Alla Caritas spunta un murale di Papa Francesco con salvagente: un’immagine che parla ai cuori

Milano, 9 maggio 2025 – Una mattina come tante, ma con una sorpresa che ha lasciato senza parole operatori e volontari. Sulla parete esterna della sede di Caritas Ambrosiana in via San Bernardino 4, è apparso un murale che raffigura Papa Francesco con un giubbotto di salvataggio arancione e il piccolo Alan Kurdi ai suoi piedi. L’opera, dal titolo “Franciscus – The Hope”, è firmata dall’artista pop contemporaneo aleXsandro Palombo ed è subito diventata un simbolo potente di memoria, fraternità e umanità.

A raccontarlo è stato il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti, che ha definito il murale «una bella sorpresa e un regalo inaspettato, un omaggio visivo al lavoro quotidiano che operatori e volontari svolgono accanto ai migranti, sia vicini che lontani».

Il messaggio visivo di Palombo: Papa Francesco e Alan Kurdi come icone urbane

L’immagine di Papa Francesco è intensa e ricca di significati. Indossa un saio francescano, simbolo di povertà, rinuncia e dedizione, e un giubbotto di salvataggio, chiaro riferimento a chi rischia la vita per attraversare il mare in cerca di una speranza. Accanto a lui, il corpo senza vita di Alan Kurdi, il bambino siriano morto nel 2015 e diventato simbolo universale della tragedia migratoria nel Mediterraneo.

Secondo Palombo, il murale è «una Pietà contemporanea»: Francesco accoglie il bambino in un gesto di compassione profonda, tra sacro e umano, tra denuncia e testimonianza silenziosa. Un’immagine che, come nello stile dell’artista, non lascia spazio all’indifferenza.

Un’opera urbana per non dimenticare e per agire

Il murale si trova proprio sotto la storica scritta “Ce n’est pas seulement de pain – Non di solo pane”, comparsa al Padiglione Vaticano di Expo 2015, e riprende perfettamente lo spirito di quel messaggio: l’uomo ha bisogno di pane materiale, ma anche di dignità, accoglienza e fraternità. «A dieci anni da Expo – ha osservato Gualzetti – questa coincidenza è significativa: serve ricordare che ogni essere umano ha bisogno di speranza concreta e spirituale».

L’opera è comparsa nei giorni dei Novendiali, il periodo di preghiera e lutto per la morte del Santo Padre, mentre la Chiesa si prepara a scegliere il suo successore. Un gesto non casuale da parte dell’artista, già noto per aver ritratto Papa Francesco come un senzatetto nel murale “Caritas”.

Tre pensieri di Papa Francesco sui migranti: parole che restano

In occasione della pubblicazione dell’opera, aleXsandro Palombo ha voluto condividere tre citazioni emblematiche di Papa Francesco sul tema delle migrazioni:

  • Le migrazioni costituiranno un elemento fondante del futuro del mondo, ma oggi esse risentono di una perdita di quel senso della responsabilità fraterna, su cui si basa ogni società civile” – Enciclica Fratelli Tutti, 3 ottobre 2020.

  • Alan Kurdi è un simbolo che va oltre un bambino morto nella migrazione: un simbolo di civiltà che muoiono. È necessario custodire il diritto alla migrazione e accompagnare chi arriva. L’integrazione è la chiave” – 8 marzo 2021.

  • I trafficanti di esseri umani siano fermati. I viaggi della speranza non devono più diventare viaggi della morte. Le acque del Mediterraneo non devono più essere insanguinate” – 5 marzo 2023.

L’impegno di Palombo: arte, memoria e diritti umani

aleXsandro Palombo, artista e attivista schivo ma profondamente incisivo, è noto a livello internazionale per le sue opere provocatorie e riflessive, che si concentrano su diritti umani, inclusione, memoria storica, disuguaglianze e valori civili. Solo poche settimane fa ha inaugurato a Roma, presso il Museo della Shoah, il murale “The Star of David” dedicato a Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah e grande amica di Papa Francesco.

Franciscus – The Hope” non è solo un tributo, ma una chiamata etica rivolta a tutti: un invito a guardare in faccia il dolore e a non dimenticare. In un’epoca che tende a rimuovere e distrarre, Palombo dimostra che l’arte può ancora scuotere le coscienze, ricordarci che la speranza nasce dagli ultimi, e che Papa Francesco, anche dopo la sua scomparsa, continua a essere una voce viva tra le persone.