Elezioni comunali 2025 a genova e altri capoluoghi: gli ultimi sondaggi e confronti tra centrodestra e centrosinistra

Le elezioni amministrative del 2025 coinvolgono 120 comuni, con sfide significative a Genova, Taranto, Matera e Ravenna. Il centrodestra e il centrosinistra si contendono consensi in un clima di incertezza.
Le elezioni amministrative del 2025 coinvolgono 120 comuni italiani, con sfide serrate tra centrodestra e centrosinistra in città chiave come Genova, Taranto, Matera e Ravenna, in un clima di alta astensione e molti indecisi. - Unita.tv

Le elezioni amministrative della primavera 2025 coinvolgono 120 comuni italiani, con particolare attenzione verso alcuni capoluoghi di provincia come genova, taranto, matera e ravenna. Le ultime rilevazioni ci mostrano un quadro politico intenso, caratterizzato da uno scontro serrato tra centrodestra e centrosinistra. A meno di due settimane dal voto, previsto per il 25 e 26 maggio, i candidati cercano di consolidare consensi mentre cresce il numero degli indecisi. Analizzare le tendenze sul gradimento degli schieramenti e delle singole liste fornisce un’indicazione sulle possibili svolte per le maggiori città chiamate al voto.

I dati a genova: il duello tra silvia salis e pietro piciocchi

Genova rappresenta una delle città più osservate in questa tornata elettorale. Qui si ripropone lo scontro emerso dalle regionali del 2024 in liguria. Silvia Salis, candidata sostenuta da un’ampia coalizione che comprende pd, m5s, avs e liste civiche centristi, iniziò la campagna con un vantaggio netto. Le ultime rilevazioni, invece, mostrano una rimonta significativa del centrodestra rappresentato da pietro piciocchi, che ha quasi dimezzato la distanza dalla sua avversaria.

Confronti e percentuali

Secondo i dati raccolti da noto il 5 maggio 2025, Salis oscilla tra il 48 e il 52% delle intenzioni di voto, mentre Piciocchi arriva al 45-48%. Questa forbice segnala una competizione sempre più equilibrata, anche se una soglia importante da superare è il 50% che permetterebbe la vittoria già al primo turno evitando il ballottaggio. Al momento, i sondaggisti indicano il centrosinistra con una percentuale media del 49,5% e il centrodestra al 47,5%. Il dato degli indecisi resta alto, al 28%, mentre l’astensione prevista supera il 50%. A questo punto la partita rimane aperta e qualsiasi cambiamento nelle ultime settimane potrà influire in modo decisivo sul risultato finale.

Taranto, matera e ravenna: sfide aperte e scenari differenti

Il voto a taranto registra un confronto simile a genova con un ballottaggio previsto tra centrodestra e centrosinistra. Gli ultimi sondaggi winpoll indicano piero bitetti, esponente di spicco del pd locale e già presidente del consiglio comunale, al 37%. Dietro di lui con un distacco netto c’è luca lazzaro, candidato del centrodestra e ex presidente della confagricoltura pugliese, che si attesta al 21%.

I numeri di taranto

A completare il quadro di Taranto troviamo altri candidati con percentuali inferiori: angolano per il m5s raccoglie il 13%, mentre le liste civiche di di bello e cito seguono con circa il 7% ciascuna. Questi numeri mettono in evidenza come il centrosinistra abbia ancora un margine di vantaggio, anche se la distribuzione dei voti rende possibile ogni tipo di scenario per il ballottaggio.

La situazione a ravenna e matera

A ravenna, per ora, non sono stati resi noti dati recenti dai sondaggi. La città quindi rimane un’incognita soprattutto rispetto a quale forza potrà prevalere.

Matera, invece, presenta un quadro più complesso. Qui tre candidati si contendono la vittoria: bennardi del m5s, cifarelli con liste civiche e nicoletti del centrodestra. La divisione del centrosinistra è il punto che ha cambiato gli equilibri politici: il partito democratico ha deciso di non presentare nessun candidato né simbolo. Questa scelta ha aperto la strada a uno scenario fluido in cui nessun soggetto sembra in grado di imporsi con facilità e la partita per la poltrona di sindaco risulta decisamente incerta.

Quadro nazionale e indicazioni sulla partecipazione

Nel contesto nazionale delle amministrative 2025, le consultazioni in friuli e trentino alto adige hanno aperto la stagione elettorale. A livello generale, le ultime letture indicano una resistenza del centrodestra vicino al 48%, mentre il centrosinistra si trova in corsa con composizioni variabili a seconda dei territori ma mantiene circa il 49,5%.

Fattore indecisi e astensione

Il dato degli indecisi è particolarmente rilevante, insieme al livello atteso di astensione che supera il 50%. Questi numeri potrebbero ancora alterare il risultato nelle ore precedenti alla chiusura delle campagne elettorali.

Influenze dalla politica nazionale

Sui leader nazionali pesa un confronto duro, con un sondaggio che fotografa meloni al 46%, con un vantaggio di 17 punti su schlein. Questa polarizzazione a livello superiore non sempre si riflette con la stessa intensità nella politica locale, ma costruisce un clima di sfida continua che si riversa anche nell’elezione dei sindaci. Gli schieramenti in campo in questi comuni appaiono divisi tra coalizioni compatte e contendenti capaci di recuperare terreno, pronti a giocarsi la partita fino all’ultimo voto.

Ogni risultato di queste elezioni amministrative influirà sul disegno politico locale e mette sotto osservazione la capacità dei partiti di presentarsi uniti o frammentati, dando prova del loro radicamento nei territori e della capacità di mobilitare gli elettori in una fase elettorale che si preannuncia combattuta e ricca di incognite.