Elezioni comunali 2025: date, comuni coinvolti e modalità di voto per il 25 e 26 maggio
Mancano poche ore alle elezioni comunali 2025 in 117 Comuni italiani, con particolare attenzione a Genova, Taranto, Matera e Ravenna. Si vota il 25 e 26 maggio con misure di sicurezza speciali.

Le elezioni comunali 2025 si svolgeranno il 25 e 26 maggio in 117 Comuni italiani, con particolare attenzione a quattro capoluoghi di provincia. La competizione è serrata, con misure di sicurezza e regole precise per garantire trasparenza e correttezza del voto. - Unita.tv
Mancano poche ore all’avvio delle elezioni comunali 2025, che coinvolgeranno 117 Comuni italiani, tra cui quattro capoluoghi di provincia. Lo svolgimento si concentra nelle giornate del 25 e 26 maggio, con aperture straordinarie dei seggi e particolari misure di sicurezza. La competizione politica nei principali centri appare serrata, mentre si attendono i primi dati sull’affluenza e i risultati. Le operazioni elettorali prendono il via già dal giorno prima, con complesse fasi di allestimento nei seggi distribuiti sul territorio nazionale.
Preparativi nei seggi: materiali, verifiche e ruolo del presidente
Il 24 maggio, il giorno prima del voto, prende il via l’allestimento delle sezioni elettorali. Gli scrutatori ritirano tutto il materiale necessario: schede elettorali, elenchi degli aventi diritto, verbali e regolamenti, oltre a penne identificate per la votazione. Il presidente di seggio compie un’ispezione approfondita della sala, assicurandosi che gli spazi siano conformi alle norme in vigore e garantiscano la massima trasparenza. Le schede vengono quindi autenticate, un passaggio fondamentale per la validità del voto. Queste fasi creano le basi operative per il regolare svolgimento delle consultazioni, evitando ritardi o anomalie quando si apriranno le urne.
Tutti i materiali seguono protocolli precisi, sia per la conservazione che per il trasporto ai seggi. Le operazioni di apertura e di chiusura avvengono sotto stretta supervisione e il presidente ha la responsabilità di garantire che ogni passaggio sia tracciato e conforme alle disposizioni ministeriali. Lo sforzo organizzativo riguarda diversi soggetti, dagli uffici comunali agli addetti alla sicurezza, per tutelare l’integrità del voto atteso da migliaia di cittadini in tutta Italia.
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Orari di voto e calendario in caso di ballottaggio
Alle elezioni comunali 2025 si potrà votare domenica 25 maggio dalle 7 del mattino e fino alle 23 di sera. Il giorno successivo, lunedì 26, i seggi riapriranno alle 7 e chiuderanno tassativamente alle 15. Questa finestra temporale relativamente breve punta a favorire la maggiore partecipazione possibile, specie tra chi lavora o ha impegni durante il fine settimana. Chi si rechi a votare deve essere munito di tessera elettorale e documento di identità valido, elementi indispensabili per esercitare il diritto al voto.
Se nessun candidato sindaco in un Comune con più di 15mila abitanti raggiungerà più della metà delle preferenze, si andrà al ballottaggio previsto per l’8 e il 9 giugno. In queste stesse giornate sarà possibile votare anche nei referendum contemporanei, una circostanza che potrebbe influire sulla partecipazione complessiva. La doppia tornata rappresenta spesso un momento decisivo ed è prevista solo nei Comuni più grandi, dove si prevede una competizione più equilibrata e incerta.
La calendarizzazione e l’organizzazione del voto richiedono coordinamento tra diversi livelli istituzionali, a partire dai Comuni interessati fino ai prefetti, che supervisionano la regolarità delle consultazioni e la sicurezza negli spazi pubblici.
Comuni coinvolti e le sfide più accese nelle città capoluogo
Sono 117 i Comuni che vanno al voto in questa tornata elettorale, con particolare attenzione a quattro capoluoghi di provincia: Genova, Taranto, Matera e Ravenna. Negli ultimi giorni, frequentate tappe di diversi esponenti politici nazionali indicano l’importanza di queste sedi, dove la competizione appare serrata e, a volte, divisa tra diverse forze politiche.
A Genova, Silvia Salis rappresenta il centrosinistra e stava mantenendo un leggero vantaggio nei sondaggi su Pietro Piciocchi, candidato del centrodestra che stava recuperando terreno. Gli altri candidati sembrano distanziati, ma nelle ultime ore la situazione potrebbe evolvere. La città ligure non presenta candidati con problemi giudiziari rilevanti.
A Taranto, invece, emerge una situazione più complicata. Qui sono cinque i candidati segnati come “impresentabili” per la Commissione parlamentare Antimafia, cioè con precedenti o legami con amministrazioni sciolte per infiltrazioni criminali. Il centrodestra appare diviso: Francesco Tacente corre per la Lega da solo, mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia sostengono Luca Lazzaro. Il centrosinistra punta su Piero Bitetti, e il rischio di ballottaggio si fa concreto.
A Ravenna, il centrosinistra con Alessandro Barattoni parte favorito, ma la frammentazione del centrodestra, diviso tra Nicola Grandi e Alvaro Ancisi , potrebbe influenzare l’esito finale.
Matera e la possibile assenza del secondo turno
Matera potrebbe evitare il secondo turno, con Roberto Cifarelli candidato in testa su Antonio Nicoletti, anche se il Movimento 5 Stelle con Domenico Bernardi rappresenta ancora un’incognita. L’andamento dei voti nei prossimi giorni sarà decisivo per capire le alleanze e i possibili equilibri.
Meccanismi di voto e regole da seguire per le amministrative locali
Nelle elezioni comunali 2025, le modalità di voto dipendono dalla popolazione del Comune. Nei centri con meno di 15mila abitanti, chi vota può esprimere una preferenza solo per un candidato sindaco e per la lista a cui è collegato senza possibilità di separare le scelte .
Nei Comuni più grandi di 15mila abitanti, è possibile dare il voto disgiunto. Questo significa scegliere un candidato sindaco e una lista diversa rispetto a quella che lo sostiene. Se nessuno ottiene la maggioranza assoluta dei voti, i due migliori accedono al ballottaggio che si svolgerà in giugno.
Sul fronte delle preferenze per i consiglieri comunali, chi risiede in Comuni sotto i 5mila abitanti può indicare una sola preferenza. Nei centri oltre i 5mila abitanti invece si possono indicare due preferenze purché siano di sesso diverso, una misura adottata per facilitare la parità di genere.
Se la tessera elettorale è esaurita o smarrita, l’elettore può richiedere un duplicato rivolgendosi all’ufficio elettorale comunale. Di solito, questi uffici restano aperti anche in orari straordinari nei giorni precedenti al voto e anche dopo. È vietato portare in cabina smartphone o apparecchi capaci di registrare immagini, per evitare violazioni della segretezza del voto.
In definitiva, il sistema punta a regole chiare e a monitoraggi continui per evitare irregolarità e assicurare che il voto rispecchi la volontà reale dei cittadini chiamati alle urne.