Carlo verdone: come sergio leone ha segnato l’inizio di una carriera nel cinema italiano
Carlo Verdone, icona del cinema italiano, racconta il suo legame con Sergio Leone e l’importanza della famiglia e della fede nella sua vita durante le interviste a Domenica In.

Carlo Verdone racconta in interviste il suo percorso artistico, il legame decisivo con Sergio Leone, l’influenza della famiglia e la sua profonda fede, rivelando momenti personali e riflessioni sulla società. - Unita.tv
Carlo Verdone è uno dei nomi che da decenni domina la scena cinematografica italiana, capace di intrecciare comicità e racconto con una spontaneità unica. Nato in una famiglia legata alla cultura, ha fatto del cinema la sua casa. La sua storia parte da un incontro decisivo con sergio leone, che ha aperto la strada alla lunga stagione di successi. Tutto questo emerge da alcune interviste rilasciate a domenica in e riproposte il 25 maggio 2025 nella trasmissione ‘Il meglio di…’.
Come è nato il legame con sergio leone
Quando pensa ai suoi inizi, Verdone torna spesso a quel momento preciso in cui un maestro come sergio leone ha deciso di puntare su di lui. Leone vide tre puntate di ‘No stop’, la trasmissione televisiva di cui Verdone faceva parte, e intuì il potenziale di quei personaggi comici tanto originali da meritare un film. Questo portò alla nascita di ‘Un sacco bello’, il primo lungometraggio firmato da Verdone, con Leone come produttore.
Il sostegno di un gigante del cinema italiano
Verdone stesso ha definito l’apporto di Leone fondamentale, non solo per aver creduto in lui ma anche per la vicinanza sul piano della regia: un colosso del cinema italiano che sostenne un giovane attore e regista. Quel supporto ha segnato l’inizio di una carriera che ancora oggi continua a essere apprezzata dal pubblico e dalla critica. Un rapporto che Verdone ricorda con grande rispetto e riconoscenza.
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Ricordi negli studi di domenica in e l’importanza di “un sacco bello”
Il legame con la televisione e i luoghi del passato rimane forte per Verdone. Durante una delle sue ospitate a domenica in ha raccontato un retroscena legato proprio agli studi dove girò la prima pellicola. Quegli ambienti all’epoca erano il salotto di ‘Un sacco bello’, e il regista attore ha sottolineato l’emozione che prova ogni volta che vi ritorna. Racconta di essere stato uno degli ultimi artisti a lavorare in quei grandi studi, che poi la Rai ha destinato a usi differenti.
Aneddoti di famiglia durante il programma “il meglio di…”
Quel pezzo di storia personale si mescola a ricordi familiari che Verdone ha condiviso anche nel programma ‘Il meglio di…’. Ha descritto l’atmosfera familiare con aneddoti che mostrano la complessità del rapporto con i genitori. Ricorda, ad esempio, una serata in casa sua con tanti amici della musica classica interrotta dall’arrivo improvviso di zii dal carattere più vivace, che provocarono la vergogna dei genitori. Questo episodio resta nella memoria come un esempio di quella vita vissuta con forti contrasti.
L’influenza della famiglia e i valori di mario verdone
L’influenza della famiglia sulle scelte di Carlo Verdone è un tema ricorrente. In particolare suo padre Mario ha avuto un ruolo decisivo nei momenti più difficili. Racconta Verdone di essere stato bocciato in quarto ginnasio per motivi disciplinari, con il papà che reagì in modo severo, portando via la batteria con cui il figlio suonava. Quel gesto sembrava indicare una rottura temporanea.
Un gesto di apertura oltre la severità
Eppure pochi giorni dopo il clima cambiò. Mario decise di portarlo al concerto dei Beatles, un evento unico per l’Italia di quel periodo, riconoscendo che la musica e l’arte stavano vivendo una trasformazione epocale. Mario capì quel cambiamento e volle condividere quella esperienza, mostrando un’apertura verso ciò che stava arrivando. Fu un segnale di fiducia e un invito a condividere nuovi orizzonti artistici.
Fede ed emozioni: tra rabbia e speranza secondo verdone
Carlo Verdone ha spesso parlato della sua fede come un punto di riferimento nella vita. Durante l’intervista ha affermato che quella dimensione ha una forza potente, capace di accompagnare anche nei momenti più difficili. Rivela che le sofferenze, in particolare quella dei bambini malati, lo colpiscono profondamente e lo portano a riflettere.
Ha citato anche il giubileo come un momento carico di speranza per molti, un’occasione per rinnovare la fiducia nel futuro. Non manca poi un paragone tra la società attuale e quella di qualche decennio fa: oggi ci sono molte palestre piene ma chiese vuote, un segno di come cambiano le priorità delle persone. Il racconto di Verdone non solo attraversa il suo percorso artistico ma entra nelle sue esperienze più intime, che continuano a influenzare il suo modo di vedere il mondo.