Contributo per giovani imprenditori agricoli: credito d’imposta per corsi di formazione e spese ammissibili nel 2024
Il governo introduce un credito d’imposta per giovani imprenditori agricoli, incentivando la formazione e la gestione delle aziende agricole con contributi fino a 2.500 euro e rimborsi per spese di viaggio.

Il governo ha introdotto un credito d’imposta fino a 2.500 euro per giovani imprenditori agricoli under 42 che investono in formazione e gestione aziendale, con rimborsi anche per spese di viaggio e soggiorno. - Unita.tv
Il governo ha introdotto un nuovo incentivo rivolto ai giovani imprenditori agricoli che investono in formazione per migliorare la gestione della propria azienda agricola. Pubblicato da pochi giorni in Gazzetta Ufficiale, questo contributo prende la forma di un credito d’imposta destinato a valorizzare la crescita professionale nel settore agricolo. Il decreto, firmato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, definisce procedure e criteri a cui attenersi per accedere al beneficio. Scopriamo come funziona, chi può richiederlo e quali spese sono incluse.
Requisiti per i giovani agricoltori che intendono accedere al contributo
Possono presentare domanda solo i giovani imprenditori agricoli che abbiano un’età minima di 18 anni e non superino il limite di 41 anni. Inoltre, devono aver attivato la propria attività agricola a partire dal primo gennaio 2021 o successivamente. Questo vincolo restringe il campo ai nuovi operatori del settore, incentivando in modo specifico il ricambio generazionale e l’innovazione legata all’apprendimento.
Nella circolare numero 20 del 26 maggio 2025 si chiariscono le modalità di rendicontazione delle spese. Le somme spese devono essere riconducibili a servizi e attività diretti a migliorare la gestione dell’impresa agricola, come corsi, coaching, formazione tecnica, oltre a seminari e conferenze. Tali spese devono essere documentate con prove di pagamento tracciabili, obbligatoriamente effettuate tramite conto corrente intestato al beneficiario. Questa regola serve a garantire trasparenza e correttezza nella richiesta del credito.
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L’importo massimo del contributo è fissato a 2.500 euro per imprenditore, con l’aggiunta di un rimborso al 50% per le spese di viaggio e soggiorno, quelle indispensabili per partecipare fisicamente a eventi formativi. Le condizioni mirano a non tralasciare costi che spesso rappresentano un ostacolo per chi vuole aggiornare le proprie competenze.
Incentivi fiscali destinati ai giovani agricoltori per formarsi e sviluppare l’impresa
Il sostegno economico varato quest’anno riguarda quegli agricoltori under 42 che hanno dimostrato interesse a potenziare le proprie competenze manageriali seguendo corsi specifici nel 2024. L’obiettivo è accompagnare chi ha deciso di investire nella crescita imprenditoriale attraverso attività formative mirate. Il decreto si colloca in coerenza con il Documento di Economia e Finanza e si rivolge a chi ha avviato un’attività agricola da non più di quattro anni, cioè dal primo gennaio 2021 in avanti.
Le spese per la formazione ammesse vanno dai seminari ai servizi di coaching, arrivando anche a partecipazioni a conferenze, tutto rigorosamente finalizzato a migliorare la gestione dell’azienda agricola. Il credito d’imposta riconosciuto per singolo imprenditore può arrivare fino a 2.500 euro, con un ulteriore rimborso pari al 50% delle spese di viaggio e soggiorno necessarie per frequentare i corsi. Questo incentivo intende quindi sostenere una più ampia partecipazione ai programmi formativi nel settore agricolo, con un’attenzione concreta alle spese che gli agricoltori affrontano.
Le modalità per ottenere e utilizzare il credito d’imposta 2024
L’Agenzia delle Entrate è attesa nel breve termine a pubblicare una circolare che illustrerà nel dettaglio le procedure per presentare domanda e accedere al contributo. Quasi certamente sarà necessario presentare una dichiarazione con l’ammontare complessivo delle spese sostenute nell’anno 2024 per la formazione. In mancanza di queste informazioni l’ente non potrà calcolare correttamente il credito spettante.
Il beneficio si potrà usare come credito d’imposta a partire dal terzo giorno lavorativo successivo all’emissione del provvedimento ufficiale. Il periodo massimo per l’utilizzo è di 18 mesi, quindi entro poco prima dell’inizio del secondo anno fiscale successivo alla concessione. Il credito andrà inserito nella dichiarazione dei redditi mediante modello F24.
Altre agevolazioni statali possono sommare a questo contributo, purché non coprano le stesse spese oggetto dell’incentivo. Questo permette a chi investe in formazione di valutare tutte le potenziali fonti di supporto senza incorrere in duplicazioni improprie.
Il credito d’imposta rappresenta una misura volta a fornire un sollievo concreto alle giovani figure imprenditoriali del settore agricolo, intervenendo sulle spese legate alla crescita professionale. Le modalità di fruizione saranno rese chiare appena disponibili le indicazioni ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.