Ecco la lista dei beneficiari del 5 per mille 2024: oltre 91.000 enti coinvolti, con aumenti nei fondi
Il governo ha pubblicato la lista dei beneficiari del 5 per mille per il 2024, con 91.000 enti inclusi, evidenziando un aumento di sostegno a organizzazioni non lucrative e attività sociali.

Il governo ha pubblicato la lista definitiva dei beneficiari del 5 per mille 2024, con 91.000 enti coinvolti e un aumento dei fondi destinati soprattutto a Onlus, enti del terzo settore, associazioni sportive, ricerca e tutela culturale. - Unita.tv
Il governo ha reso pubblica la lista definitiva dei beneficiari del 5 per mille per l’anno 2024. L’elenco include circa 91.000 enti, con un incremento di 10.000 soggetti rispetto all’anno precedente. Tra questi figurano organizzazioni non lucrative, enti di ricerca, associazioni sportive dilettantistiche e gruppi impegnati nella tutela del paesaggio e della cultura. Il contributo totale è cresciuto rispetto all’anno passato, segnando un ulteriore passo nel sostegno agli enti del terzo settore e alle altre realtà coinvolte.
Il numero crescente di enti che riceveranno il 5 per mille
Nel 2024 il 5 per mille ha ampliato la platea dei beneficiari con 91.000 enti iscritti in graduatoria, diecimila in più della tornata precedente. Questa crescita indica un allargamento delle realtà che hanno accesso ai fondi, dalla ricerca scientifica agli enti territoriali. La maggior parte dei contributi, però, è stata assegnata a specifiche categorie come le Onlus e gli enti del terzo settore, che da sempre rappresentano il cuore del sistema.
I gruppi principali coinvolti nella distribuzione
Le associazioni sportive dilettantistiche, che rappresentano un altro gruppo importante, sono passate a 13.825 assegnazioni. Gli enti di ricerca, seppur molto meno numerosi, occupano comunque una posizione di rilievo, con 467 quote riconosciute. Diversi anche gli enti sanitari, cui sono state attribuite 107 quote, e gli organismi per la tutela dei beni paesaggistici e culturali con 228 quote in graduatoria.
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Dal fondo escono fuori anche i cosiddetti enti gestori delle aree protette, che risultano i meno numerosi con solo 24 assegnazioni. Infine, i Comuni si candidano come beneficiari discreti, con quasi 8.000 quote. La presenza di questi ultimi mostra come enti territoriali e locali continuino a giocare un ruolo nel sistema del 5 per mille.
Come vengono distribuiti i fondi tra le diverse tipologie di enti
La ripartizione delle risorse del 5 per mille non è uniforme. Ogni tipologia di ente riceve infatti un importo differente, proporzionale alle preferenze e ai criteri fissati dall’Agenzia delle entrate. Le Onlus e gli enti del terzo settore assorbono la fetta più grande del finanziamento, con oltre 330 milioni di euro destinati ai due gruppi.
Dietro questa cifra, si posizionano gli enti del settore sanitario, che raccolgono poco più di 86 milioni di euro, e quelli della ricerca scientifica, con quasi 69 milioni. Le associazioni sportive dilettantistiche, nonostante il numero significativo di quote ricevute, ottengono meno fondi, poco oltre i 18 milioni.
La posizione economica di comuni e tutela del patrimonio
I Comuni, pur essendo meno numerosi, si vedono assegnare un ammontare di circa 15 milioni di euro. Gli enti per la tutela dei beni paesaggistici e culturali raccolgono una quota di fondi decisamente più contenuta, con meno di 3 milioni di euro. All’ultimo posto troviamo gli enti gestori delle aree protette, che devono accontentarsi di meno di 700 mila euro.
Questi numeri mettono in luce le priorità finanziarie del governo nel sostenere attività sociali, culturali, sportive e scientifiche attraverso il meccanismo del 5 per mille. L’aumento rispetto allo scorso anno evidenzia una maggiore attenzione verso diversi ambiti del volontariato e della ricerca.
Il ruolo del 5 per mille nel supporto agli enti non profit e alle attività sociali
Il 5 per mille continua a rappresentare uno strumento concreto per il finanziamento delle realtà impegnate sul territorio italiano. In particolare, le Onlus e gli enti del terzo settore offrono servizi che vanno dall’assistenza sociale al sostegno culturale, dall’inclusione sociale all’ambito ambientale. Il contributo ricevuto si traduce in supporto fondamentale per mantenere attivi questi progetti.
Anche le associazioni sportive dilettantistiche, pur ricevendo meno risorse economiche rispetto ad altri gruppi, continuano a beneficiare di un interesse significativo. Non a caso, lo sport amatoriale coinvolge milioni di persone in Italia, promuovendo salute e aggregazione sociale.
Gli enti di ricerca scientifica e sanitaria, con fondi più consistenti, dimostrano come la raccolta del 5 per mille tocchi anche ambiti come la scienza e la salute pubblica. Questo aspetto è cruciale, considerando le sfide affrontate negli ultimi anni in campo sanitario.
Anche gli enti che si occupano della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale svolgono un ruolo strategico nella salvaguardia dell’identità e della bellezza del territorio italiano. I fondi assegnati contribuiscono alla conservazione e valorizzazione di beni spesso fragili e vulnerabili.
Un canale finanziario per attività di interesse pubblico
In definitiva, il 5 per mille prosegue la sua funzione di canale finanziario per attività di interesse pubblico, sostenendo soggetti diversi che, in modi differenti, contribuiscono al benessere e allo sviluppo sociale. Il moltiplicarsi degli enti beneficiari testimonia la diffusione di questa opportunità nelle realtà italiane.