Non va lasciato in strada né gettato dove capita: il divano è un rifiuto ingombrante e va portato in isola ecologica. Ma può anche avere una seconda vita
Ogni giorno produciamo rifiuti. Alcuni si smaltiscono facilmente — carta, vetro, plastica — altri invece pongono domande più complicate. Tra questi ci sono i rifiuti ingombranti, come un vecchio divano, che non può semplicemente finire accanto ai cassonetti o per strada.
Le amministrazioni comunali lo ripetono con campagne informative e avvisi pubblici: ciascun tipo di rifiuto ha una destinazione precisa. Il divano ne è un esempio concreto. Quando diventa inutilizzabile o troppo rovinato, non può essere abbandonato in strada: va conferito correttamente, secondo le indicazioni previste dal proprio Comune.
Dove si smaltisce un divano usato: le regole da seguire
Il divano è considerato un rifiuto ingombrante. Non va smaltito come un sacco della plastica o una bottiglia di vetro. Per questo, ogni Comune mette a disposizione uno o più centri di raccolta, chiamati anche isole ecologiche, dove è possibile consegnare oggetti voluminosi in modo gratuito e regolamentato.
Tipo di rifiuto | Dove si smaltisce |
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Divano, poltrona, materasso, armadio, sedie, rete del letto | Isola ecologica comunale o ritiro su appuntamento da parte dell’ente gestore dei rifiuti |
La modalità più semplice è portarlo personalmente al centro di raccolta. Ma in molte città esiste anche un servizio gratuito di ritiro a domicilio, su prenotazione. Basta una telefonata o una segnalazione online e gli operatori passano a ritirarlo in un giorno prestabilito.

L’abbandono in strada è considerato illecito e soggetto a sanzioni amministrative, spesso anche salate. I Comuni, grazie alle videocamere ambientali, riescono ormai facilmente a individuare i responsabili degli abbandoni abusivi.
Prima di gettarlo via, vale comunque la pena verificare lo stato del divano: se è integro o riparabile, ci sono opzioni alternative che evitano sprechi e favoriscono il riuso.
Quando non buttare: riuso, copridivano e rivendita
Non sempre un divano logoro è davvero da buttare. Se la struttura è ancora solida, si può valutare un recupero funzionale o estetico.
Tra le opzioni più semplici c’è quella del riciclo creativo: esistono in commercio copridivani economici in vari materiali e fantasie, perfetti per coprire macchie o segni di usura. Così il divano può trovare nuova collocazione in una camera secondaria, in una sala hobby o in una zona relax non principale.
Se invece è in buone condizioni, il divano può essere donato o anche rivenduto online attraverso le piattaforme dedicate al mercato dell’usato. Un’opzione sostenibile che permette di evitare sprechi e prolungare la vita utile di un oggetto ancora funzionale.
Dove non arriva la vendita, ci sono anche associazioni caritative che raccolgono mobili usati per famiglie in difficoltà. Basta fare una telefonata o consultare i siti ufficiali: molte organizzazioni si occupano anche del ritiro.
Insomma, prima di portare il vecchio divano all’isola ecologica, vale sempre la pena farsi una domanda in più: può ancora servire a qualcuno?