Nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2025, due eventi sismici hanno colpito l’area delle isole eolie, in prossimità di Salina, a ovest di Messina. Due scosse ravvicinate hanno svegliato i residenti e turisti, creando apprensione in un territorio noto per la sua attività vulcanica. Le scosse, di magnitudo contenuta, non hanno provocato danni ma hanno richiamato l’attenzione delle autorità locali e della protezione civile su possibili future sollecitazioni sismiche nella zona.
Caratteristiche tecniche delle due scosse
La prima scossa è stata registrata alle 00:16 ora italiana con magnitudo 2.1 e profondità di 10 chilometri. Poco dopo, alle 00:35, è arrivata una seconda scossa di intensità superiore, magnitudo 2.8, a 12 chilometri di profondità. I due epicentri si trovavano nelle coordinate geografiche 38.4870N-14.7240E per la prima scossa e 38.4780N-14.7230E per la seconda: distanza molto ravvicinata, alcune centinaia di metri forse, a indicare una sequenza probabilmente collegata.
Attività sismica normale dell’area
Questi eventi rientrano nella normale attività sismica dell’area, un territorio che fa parte dell’arco delle eolie e che si caratterizza per la presenza di faglie attive e vulcani. I comuni più interessati si trovano sull’isola di Salina, in particolare Leni, Malfa e Santa Marina Salina, località situate entro 16 chilometri dall’epicentro. Qui, considerando i pochi abitanti ma anche l’afflusso turistico stagionale, una scossa anche moderata riesce a destare attenzione.
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Impatto sulle comunità e reazioni della popolazione
Le isole eolie ospitano complessivamente meno di tremila residenti sparsi nelle varie località, ma il numero cresce nei mesi caldi per l’arrivo dei turisti. Questa variabilità rende ogni scossa un momento rilevante per la sicurezza pubblica e la gestione delle emergenze. Le notti sono state agitate, specie a Salina dove le scosse, anche se di lieve entità, si sono avvertite chiaramente.
Gli abitanti hanno segnalato un certo nervosismo, dato anche il passato sismico e vulcanico che contraddistingue la zona. “In passato infatti l’arcipelago è stato protagonista di eventi sismici che hanno richiesto interventi di protezione civile e monitoraggi speciali.” In questo contesto, ogni evento, anche solo misurabile con magnitudo inferiore a 3, viene seguito con attenzione da tecnici e autorità locali.
Raccomandazioni per la sicurezza post terremoto
Nonostante la magnitudo contenuta delle scosse e l’assenza di danni a persone o strutture, si suggerisce un atteggiamento cauto. Le autorità invitano a verificare la corretta ancoratura di mobili e oggetti alle pareti, su cui potrebbero avere effetti successive oscillazioni. Evitare di posizionare elementi pesanti vicino ai letti rappresenta una misura precauzionale consigliata.
Come prepararsi in caso di nuove scosse
È prudente predisporre un kit di emergenza, con torcia, documenti indispensabili e scorte d’acqua, sempre a portata di mano. “Questi accorgimenti aiutano a reagire senza panico in caso di eventuali nuove scosse.” Gli abitanti devono inoltre rispettare le indicazioni della protezione civile, evitare l’uso degli ascensori e cercare riparo sotto strutture robuste, come architravi o tavoli solidi, se si è al chiuso.
Monitoraggio e criticità del territorio eoliano
Anche se i maggiori centri abitati più vicini come Messina e Reggio Calabria non hanno riportato alcun disagio, la zona delle eolie resta sotto osservazione. Messina dista circa 80 chilometri dall’epicentro, Reggio Calabria circa 90. In molti casi, non sono registrati danni o segnalazioni particolari nella fascia costiera, ma la vicinanza a queste aree popolate richiede scrupolo.
Gli esperti dell’Ingv stanno continuando a monitorare la sequenza sismica, che potrebbe rappresentare una normale attività oppure presegnalare ulteriori scosse. Già in precedenza, eventi di lieve magnitudo hanno preceduto episodi più forti in Sicilia. Vanno seguiti con attenzione i bollettini ufficiali, soprattutto nelle prossime settimane, dato che anche piccoli terremoti possono indicare movimenti più intensi sotto la crosta.
“L’attenzione su questa zona vulcanica resta alta, con controlli costanti sulle attività geologiche e indicazioni a chi vive o si trova in vacanza di mantenere comportamenti prudenti.” Le condizioni restano normali ma con un occhio rivolto a ogni possibile sviluppo sismico.