di elettori torneranno alle urne per scegliere il sindaco.

Quest’ultima fase si intreccia con il voto su cinque referendum abrogativi, svolti nello stesso periodo, dando un peso politico maggiore alla tornata elettorale. In questo contesto, il risultato delle comunali darà indicazioni importantissime anche per gli equilibri nazionali, visto l’andamento incerto del centrodestra e gli avanzamenti del centrosinistra in aree tradizionalmente contese.

“Le comunali 2025 rappresentano un banco di prova cruciale per la politica italiana, con molte incertezze e potenziali sorprese.”