Delitto di garlasco, nuove rivelazioni delle iene scuotono le indagini su andrea sempio e le gemelle cappa
Nuove rivelazioni sul delitto di Garlasco emergono nel servizio de Le Iene, che esplora il ruolo di Andrea Sempio e delle cugine di Chiara Poggi, Paola e Stefania Cappa.

Le Iene torna sul delitto di Garlasco con nuove indagini su Andrea Sempio e le cugine Poggi, rivelando tensioni, reperti nascosti e dubbi sulle prime fasi investigative. - Unita.tv
Il caso del delitto di Garlasco continua a far discutere a distanza di anni. Questa sera, martedì 20 maggio 2025, la trasmissione Le Iene proporrà un servizio che mette in luce presunte novità capaci di modificare la percezione degli eventi. Le ipotesi di svolte investigative interessano Andrea Sempio, attuale indagato, e riaccendono l’attenzione sulle cugine di Chiara Poggi, Paola e Stefania Cappa, finora solo marginalmente coinvolte. Il programma andrà in onda alle 21:20 su Italia 1 e sarà disponibile anche in streaming su Mediaset Extra.
Focus sulle nuove indagini riguardanti andrea sempio e gli oggetti ritrovati
Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, rimane l’unico iscritto nel registro degli indagati nel procedimento legato alla morte della ragazza. La Procura ha recentemente reso noto il rinvenimento della sua impronta digitale in prossimità del corpo di Chiara Poggi, elemento che ha rafforzato l’attenzione sulla sua posizione. Parallelamente, a seguito di una segnalazione raccolta da un testimone intercettato dal programma Le Iene, sono stati recuperati alcuni oggetti in un canale di scolo a Garlasco. Questi sarebbero stati occultati da Stefania Cappa poco dopo il delitto, secondo le indagini.
L’ipotesi di un legame tra i reperti e la dinamica omicidiaria apre nuovi interrogativi su quale ruolo abbiano realmente avuto le cosiddette “gemelle K” nei giorni che hanno preceduto o seguito l’omicidio.
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Posizioni e dubbi difensivi
L’avvocato di Andrea Sempio ha espresso dubbi sulla direzione presa dall’indagine, sottolineando l’assenza di prove concrete che colleghino il suo assistito alla vicenda. Ha inoltre definito Andrea e il precedente indagato Alberto Stasi come persone innocenti e vittime di un caso che in alcuni casi sembra voler riscrivere la storia a tutti i costi.
Dettagli sulla lite tra chiara poggi e stefania cappa: testimonianze e messaggi
Il servizio de Le Iene offrirà dettagli su un litigio tra Chiara Poggi e Stefania Cappa avvenuto il giorno precedente all’omicidio. Questa circostanza è stata raccolta tramite la testimonianza di un testimone che avrebbe riferito di un presunto avvistamento di Stefania Cappa subito dopo la tragedia. Il racconto produrrà spunti per analizzare i rapporti tesi tra le due ragazze e il possibile movente.
Messaggi sospetti e nuove piste
Inoltre, la trasmissione riporterà un messaggio inviato da Paola Cappa a un suo ex amico, Francesco Chiesa Soprani, intervistato appositamente. Nel testo, Paola scrive “mi sa che abbiamo incastrato Stasi”, frasi che gettano una luce nuova sulle dinamiche interne alla famiglia e sul possibile coinvolgimento delle cugine Poggi nella manipolazione degli eventi o nell’elaborazione di false piste.
Questi elementi, messi a confronto, dimostrano come la vicenda resti lontana da una chiusura definitiva. Ogni nuova testimonianza o reperto mette sul tavolo questioni in sospeso che richiedono ulteriori approfondimenti.
La telefonata della madre di andrea sempio e le critiche sull’inchiesta
Un ulteriore contributo al dibattito arriva dalla telefonata che la madre di Andrea Sempio ha effettuato alla redazione de Le Iene prima della divulgazione dell’iscrizione di suo figlio nel registro degli indagati. Nel colloquio, la donna cerca di difendere il ragazzo, raccontando dettagli che riguardano un litigio tra Chiara Poggi e Stefania Cappa e sottolineando come nella cittadina di Garlasco pochi credano davvero che Alberto Stasi sia il colpevole dell’omicidio.
Accuse e dubbi sulle prime fasi investigative
La telefonata contiene anche critiche all’avvocato Tizzoni, segnalando che durante le prime fasi investigative sarebbero stati passati documenti riservati dalla Procura all’allora difensore di Stasi. Questa accusa pone ulteriori dubbi sulla correttezza e trasparenza delle prime indagini, aprendo a ipotesi di interferenze o manovre che avrebbero alterato il corso della giustizia.
Nei prossimi giorni è atteso un confronto ufficiale tra le parti, mentre la vicenda guadagna nuova attenzione mediatica con i servizi e le testimonianze raccolte da Alessandro De Giuseppe, l’inviato de Le Iene che ha seguito da vicino le ricerche e le segnalazioni legate al delitto.
Il caso di Garlasco continua a mantenere l’attenzione alta, proseguendo senza una chiara soluzione definitiva. Le nuove rivelazioni del programma di Italia 1 si inseriscono in un quadro complesso e aiutano a tenere viva la discussione sul destino di una vicenda che, ormai, tocca da vicino non solo le famiglie coinvolte ma anche l’opinione pubblica nazionale.