Bonus idrico 2025 in sardegna: ultime ore per inviare la domanda e dettagli su importi e requisiti
Il bonus idrico 2025 in Sardegna offre agevolazioni per famiglie a basso reddito, con scadenza imminente per la domanda. Importi variabili in base all’ISEE e requisiti specifici da rispettare.

Il bonus idrico 2025 in Sardegna è un contributo economico destinato alle famiglie a basso reddito con utenza idrica attiva e regolare, da richiedere entro 3 giorni tramite i comuni o il portale EGAS. - Unita.tv
Il bonus idrico 2025 si divide in due tipi di agevolazioni: una riservata esclusivamente alla Sardegna e l’altra diffusa a livello nazionale. Questo contributo serve ad alleviare le spese legate al consumo dell’acqua per le famiglie con redditi bassi. Oggi il focus riguarda proprio la misura sarda, per la quale restano appena 3 giorni per presentare la domanda. Vediamo nel dettaglio a chi spetta, come funziona e quali sono le regole per accedere all’incentivo.
Importi e requisiti economici per il bonus idrico in sardegna
Il calcolo del bonus idrico in Sardegna si basa principalmente sulla fascia di reddito ISEE del nucleo famigliare. Per chi ha un ISEE compreso tra 9.000€ e 20.000€, il contributo riconosciuto è di 20 euro. Per le famiglie con un ISEE sotto i 9.000 euro, invece, l’importo sale a 25 euro.
Le condizioni non si fermano al solo reddito. Per beneficiare del bonus è indispensabile che l’intestatario della fornitura idrica abbia un contratto regolare e sia residente in Sardegna. L’utenza deve essere attiva sotto la gestione Abbanoa Spa. Quest’ultimo punto è importante perché limita il riconoscimento dell’agevolazione a un solo contratto per ogni famiglia.
Leggi anche:
La misura non copre più utenze o contratti multipli all’interno dello stesso nucleo familiare. Questo significa che, anche se una famiglia possiede più utenze, potrà accedere al bonus soltanto per una di esse. Questo dettaglio serve a garantire una distribuzione più equa delle risorse.
Differenze tra utenza diretta e indiretta secondo l’ente territoriale egas
L’ente Egas, che sovrintende al sistema idrico in Sardegna, ha fatto chiarezza su due tipi di utenze che possono accedere al bonus: dirette e indirette. Le utenze dirette sono intestate a un singolo cittadino la cui residenza deve combaciare con l’indirizzo della fornitura riportata in fattura.
Per le utenze indirette, invece, la situazione è diversa. Si riferiscono a forniture aggregate o condominiali, dove l’indirizzo è collegato all’utenza dell’edificio o del complesso abitativo. In questo caso almeno un membro della famiglia, con ISEE conforme ai limiti previsti, deve risultare residente nello stesso luogo indicato per la fornitura.
Questa distinzione è utile per evitare duplicazioni e per tenere il controllo sui beneficiari reali delle agevolazioni. Serve a limitare eventuali richieste non rispondenti ai criteri stabiliti e a rafforzare la correttezza nell’assegnazione del bonus.
Come presentare la domanda e ultime scadenze per i residenti in sardegna
Per chi abita in alcune città della Sardegna, come Cagliari, Sestu, Alghero, Assemini, Capoterra, Arbus, Monserrato e Selargius, la domanda va inoltrata tramite i comuni territoriali. Le amministrazioni locali gestiscono direttamente il procedimento, offrendo canali telematici dedicati.
Per chi non possiede lo SPID o preferisce un’altra modalità, c’è la possibilità di registrarsi direttamente al portale EGAS. Questo passaggio consente di completare la procedura online senza complicazioni. Il termine per presentare la domanda è già vicino: restano solo 3 giorni dalla data di scadenza ufficiale.
È fondamentale che le richieste arrivino entro questo termine perché dopo non sarà più possibile accedere all’agevolazione regionale. Chi non si è ancora mosso dovrà mettere subito mano a documenti e dati necessari per compilare il modello, evitando ritardi che comporterebbero la perdita del bonus.
Come funziona il bonus idrico 2025 dedicato alla sardegna
Il bonus idrico integrativo per il 2025 è nato per sostenere chi in Sardegna fatica a sostenere l’aumento dei costi dell’acqua. Non si tratta solo di un aiuto isolato: questa misura si aggiunge al contributo in vigore a livello nazionale, offrendo una forma di supporto più articolata per le famiglie con un ISEE basso. L’obiettivo è ridurre, per quanto possibile, il peso della bolletta idrica.
Il contributo si traduce in un trasferimento economico diretto, riconosciuto alle famiglie residenti in Sardegna. L’intervento si rivolge soprattutto a chi rispetta parametri economici precisi, con una soglia di reddito che fa da spartiacque per l’entità dell’incentivo. Il bonus, inoltre, riguarda esclusivamente chi ha una fornitura regolare di acqua, intestata direttamente o indirettamente, attraverso Abbanoa Spa, l’azienda responsabile del servizio idrico nell’isola.
Essenziale per accedere alla misura è anche la residenza in Sardegna e il possesso di un contratto idrico in regola. Questa attenzione ai dettagli garantisce che l’aiuto vada realmente alle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà economica e che vivono nell’isola, con un’utenza controllata.