Assegni familiari 2025 previsti aumenti dello 0,8% da luglio con nuovi requisiti e beneficiari specifici
L’aggiornamento degli assegni familiari per il 2025 prevede un aumento dello 0,8% e modifica le categorie di beneficiari, escludendo figli e orfani a favore di congiunti in specifiche condizioni.

L'ISTAT ha aggiornato al 0,8% gli assegni familiari per il periodo luglio 2025 - giugno 2026, ridefinendo i beneficiari in seguito all’introduzione dell’assegno unico e universale, con nuove regole e criteri reddituali più selettivi. - Unita.tv
L’istat ha aggiornato la rivalutazione degli assegni familiari che verranno erogati dal primo luglio 2025 fino al 30 giugno 2026. Il nuovo aumento, dello 0,8%, riguarda il calcolo degli importi e tiene conto anche dei criteri reddituali necessari per poter accedere a questo beneficio. Con l’introduzione dell’assegno unico e universale, cambiano le categorie di familiari che possono richiedere l’assegno nucleo familiare , escludendo figli e orfani ma riservandolo a fratelli, sorelle, coniugi e nipoti in particolari condizioni.
Come cambia il calcolo con l’aumento dello 0,8% per gli assegni familiari 2025
L’ultimo aggiornamento degli assegni familiari, pubblicato con la circolare numero 92 del 2025, prevede un aumento dello 0,8% sugli importi riconosciuti ai beneficiari. Questa rivalutazione segue l’andamento del FOI registrato nei mesi precedenti. L’applicazione della misura decorre dal primo luglio 2025 e rimane valida fino al 30 giugno 2026.
Categorie di lavoratori interessate dalla revisione
La revisione riguarda diverse categorie di lavoratori, tra cui dipendenti del settore agricolo, impiegati e operai del settore privato, così come coloro che percepiscono un assegno previdenziale o lavorano per aziende che hanno dichiarato fallimento o cessato l’attività. Questo aggiornamento riguarda quindi un ampio spettro di lavoratori, sottolineando il ruolo fondamentale degli assegni familiari come supporto economico.
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Beneficiari e condizioni per chiedere gli assegni familiari nel 2025
Dal 2025, con l’introduzione dell’assegno unico e universale, l’erogazione degli assegni familiari tradizionali ha subito modifiche importanti. L’anf è destinato esclusivamente a nuclei familiari in cui sono presenti fratelli, sorelle, nipoti o coniugi, escludendo invece la possibilità di richiederlo per figli e orfani, che rientrano nella copertura dell’assegno unico.
Anche cittadini extracomunitari possono presentare domanda, nel caso i familiari convivano in Italia oppure risiedano in Paesi con cui l’Italia ha stipulato convenzioni bilaterali. Questa valutazione della residenza risulta essenziale per stabilire il diritto all’assegno, rendendo il sistema più selettivo rispetto al passato.
Queste novità dimostrano come l’attenzione si concentri su situazioni più specifiche, privilegiando nuclei familiari particolari che possono aver bisogno di un sostegno economico aggiuntivo in condizioni precise.
Determinazione degli importi e casi di maggiorazione specifici
Gli importi degli assegni variano in base al reddito complessivo del nucleo familiare, al numero dei componenti e al tipo di composizione familiare. L’aumento dello 0,8% si applica in modo mirato a famiglie che non hanno figli, ma che includono altri congiunti come fratelli, sorelle o nipoti, specie in presenza di condizioni di inabilità di uno dei membri.
Tra i beneficiari con maggiorazione rientrano anche nuclei monoparentali senza figli, ma con altri parenti a carico, così come famiglie in cui uno dei coniugi è inabile senza avere figli. Ancora, è previsto un riconoscimento per singoli richiedenti che vivono separati, celibi o nubili, e che hanno coniugi residenti all’estero in Paesi senza convenzioni con l’Italia.
La definizione del reddito valido per accedere all’assegno richiede la presentazione di documentazione fiscale aggiornata, tenendo conto di detrazioni e oneri deducibili. Questo elemento è decisivo per evitare indebiti e per rendere il sistema più giusto nel riconoscimento del sostegno ai nuclei in difficoltà.
Novità burocratiche e aspetto legislativo sugli assegni familiari 2025
La circolare 92 del 2025 pubblicata dall’istituto ufficializza le nuove soglie economiche e mette in chiaro i requisiti di accesso per chi chiede gli assegni familiari. Il documento segue le disposizioni legislative introdotte con l’assegno unico e universale, che ha rivoluzionato il sistema di sostegni alle famiglie in Italia.
In questo contesto burocratico, emerge un cambio nelle categorie di beneficiari e una restrizione degli assegni tradizionali solo a casi specifici. La novità più significativa riguarda l’esclusione dei figli e degli orfani dagli assegni familiari, inserendoli nella più ampia platea dell’assegno unico.
Questa scelta ribadisce la volontà delle istituzioni di razionalizzare il sistema di supporto economico, evitando sovrapposizioni e garantendo un filtro più netto sui requisiti reddituali. Restano comunque ampi i casi in cui l’assegno familiare può essere richiesto, soprattutto in presenza di situazioni particolari come la convivenza di fratelli o nipoti con disabilità o inabili.
Scenari futuri e impatto pratico per lavoratori e famiglie nel 2025
L’adeguamento allo 0,8% riflette l’attenzione a mantenere il potere d’acquisto degli assegni familiari almeno stabile nel tempo, fronteggiando gli effetti dell’inflazione media riscontrata nell’ultimo anno. L’aggiornamento interessa migliaia di famiglie italiane, soprattutto quelle in cui uno o più membri svolgono lavori dipendenti nel settore privato o agricolo.
Le modifiche introdotte con l’assegno unico separano nettamente la gestione degli assegni, creando due sistemi destinati a categorie diverse di familiari. Per molti, soprattutto per chi ha fratelli o sorelle in condizioni di carico, la rivalutazione rappresenta un sostegno importante in momenti segnati da costi della vita più elevati.
Le novità nelle norme e la trasparenza nella definizione dei requisiti fiscali aiuteranno a facilitare la domanda e a garantire una distribuzione più mirata degli assegni. Questo aggiornamento conferma il ruolo centrale di queste prestazioni economiche nella rete di supporto alle famiglie italiane in una fase di forte attenzione alle condizioni socio-economiche.