Effetti positivi del nuovo codice della strada: meno incidenti, vittime e lesioni nelle strade italiane a maggio 2025
Il ministero dei Trasporti riporta una significativa diminuzione di incidenti e vittime in Italia dopo l’entrata in vigore del nuovo codice della strada, con sanzioni più severe per comportamenti a rischio.

Il nuovo codice della strada, entrato in vigore a dicembre 2024, ha portato a una riduzione degli incidenti, delle vittime e delle lesioni in Italia, grazie a sanzioni più severe, pur alimentando dibattiti e attese sulla sentenza della Corte costituzionale. - Unita.tv
Il ministero dei Trasporti ha reso noti i dati aggiornati sugli effetti del nuovo codice della strada, entrato in vigore a dicembre 2024. I numeri confermano una diminuzione degli incidenti, delle vittime e delle lesioni sulle strade italiane, un segnale importante per la sicurezza stradale. Questo trend si registra ormai da quattro mesi consecutivi, segnando un’inversione rispetto ai dati degli anni precedenti. Vediamo in dettaglio cosa cambia con la nuova normativa e quali risultati stanno emergendo.
Le novità delle sanzioni nel codice della strada approvato a dicembre 2024
Dal mese di dicembre 2024 il codice della strada ha introdotto modifiche rilevanti nelle sanzioni per chi guida in modo pericoloso. Il ministero guidato da Matteo Salvini ha puntato ad inasprire le pene, soprattutto per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, così come per chi utilizza il cellulare alla guida. Questi comportamenti sono stati indicati come le cause più frequenti di incidenti gravi e mortali.
Oltre a queste misure principali, sono state inasprite anche le sanzioni per altri comportamenti a rischio, come il passaggio con il semaforo rosso, i sorpassi azzardati e le mancate precedenze. Le multe ora prevedono maggiori importi e, in alcuni casi, la sospensione della patente con tempi più lunghi rispetto al passato. La lotta ai comportamenti scorretti in strada si concretizza così con un controllo più severo e una risposta più dura da parte delle autorità.
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Queste modifiche legali hanno scatenato un acceso dibattito tra associazioni civili, esperti e cittadini. In particolare, le norme riguardanti la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono state messe sotto la lente dalla magistratura, con alcuni giudici che hanno sollevato questioni di costituzionalità rispetto a quelle regole. La Corte costituzionale è stata chiamata a decidere in tempi brevi sulle norme contestate, un passaggio che potrebbe definire possibili aggiustamenti futuri.
I dati aggiornati sugli incidenti e vittime dopo l’entrata in vigore del nuovo codice
I dati raccolti dalla polizia di stato e dai carabinieri, elaborati dal ministero dei Trasporti, offrono un quadro chiaro dell’impatto del nuovo codice della strada nei primi mesi di applicazione. Tra dicembre 2024 e metà maggio 2025 si registra un calo del 4,7% nel numero totale di incidenti segnalati, passando da 28.607 casi a 27.261.
Il dato più significativo riguarda la diminuzione degli incidenti mortali, che sono calati dell’8,2%, passando da 453 a 416. Anche le lesioni causate dagli incidenti si sono ridotte, da 16.164 a 15.071, con un calo del 6,8%. Questi numeri rappresentano un segnale confortante, soprattutto considerando il breve lasso di tempo impiegato per registrare questi miglioramenti.
Va sottolineato che, sebbene positivi, questi dati non hanno ancora il peso di un campione statistico consolidato, perché servirebbe il monitoraggio per un anno intero per avere certezze sul lungo periodo. Resta comunque evidente una tendenza verso una maggiore sicurezza, probabilmente legata all’effetto dissuasivo delle nuove sanzioni e a una maggiore attenzione da parte dei guidatori.
Il contesto delle polemiche e l’attesa della sentenza della corte costituzionale
Il nuovo codice della strada non ha mancato di sollevare contestazioni pubbliche, soprattutto su due fronti principali. Il primo riguarda la rigidità delle sanzioni per la guida sotto l’effetto di droghe, con alcuni magistrati che ne hanno chiesto la revisione sollevando dubbi sulla legittimità delle misure. Il secondo fronte è la critica da parte di varie associazioni di automobilisti e cittadini, che denunciano un approccio troppo severo o poco calibrato rispetto alle reali responsabilità.
La Corte costituzionale, chiamata a pronunciare la sua sentenza nei prossimi mesi, valuterà se le norme contestate rispettano la costituzione o se vanno corrette. Attualmente, non ci sono modifiche alla normativa in vigore, né sospensioni. Nel frattempo, il ministero dei Trasporti porta avanti il suo impegno nel monitorare ogni mese i dati forniti dalle forze dell’ordine, per valutare l’efficacia delle norme e intervenire eventualmente con aggiustamenti mirati.
Le polemiche alimentano un dibattito acceso, ma i dati numerici in mano segnalano una realtà crescente di strade più sicure. Questo contribuisce a mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza e a promuovere comportamenti più responsabili tra chi guida.
Le sfide future per la sicurezza stradale alla luce dei dati attuali
Nonostante i risultati incoraggianti nei primi cinque mesi di applicazione, restano grandi sfide sul fronte della sicurezza stradale in Italia. Le forze dell’ordine dovranno mantenere la capacità di controllo e repressione degli illeciti alla guida, mentre il legislatore potrebbe valutare ulteriori modifiche o affinamenti delle norme in base alle indicazioni ricevute da giudici e cittadini.
Il monitoraggio a lungo termine sarà fondamentale per capire se la discesa degli incidenti si consolida o si ferma, perché solo con dati completi su almeno 12 mesi sarà possibile valutare l’effettiva capacità del nuovo codice di modificare comportamenti e ridurre i rischi.
Resta ormai chiaro che le sanzioni più dure arrivano in un momento in cui gli incidenti stradali continuano a rappresentare una delle principali cause di morte prematura in Italia. Il bilancio umano delle vittime e dei feriti gravi si attenua appena, ma serve un impegno più ampio su educazione, controlli e infrastrutture per consolidare questi risultati. Già dai prossimi mesi arriveranno dati aggiornati e indicazioni preziose per capire la direzione da seguire.