Home Due membri dello staff dell’ambasciata israeliana uccisi a washington: arrestato un uomo che ha invocato la liberazione della palestina

Due membri dello staff dell’ambasciata israeliana uccisi a washington: arrestato un uomo che ha invocato la liberazione della palestina

Due membri dello staff dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi a Washington in un attacco antisemitico. Il sospetto, Elias Rodriguez di Chicago, è stato arrestato dopo la sparatoria.

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Il 16 aprile 2025 a Washington, due membri dello staff dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi in un attentato antisemita vicino al Capitol Jewish Museum; un uomo di Chicago è stato arrestato e ha confessato il gesto, suscitando condanne ufficiali e preoccupazioni per la sicurezza della comunità ebraica. - Unita.tv

Due persone sono state uccise nella sera del 16 aprile 2025 a Washington, entrambe facenti parte dello staff dell’ambasciata israeliana nella capitale americana. L’attacco si è verificato vicino al museo Capital Jewish, un luogo frequentato dalla comunità ebraica locale. Le autorità hanno fermato un sospetto, un trentenne proveniente da Chicago, mentre il presidente degli Stati Uniti e altri esponenti istituzionali hanno condannato l’accaduto, sottolineando il legame con un gesto animato da odio antisemitico.

Come si è svolta la sparatoria e il fermo del sospetto

La tragedia si è consumata intorno alle 21:00 ora locale di Washington, quando una coppia di giovani, entrambi membri dello staff dell’ambasciata israeliana, è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco nelle vicinanze del museo Capital Jewish. La polizia ha raccolto testimonianze di una testimone oculare, Sara Marinuzzi, che ha descritto la scena: dopo alcuni spari, un uomo è corso verso le guardie di sicurezza apparentemente in cerca di aiuto, mostrando un comportamento nervoso e irregolare.

Inizialmente scambiato per un testimone, l’uomo, identificato come Elias Rodriguez, trentenne di Chicago, ha poi confessato di essere stato l’autore della sparatoria e ha urlato “liberate la Palestina”.

La dinamica dell’intervento

Secondo la ricostruzione, Rodriguez avrebbe atteso l’arrivo delle forze dell’ordine fingendo di essere un passante, per poi dichiarare di aver agito in nome di Gaza. In quel luogo si stava svolgendo un evento organizzato dall’American Jewish Committee all’interno del Capitol Jewish Museum. Le forze dell’ordine hanno individuato sulla scena due corpi senza vita, uno maschile e uno femminile, mentre i soccorsi medici non hanno potuto fare altro che confermare il decesso delle vittime.

Risposte ufficiali e sicurezza della comunità ebraica

L’episodio ha provocato immediati segnali di cordoglio e condanna a livello politico e istituzionale. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha voluto inviare un messaggio pubblico alle famiglie delle vittime tramite il social Truth, esprimendo il proprio dolore per quello che ha definito “un orribile atto di antisemitismo”. Trump ha sottolineato che odio e radicalismo non trovano posto negli Stati Uniti, chiedendo che episodi simili vengano fermati.

Impegni e dichiarazioni delle autorità

Pam Bondi, procuratore generale, si è invece rivolta alla comunità ebreo-americana nel corso di una conferenza stampa tenuta proprio vicino al luogo della sparatoria. Ha affermato di lavorare a stretto contatto con il presidente e le agenzie federali per affrontare l’indagine con la massima attenzione e garantire la sicurezza, soprattutto per la comunità ebraica locale.

Pamela Smith, capo del dipartimento di polizia metropolitana, ha confermato che gli agenti, giunti subito sul posto, hanno trovato una coppia di adulti privi di vita. Le indagini proseguono per chiarire il movente e il contesto di questa tragedia.

Una coppia con tanti progetti per il futuro

La coppia uccisa lavorava insieme nell’ambasciata israeliana e si frequentava anche sentimentalmente. Secondo quanto dichiarato da Yechiel Leiter, ambasciatore di Israele negli Stati Uniti, si trattava di una giovane coppia con progetti chiari per la vita insieme. Lui aveva appena acquistato un anello con l’intenzione di chiedere la sua compagna in matrimonio, un gesto che avrebbe voluto compiere la settimana seguente durante un viaggio a Gerusalemme.

Ricordo delle vittime

Leiter ha descritto le vittime come “una coppia bellissima”, aggiungendo che quel sogno di famiglia è stato spezzato brutalmente. L’assassino li avrebbe sorpresi mentre uscivano da un evento al Capitol Jewish Museum, facendo fuoco a distanza ravvicinata e colpendo anche altre persone ma senza ulteriori vittime. L’uomo era stato poi visto girare nei pressi del museo prima della sparatoria, un comportamento che lascia pensare a una preparazione premeditata del gesto.

Washington è rimasta scossa da questo fatto, che ha riportato al centro dell’attenzione il problema della sicurezza per chi rappresenta interessi diplomatici e comunità minoritarie sul territorio americano.