Dermatomiosite, la malattia autoimmune rara che ha colpito Giovanni Terzi, marito di Simona Ventura
La dermatomiosite è una malattia autoimmune rara che colpisce pelle e muscoli, con sintomi come debolezza muscolare e lesioni cutanee. Trattamenti precoci sono fondamentali per limitare complicazioni.

La dermatomiosite è una rara malattia autoimmune che colpisce pelle e muscoli, causando infiammazione, debolezza muscolare e lesioni cutanee. Richiede diagnosi precoce e trattamenti specifici per limitare i danni e migliorare la qualità di vita. - Unita.tv
La dermatomiosite è una malattia autoimmune poco conosciuta che ha attirato l’attenzione dopo la recente diagnosi ricevuta da Giovanni Terzi, giornalista e marito di Simona Ventura. Questa patologia può coinvolgere sia la pelle sia i muscoli, producendo effetti pesanti sulla salute fisica e psicologica delle persone colpite. Anche se rara, ha sintomi evidenti e necessità di trattamenti precoci per limitare danni e complicazioni.
Cosa significa dermatomiosite e come si manifesta
La dermatomiosite è un disturbo autoimmune in cui il sistema immunitario attacca per errore i tessuti del proprio corpo, in particolare i vasi sanguigni che nutrono i muscoli. Questo provoca infiammazione e perdita progressiva di forza nei muscoli coinvolti. Di solito, il danno interessa zone come spalle, cosce, fianchi e collo.
Caratteristiche della malattia
Accanto alla debolezza muscolare compaiono lesioni cutanee caratteristiche, con macchie rossastre o violacee, visibili su viso, schiena, gomiti e nocche. Questi segni possono causare prurito e disagio. La dermatomiosite colpisce circa 4 persone ogni 100.000, con una maggiore incidenza nelle donne, che rappresentano quasi tre casi su quattro. Può emergere sia tra i 40 e i 60 anni sia nei bambini tra i 5 e i 15 anni.
Leggi anche:
Cause possibili e sintomi tipici
Non si conosce con certezza perché il sistema immunitario si comporti in questo modo. Tra i possibili fattori che scatenano la malattia ci sono infezioni virali, alcuni medicinali, e talvolta tumori che possono innescare la risposta autoimmune. Si valuta anche una predisposizione genetica, che rende alcune persone più vulnerabili.
I sintomi spesso esordiscono con lesioni cutanee seguite o accompagnate da forte stanchezza muscolare, soprattutto nelle zone maggiormente coinvolte nel movimento. Nelle forme più gravi si possono riscontrare difficoltà nel respirare o nel deglutire, quando vengono colpiti i muscoli del torace e della gola. L’astenia generale e il senso di malessere completano il quadro clinico.
Trattamenti in uso e approcci terapeutici
Attualmente non esiste una terapia risolutiva per la dermatomiosite. I trattamenti disponibili mirano a contenere l’infiammazione e a prevenire il peggioramento dei sintomi. Il primo intervento prevede l’impiego di corticosteroidi, farmaci capaci di ridurre il danno infiammatorio.
In aggiunta, vengono spesso prescritti immunosoppressori, come l’idrossiclorochina, che agisce soprattutto sulle manifestazioni cutanee. In certi casi si ricorre anche alle immunoglobuline somministrate per via endovenosa, che aiutano a bloccare gli anticorpi che attaccano i muscoli. La fisioterapia gioca un ruolo importante nel recupero della funzione muscolare, mentre la logopedia supporta chi ha problemi di linguaggio o deglutizione.
Ruolo dei trattamenti complementari
La fisioterapia e la logopedia sono essenziali per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Consigli per vivere con la dermatomiosite
I pazienti devono adottare alcune strategie per affrontare la malattia nel quotidiano. L’esposizione al sole tende a peggiorare le lesioni cutanee e i fastidi. Per questo motivo è essenziale utilizzare creme solari con protezione molto alta e indossare indumenti che proteggano la pelle. Anche una dieta equilibrata e periodi di riposo aiutano a gestire la stanchezza.
La dermatomiosite richiede un percorso medico continuo. Un intervento tempestivo migliora le possibilità di contenere l’evoluzione e limita il coinvolgimento degli organi. È importante rivolgersi subito a specialisti come reumatologi e dermatologi quando si notano debolezza insolita o eruzioni cutanee persistenti. In questi anni, la ricerca ha rafforzato la diagnostica e ha ampliato le opzioni terapeutiche, offrendo ai pazienti migliori prospettive di gestione.