Home Albo d’oro Conference League 2024-2025: il Betis e il Chelsea in lotta per il titolo a Wroclaw

Albo d’oro Conference League 2024-2025: il Betis e il Chelsea in lotta per il titolo a Wroclaw

La finale della Conference League 2024-2025 a Wroclaw vedrà sfidarsi Betis e Chelsea, con in palio un trofeo che potrebbe segnare la storia di entrambe le squadre.

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La finale della Conference League 2024-2025 a Wroclaw vedrà sfidarsi Betis e Chelsea, con in palio il quarto titolo di una competizione europea giovane e in crescita, tra tradizione e nuove ambizioni. - Unita.tv

La finale della Conference League 2024-2025 sta per incoronare il quarto campione di questa competizione europea, ancora giovane ma già piena di storie da raccontare. Allo stadium di Wroclaw, a Breslavia, si sfideranno Betis e Chelsea per conquistare un trofeo che fino a oggi è stato sollevato solo da tre squadre diverse. La Conference League, nata nel 2021 per riportare un terzo giro di coppe europee, è ormai pronta a scrivere un nuovo capitolo, in un quadro dove l’Italia tiene ancora vivi i suoi sogni.

Le origini e l’evoluzione della conference league in europa

La Conference League è stata introdotta dalla Uefa nel 2021, segnando un cambiamento importante nell’organizzazione del calcio europeo. Dopo oltre vent’anni in cui il massimo delle competizioni continentali era rappresentato da due coppe principali, la Champions League e l’Europa League, la terza coppa ha riportato in campo molte squadre di nazioni meno blasonate o seconde linee dei grandi campionati.

Questa competizione ha preso il posto della vecchia Coppa delle Coppe, soppressa nel 1999. La decisione di aggiungere questo trofeo è stata pensata per spingere club dalle città e dai campionati meno considerati a qualificarsi per una fase finale europea. Finora la Conference League ha avuto quattro edizioni e ciascuna finale ha promosso un club diverso, confermando l’equilibrio tra le squadre in gara.

La coppa, quindi, ha raccolto interesse rapido, attirando pubblico e mediatici, soprattutto nelle fasi finali. Il fatto che sia una competizione relativamente nuova la rende particolarmente aperta a sorprese e risultati non scontati, assegnando un appeal particolare all’attuale stagione 2024-2025.

Il cammino verso la finale: betis e chelsea a confronto

La partita decisiva fra Betis e Chelsea promette spettacolo, viste le caratteristiche e il percorso di entrambe. Il Betis, squadra spagnola con poca tradizione europea, ha raggiunto la finale dopo aver eliminato la Fiorentina, avversaria italiana che per due volte aveva visto svanire il sogno della finale negli anni precedenti.

Il cammino della squadra allenata da Manuel Pellegrini è stato segnato da prove di solidità e momento di gioco concreto. Il tecnico cileno, noto per la semifinale raggiunta con il Villarreal in Champions League, porta esperienza e consapevolezza in questa finale, pronti a scrivere una pagina importante per la storia del club.

Il Chelsea, invece, è una realtà ben più affermata nel calcio internazionale. I Blues si presentano alla finale come la squadra con maggior tradizione europea, avendo già vinto la Champions League, la Coppa delle Coppe e l’Europa League. Questo li rende un avversario di peso, abituato a giocare partite decisive in campo europeo.

Le quote, allo stato attuale della vigilia del 28 maggio 2025, indicano un equilibrio nella sfida, con risultati incerti sia sul piano tattico che emotivo. Entrambe le squadre hanno motivazioni forti e il pubblico attende una finale intensa.

Il peso storico e le chance di vittoria fra tradizione e novità

Il peso della storia pende a favore del Chelsea, abituato a vestire il ruolo di protagonista in Europa. La possibilità di diventare la prima squadra a vincere quattro diverse competizioni sotto l’egida Uefa accresce ancor di più la posta in palio. Questo primato sarebbe condiviso solo con il Barcellona, che però aveva vinto le Coppe delle Fiere non ufficialmente riconosciute.

Il Betis, dal canto suo, arriva alla sfida senza grandi trofei internazionali alle spalle. Tra i suoi successi spiccano solo un campionato vinto quasi un secolo fa e tre Coppe del Re, l’ultima delle quali nel 2022. L’esperienza internazionale di Pellegrini è il valore su cui si fonda il sogno di gloria per i biancoverdi.

La finale mette in palio non solo un trofeo, ma un pezzo di storia da aggiungere all’albo d’oro di una competizione ancora giovane. Il trofeo potrebbe essere il primo riconoscimento continentale di rilievo nella bacheca del Betis, oppure l’ennesima conferma del ruolo europeo del Chelsea.

I protagonisti italiani e il ruolo della fiorentina nella manifestazione

La Conference League ha visto la Fiorentina come grande protagonista nelle sue prime edizioni. La squadra toscana ha raggiunto la finale in due occasioni, subendo sconfitte contro West Ham e Olympiakos. Quest’anno la vittoria del Betis contro i viola in semifinale ha impedito alla squadra di candidarsi per un terzo appuntamento consecutivo con la finale.

La Fiorentina continua a rappresentare un punto di riferimento italiano nella competizione. Le possibilità della squadra di conquistare un trofeo internazionale rimangono vive, anche se si spostano sulla prossima stagione. Qualora dovessero vincere l’Europa League, diventerebbero il primo club del Paese a ottenere un successo europeo dopo anni.

Dal lato degli allenatori, l’eventuale trionfo di Enzo Maresca con il Chelsea segnerebbe un risultato significativo. Conquistare la Conference League farebbe di lui il quarto tecnico italiano a guidare una squadra a vincere un titolo europeo diverso, dopo i successi di Di Matteo, Sarri e Vialli.

L’impegno degli italiani e in particolare della Fiorentina nella Conference League attira attenzione sia dal punto di vista sportivo che simbolico, dimostrando che la competizione è diventata terreno di confronto internazionale anche per i club nostrani.

La finale di Wroclaw racconta quindi una storia che va oltre il semplice risultato. Metterà a confronto tradizione e desiderio di affermazione, confermando o rivoluzionando l’attuale albo d’oro di questa terza coppa europea. La posta in palio definisce non solo un vincitore ma anche l’identità che la Conference League si sta costruendo.