A Garlasco nuove indagini sull’impronta di Andrea Sempio rilanciano il caso Chiara Poggi
La riapertura del caso di Garlasco si concentra sull’impronta di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, che potrebbe rivelare nuovi sviluppi nell’inchiesta sull’omicidio.

La riapertura del caso Garlasco si concentra su una nuova impronta attribuita ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, che potrebbe riaprire le indagini e mettere in discussione le conclusioni precedenti. - Unita.tv
La riapertura del caso di Garlasco porta al centro dell’attenzione l’impronta attribuita ad Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, un elemento che potrebbe tracciare nuovi sviluppi sull’inchiesta. Dopo anni di sospetti e di indagini, la rinnovata analisi delle tracce lasciate sulla scena del delitto emerge come una possibile chiave per chiarire la presenza di Sempio nella villetta il giorno in cui Chiara Poggi è stata uccisa. Non a caso, il confronto tra le dichiarazioni dell’indagato e le prove raccolte dal reparto scientifico apre interrogativi importanti sul metodo e sulle valutazioni fatte in passato.
Impronta trovata in cantina e nuove valutazioni sulle prove
L’impronta scoperta in cantina, vicino al muro accanto al corpo di Chiara Poggi, ha riacceso l’attenzione sulla presenza di Andrea Sempio al momento del delitto. Questa traccia, insieme al dna rinvenuto sotto le unghie della vittima, porta ora a considerare Sempio come principale sospettato. Le autorità hanno rivisitato tutti i reperti raccolti, esaminando con attenzione ogni dettaglio che possa confermare o contraddire le affermazioni di Sempio. Quest’ultimo sostiene infatti di essere stato un visitatore abituale della villetta e di aver avuto libero accesso a tutte le stanze, inclusa quella della vittima, dove si dedicava a giocare al pc e ai videogiochi nella saletta tv. Tali confessioni mettono in discussione la genuinità di alcune esclusioni fatte dalla prima inchiesta, in cui la figura di Sempio era stata quasi del tutto ignorata.
Analisi scientifica e selezione dei reperti
Nel contesto del nuovo corso investigativo, l’analisi scientifica gioca un ruolo centrale. La scena del crimine viene riesaminata sotto una luce diversa, ma bisogna considerare che, nel 2007, la scelta dei reperti da analizzare fu guidata da una lista di persone ritenute abituali frequentatrici dell’abitazione Poggi. Sempio, contro quanto sostenuto adesso, non figurava in quell’elenco. Questa nuova interpretazione delle informazioni apre spazi ad approfondimenti, cercando di capire se la presenza della sua impronta sia un fatto casuale o determinante.
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le dichiarazioni di Andrea Sempio e il confronto con le indagini originali
Andrea Sempio, durante gli interrogatori e le dichiarazioni rilasciate negli ultimi mesi, ha sottolineato la sua abitudine a passare molto tempo nella villetta dei Poggi. Ha spiegato di aver girato in tutta la casa, usando spesso il pc nella camera di Chiara e trascorrendo ore nella saletta tv a giocare ai videogames. Queste testimonianze, però, sembrano in contrasto con i dati raccolti dal reparto RIS nel 2007, che non aveva preso in considerazione il suo nome.
All’epoca, la famiglia Poggi aveva fornito alla polizia una lista di circa 48 persone che frequentavano stabilmente la villetta. In questa lista comparivano amici del fratello di Chiara, tecnici e altre persone che erano autorizzate ad accedere al luogo. Andrea Sempio non era presente tra questi nomi. I genitori della vittima avevano affermato di conoscerlo, ma sostenevano che lui raramente entrasse in casa; preferiva aspettare fuori suonando il campanello, in attesa che l’amico uscisse per poi incontrarlo all’esterno. Questo dettaglio ha portato gli investigatori a escluderlo inizialmente dalle analisi delle impronte, mentre ora viene valutato diversamente, aprendo nuove ipotesi investigative.
Spaccatura tra versioni diverse
La discrepanza tra le affermazioni di Sempio e quanto riscontrato dalle indagini di allora crea una spaccatura. Il nuovo esame scientifico, quindi, cerca di far luce su quale versione sia più aderente alla realtà. Non è escluso che approfondimenti ulteriori possano rivelare se l’impronta rinvenuta sia davvero un segno della sua presenza o un elemento lasciato in situazioni diverse rispetto al giorno dell’omicidio.
rivalutazione delle prove scientifiche e implicazioni per il caso di Garlasco
La storia del delitto di Chiara Poggi resta uno dei casi più controversi della cronaca italiana recente. Le analisi del reparto RIS nel 2007 si basarono sulle informazioni fornite dalla famiglia e sulle prove disponibili in quel momento, limitando il campo delle indagini a quelle persone ritenute direttamente coinvolte o entrate nella villetta attorno al giorno del delitto. In quel quadro, l’impronta attribuita a Andrea Sempio non venne valutata perché non corrispondeva a nessuno dei soggetti inseriti nella lista.
Ora, la nuova attenzione rivolta a questa traccia impone un esame più approfondito delle modalità con cui vennero raccolti e interpretati i dati scientifici in precedenza. Si rafforzano i dubbi sulla correttezza di alcune esclusioni preventive durante le prime fasi dell’indagine. L’analisi del dna sotto le unghie di Chiara Poggi, già in passato riconosciuta come prova rilevante, è ora associata a queste impronte, mostrando una possibile presenza diretta o indiretta di Sempio sul luogo del delitto.
Questi elementi, messi a confronto con le sue dichiarazioni sul libero accesso alla villetta, danno una diversa prospettiva sul ruolo che avrebbe potuto ricoprire. La rivalutazione delle prove scientifiche potrebbe orientare le indagini verso una nuova ricostruzione dei fatti, mettendo in discussione le conclusioni precedenti e ampliando la cerchia degli indagati. La sfida per gli investigatori rimane quella di capire se l’impronta in cantina sia frutto di una presenza abituale o sia legata a quell’evento tragico.
Il caso Garlasco si arricchisce dunque di nuove tracce, che inducono a considerare ancora una volta la complessità delle dinamiche che hanno portato alla morte di Chiara Poggi. Le indagini proseguono nel tentativo di scoprire ogni dettaglio utile a far emergere la verità nascosta dietro quel delitto.