Colossal Biosciences ha recentemente fatto notizia con un annuncio che ha catturato l’attenzione di scienziati e appassionati di storia naturale: la nascita di due cuccioli di lupo, Romolo e Remo, che rappresentano il primo tentativo di riportare in vita una specie estinta da oltre 10.000 anni, il dire wolf. Questo evento segna un passo significativo nel campo della de-estinzione, una pratica che mira a ripristinare specie scomparse utilizzando tecnologie avanzate di ingegneria genetica.
La nascita dei cuccioli di dire wolf
Il 1° ottobre 2024, Romolo e Remo sono venuti alla luce grazie a un processo innovativo che ha coinvolto la modifica genetica di lupi grigi. Colossal Biosciences ha utilizzato un genoma completo di dire wolf, ricostruito a partire da antichi campioni di DNA risalenti a 11.500 e 72.000 anni fa. Questo approccio ha permesso di ottenere cuccioli che presentano caratteristiche fisiche simili a quelle dei loro antenati estinti, come un mantello bianco e dimensioni maggiori.
L’azienda ha condiviso un audio che riproduce il primo ululato di un dire wolf in oltre 10.000 anni, accompagnato da immagini dei cuccioli, generando un’ampia risonanza mediatica. La notizia è stata riportata da importanti testate internazionali, tra cui il New York Times, che ha descritto l’evento come un traguardo straordinario per la scienza e la conservazione.
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La tecnologia alla base della de-estinzione
Colossal Biosciences ha impiegato la tecnologia CRISPR per modificare il DNA dei lupi grigi, creando una sorta di ibrido che conserva tratti distintivi del dire wolf. Gli scienziati hanno identificato 20 modifiche necessarie in 14 geni chiave per ottenere le caratteristiche desiderate. Questo processo non è da confondere con la clonazione, poiché non è stato utilizzato DNA antico per creare i cuccioli, ma piuttosto un approccio meno invasivo che ha coinvolto la riscrittura del codice genetico.
La procedura ha richiesto l’isolamento delle cellule di un lupo grigio donatore, seguite dalla modifica del nucleo cellulare. Gli embrioni ottenuti sono stati poi impiantati in madri surrogate, portando infine alla nascita dei tre cuccioli: Romolo, Remo e la loro sorella Khaleesi, nata il 30 gennaio 2025.
Le implicazioni etiche e scientifiche
Nonostante il successo dell’iniziativa, la de-estinzione solleva interrogativi etici e scientifici. Molti esperti sono scettici riguardo alla possibilità di riportare in vita specie estinte e alle conseguenze che ciò potrebbe avere sull’ecosistema. Colossal Biosciences, tuttavia, sostiene che le tecniche sviluppate potrebbero essere applicate anche per salvaguardare specie attualmente in pericolo di estinzione, come il lupo rosso, che è limitato principalmente alla Carolina del Nord.
Beth Shapiro, responsabile scientifica dell’azienda, ha dichiarato che l’obiettivo è creare “copie funzionali di qualcosa che era vivo” e si è poi estinto. I cuccioli di dire wolf sono attualmente ospitati in una struttura privata nel Nord degli Stati Uniti, dove continueranno a vivere in cattività.
Prospettive future per la de-estinzione
Colossal Biosciences non si ferma qui. L’azienda ha in programma di estendere i propri sforzi di de-estinzione a specie come il mammut lanoso e altre creature scomparse. L’idea è di utilizzare le tecnologie sviluppate per affrontare la crisi della biodiversità e contribuire alla conservazione delle specie minacciate.
L’iniziativa ha già suscitato un ampio dibattito tra scienziati, ambientalisti e il pubblico, aprendo la strada a nuove discussioni sulla responsabilità umana nella conservazione della vita animale. Con Romolo, Remo e Khaleesi come simboli di questa nuova era, il futuro della de-estinzione potrebbe riservare sorprese inaspettate.