Home Aumento pensioni da giugno: ecco chi riceverà fino a 747 euro al mese (ma in pochi ne parlano)

Aumento pensioni da giugno: ecco chi riceverà fino a 747 euro al mese (ma in pochi ne parlano)

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Da giugno 2025 aumentano le pensioni minime grazie alle nuove maggiorazioni sociali: ecco le cifre aggiornate, i requisiti e cosa cambia per i pensionati con redditi bassi - Unita.tv

Da giugno 2025 aumentano le pensioni minime grazie alle nuove maggiorazioni sociali: ecco le cifre aggiornate, i requisiti e cosa cambia per i pensionati con redditi bassi.

A partire da giugno 2025, le pensioni minime aumentano grazie all’adeguamento delle maggiorazioni sociali, una misura pensata per sostenere i pensionati economicamente più fragili. In un contesto segnato da inflazione persistente e crescente difficoltà nel far fronte alle spese quotidiane, l’intervento rappresenta un aiuto concreto per le fasce più deboli della popolazione.

Di quanto aumentano le pensioni minime

L’importo della maggiorazione sociale mensile passa da 136,44 euro a 144,44 euro, con un incremento netto di 8 euro al mese, pari a 96 euro all’anno.
Chi possiede i requisiti per ricevere l’intera maggiorazione potrà arrivare a percepire fino a 747,84 euro al mese.
Si tratta di una somma extra riservata solo a chi rientra nelle soglie reddituali stabilite, distinta dall’assegno sociale e destinata a integrare i trattamenti pensionistici minimi.

A chi spetta l’aumento: i requisiti reddituali aggiornati

Per accedere all’aumento è necessario rientrare in determinati parametri di reddito:

  • Reddito personale annuo massimo: 9.721,92 euro

  • Reddito complessivo (coniugi): 16.724,89 euro
    Questi limiti permettono di concentrare l’aiuto su chi è davvero in difficoltà, in linea con quanto previsto dalle politiche sociali degli anni precedenti.

L’aumento delle maggiorazioni sociali è parte di una strategia più ampia per rafforzare il sostegno ai pensionati a basso reddito. Pur non colmando del tutto la distanza tra il trattamento minimo e il costo reale della vita, offre un sollievo economico mirato in un momento in cui le spese per beni essenziali continuano a salire.

Gli anziani, spesso esclusi dai meccanismi di rivalutazione pieni, necessitano di misure specifiche per garantire un livello di vita dignitoso. Questa integrazione mensile, sebbene modesta, si inserisce come una risposta immediata a un’emergenza reale.

Le maggiorazioni sociali: uno strumento fondamentale per chi ha meno

Introdotte per integrare le pensioni al di sotto di una soglia minima, le maggiorazioni non sono automatiche ma concesse su richiesta e dopo verifica dei redditi.
Il loro valore viene aggiornato periodicamente in base al costo della vita, e rappresentano una garanzia di base per i pensionati più vulnerabili.
Chi riceve una pensione bassa può fare domanda all’INPS se rientra nei requisiti, beneficiando così dell’aumento da giugno 2025.

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Da giugno 2025 aumentano le pensioni minime grazie alle nuove maggiorazioni sociali: ecco le cifre aggiornate, i requisiti e cosa cambia per i pensionati con redditi bassi – Unita.tv

Con l’aumento del costo di farmaci, bollette e generi alimentari, i pensionati con redditi minimi vivono spesso una condizione di disagio quotidiano.
L’integrazione, anche se contenuta, mira a proteggere il potere d’acquisto e a prevenire forme di povertà strutturale tra gli anziani. Se ben gestita e potenziata nel tempo, può diventare uno strumento centrale nella lotta all’esclusione sociale.

Oltre al valore simbolico, l’aumento delle maggiorazioni potrebbe aprire la strada a nuovi interventi, come l’aggiornamento delle soglie reddituali o l’estensione della platea.
L’obiettivo? Garantire una soglia minima di dignità economica per tutti i cittadini anziani, indipendentemente dalla loro storia contributiva.
Un passo che, se seguito da ulteriori riforme, potrebbe cambiare il volto della previdenza sociale italiana.