David di donatello 2025, segre, comenicini, golino, sorrentino e delpero in corsa per miglior regia

La serata dei David di Donatello 2025 su Raiuno assegnerà il premio miglior regia a uno tra Andrea Segre, Francesca Comencini, Valeria Golino, Paolo Sorrentino e Maura Delpero.
La serata dei David di Donatello 2025 premia stasera su Raiuno il miglior regista tra candidati di spicco come Sorrentino, Golino e Comencini, in una sfida aperta e ricca di sorprese. - Unita.tv

La serata dei David di Donatello 2025 si terrà questa sera su Raiuno, con l’attesissima assegnazione del premio miglior regia. Tra i candidati spiccano alcuni nomi noti del cinema italiano contemporaneo: Andrea Segre, Francesca Comencini, Valeria Golino, Paolo Sorrentino e Maura Delpero. Ogni regista ha portato sullo schermo storie e stili differenti, alimentando un confronto acceso sul podio della regia. Lo sguardo è puntato su questi protagonisti, che incarnano la varietà e la profondità del cinema nostrano oggi.

I candidati al premio miglior regia e i loro film

Andrea Segre si presenta con “Berlinguer – La grande ambizione”, un’opera che indaga il passato politico e sociale italiano, entrando nei dettagli di una figura simbolo e di un’epoca. La sua regia punta a restituire un racconto intenso e ricco di sfumature, sul filo della memoria collettiva e dei contrasti storici. Francesca Comencini sfida con “Il tempo che ci vuole”, un film che esplora temi personali e familiari, seguendo una narrazione intima che si riflette nella confezione filmica. La sua regia si distingue per la capacità di scandagliare gli affetti e le tensioni dietro gesti quotidiani.

La regia di valeria golino e paolo sorrentino

Valeria Golino, oltre alla carriera da attrice, è in gara come regista con “L’arte della gioia”. Il suo lavoro mostra una ricerca intensa sul senso della felicità, basata su una scrittura visiva precisa, capace di mescolare riflessione e poesia. Paolo Sorrentino porta sullo schermo “Parthenope”, confermando uno stile riconoscibile e un linguaggio cinematografico ricco di immagini potenti e atmosfere suggestive. Infine, Maura Delpero è in corsa grazie a “Vermiglio”, con un progetto che mette al centro ambienti e dettagli da scoprire, tra tensioni sottili e sovrapposizioni di sensazioni.

Questi film si sono fatti largo in un panorama ricco di proposte, ciascuno con tratti distintivi capaci di lasciare il segno sia nel pubblico che nella critica. La competizione partendo da lavori così diversi rende la scelta più interessante e difficile allo stesso tempo.

Lo scontro per la miglior regia: chi può vincere?

Il confronto resta aperto fino all’ultimo momento, con i fan e gli addetti ai lavori che seguono da vicino l’evoluzione delle preferenze. Paolo Sorrentino, in particolar modo, raccoglie molte attenzioni, visto il suo prestigio internazionale e un percorso che è già passato per altri riconoscimenti importanti. Ma il premio non è certo scontato a suo favore; anche gli altri registi hanno accumulato consensi notevoli nelle settimane precedenti la cerimonia.

Le votazioni dei David di Donatello premiano l’originalità della regia e la capacità di raccontare storie attraverso uno sguardo personale ma capace di coinvolgere l’intero spettatore. La presenza di entrambi registe e registi nella rosa lascia emergere una diversità di sguardi sulle forme del racconto contemporaneo.

Le difficoltà nel scegliere il vincitore

La suspense aumenta man mano che ci si avvicina all’annuncio, perché la qualità e la complessità dei lavori in gara non permettono facili previsioni. In effetti la giuria deve valutare con attenzione ogni aspetto tecnico e narrativo, pesando la coerenza dell’opera con la personalità artistica di chi l’ha diretta.

La testimonianza di elena sofia ricci sul lavoro con paolo sorrentino

Elena Sofia Ricci, conduttrice dei David di Donatello 2025, ha raccontato in passato un episodio legato alla collaborazione con Paolo Sorrentino sul film “Loro”, uscito nel 2018. L’attrice ha ammesso di aver dovuto superare una forte barriera personale per accettare una scena di nudo integrale, prevista da Sorrentino con una grande presenza di persone sul set.

Ricci ha ricordato come il supporto del macchinista, che la incoraggiò con una battuta, fu decisivo per affrontare quella prova. Ha definito quell’esperienza un “atto d’amore per il cinema”, sottolineando la fiducia che il regista sa sprigionare nel lavoro. L’aneddoto aggiunge un tocco di umanità dietro le quinte dei grandi film che poi si contendono premi e applausi.

Questa sera la competizione è pronta a riservare sorprese diverse, ma resta il fascino del racconto che si cela dietro ogni regia, i sacrifici e le scelte che portano alla realizzazione di un’opera cinematografica. Il David di Donatello attende il nome che prenderà il passo sugli altri, dopo una stagione produttiva intensa per tutti i candidati.